lunedì 1 luglio 2019

Pina Cipriani ci ha lasciato

Pina Cipriani


Pina Cipriani ci ha lasciato, vogliamo ricordarla ai lettori proponendo loro la lettura del capitolo che gli dedicammo nel libro I Napoletani da ricordare III tomo
lo storico teatro di via San Pasquale costretto alla chiusura dopo 41 anni

La regina del Sancarluccio

Pina Cipriani assieme al compagni Franco Nico è stata dal 1978, incontrastata regina del Sancarluccio, lo storico teatro di cChiaia, il quale dopo aver ospitato attori del calibro di Massimo Troisi e Roberto Benigni, pochi giorni fa ha chiuso mestamente il sipario, divenuta esecutiva un’ ordinanza di sgombero da parte del proprietario dell’immobile.
A nulla sono valsi i tentativi del direttore artistico Egidio Matrominico, il quale, nella speranza di trovare fondi, aveva organizzato negli ultimi giorni un saluto alla città, invitando amici, attori, personaggi dello spettacolo e sostenitori per un abbraccio finale.
Le serate sono praticamente andate deserte e lo storico palcoscenico di via San Pasquale ha chiuso nell’indifferenza della città e nel buio più totale, accentuato dalla mancanza di illuminazione della strada dove aveva sede, nonostante la sua lunga e goloriosa storia.
Un ennesimo colpo alla cultura napoletana, che negli anni ha visto sulle tavole del Sancarluccio esordire Lello Arena, Silvio Orlando, Vincenzo Salemme, Ficcarra e Picone, Gino Rivieccio e tanti altri.
Pina Cipriani comincia la sua attività artistica negli anni settanta, con il gruppo “Bentornato mandolino” agli incontri internazionali del cinema di Sorrento, e dopo terrà concerti in Francia, Germania e Turchia. Nel 1977 interpreta ed incide “Quando nascette Ninno” di S. Alfomso Maria de’Liguori. Nel 1978 entra a far parte della compagnia del Sancarluccio, fondato nel 1972 dal suo compagno Franco Nico.
Nell’81 la Compagnia del Sancarluccio produce lo spettacolo Antonio De Curtis in arte Totò con Pina come protagonista. Lo spettacolo viene replicato oltre che in Italia al Festival di La Rochelle, ad Avignone e al festival del Teatro Europeo di Grenoble.
Nell’82 con lo spettacolo Il sud non è forse , dedicato ai poeti e alla cultura dell’entroterra campano, è invitata a partecipare alla Biennale di Venezia.
Nell’84 “RONA” spettacolo sul confronto culturale e musicale tra Roma e Napoli, prodotto dalla compagnia del Sancarluccio. Il debutto avviene al Teatro Diana di Napoli e dopo un’ampia circuitazione viene replicato al Grenoble nel 1985 ed a Ginevra nel 1986. Lo spettacolo viene poi registrato e teletrasmesso in quattro puntate da Rai Tre.
Nel 90 porta in scena al Sancarluccio “Rosa, Preta e Stella” spettacolo di Salvatore Palomba con la regia di Franco Nico , gli arrangiamenti musicali di Raimondo Di Sandro e Daniele Sepe. Lo spettacolo, sintesi della storia di Napoli attraverso le sue canzoni dal 1200 agli autori contemporanei , ottiene un enorme successo di critica e pubblico e resta in scena per più di tre mesi. Viene replicato a Napoli, Cagliari, Roma e Parigi al Centre George Pompidou .
Nel 91 In Piazza del Plebiscito a Napoli, alla presenza di Papa Wojtyla e di circa centomila spettatori interpreta in versione integrale “Quanno Nascette Ninno “.
Nel 92 partecipa ai film “Libera” di Pappi Corsicato e “Baby Gang” Di Salvatore Piscicelli
Nel febbraio del 94 debutta al Teatro Sancarluccio in “MAMA” spettacolo scritto e diretto da Bianca Mastrominico, liberamente tratto da Gabriel Garcia Marquez. Arrangiamenti di Piero De Asmundis e Daniele Sepe.
Ad ottobre dello stesso anno vi è l’anteprima a Parigi nel salone dell’Istituto Italiano di Cultura, dello spettacolo “ Cantami o Diva “, scritto e diretto da Bianca Mastrominico, Nel “recital” la canzone napoletana diventa canzone del mondo, trovando legami con la tradizione francese .
Nel 97 debutta a dicembre in “ Chesta è la Terra mia “ , spettacolo dedicato al Cilento con poesie di Giuseppe Luccio musicate da Franco Nico, con la regia di Bianca Mastrominico e gli arrangiamenti di Piero De Asmundis.
Nel ‘99 Pina sceglie 15 poesie del grande Eduardo e con il consenso entusiasta di Luca De Filippo e la sensibilità musicale di Franco Nico le trasforma in splendide canzoni. Nel Natale del 2000 l’operazione si concretizza in un disco edito dalla Polosud e commercializzato, solo per il periodo natalizio, da IL Mattino, come prestigioso supplemento al giornale
La scomparsa del compagno aveva appannato la sua vena artistica, ma siamo certi che sentiremo ancora la sua voce.

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