venerdì 13 aprile 2018

Movida selvaggia, come rimediare

Il Mattino - 12 aprile 2018

Il fenomeno della movida selvaggia con interi quartieri resi invivibili fino a notte fonda dalla musica assordante, dalla somministrazione di alcolici in maniera industriale a minorenni, dallo spaccio di droga di ogni tipo, con intere strade divenute dominio assoluto di scatenate baby gang, sta dilagando in tutta Italia, anche se Napoli, per via della complicità delle istituzioni e della cronica inefficienza delle forze dell'ordine, pare divenuta la capitale del disordine, con effetti acustici devastanti provocati dalla movida sulla tranquillità dei tantissimi residenti, non solo del centro, che hanno la sventura di abitare in prossimità di bar e paninoteche frequentati da giovani agghindati da far invidia ai selvaggi, in un tripudio di piercing e tatuaggi.
Cosa può fare il cittadino per difendersi?
Premettiamo che le ordinanze del sindaco, quando contrastano con le norme del codice civile e penale sono carta straccia, anzi vanno considerate alla stregua di istigazione a delinquere.
Nessuno può autorizzare ad irradiare musica all'aperto, quando questo comportamento configura il reato di schiamazzo, punito con pene severe.
Consiglio vivamente ai cittadini tartassati di avere coraggio e di telefonare a vigili urbani, polizia e carabinieri (le telefonate sono registrate) segnalare le irregolarità, invitare a porre sotto sequestro gli altoparlanti, pena l’omissione di atti d’ufficio e dare appuntamento alle volanti sul luogo del misfatto, avvertendo che in caso di strafottenza, l'indomani sarà informata la magistratura, la quale, se in Italia esiste ancora una parvenza di diritto, dovrebbe prendere seri ed adeguati provvedimenti.
Consiglio a tutti di intentare una causa civile per danno ai proprietari dei locali fracassoni, chiedendo decine di migliaia di euro, per perdita di valore degli immobili.
Coraggio, siamo gli artefici del nostro destino!!
Achille della Ragione


La morte di Nico, il ventenne napoletano ptìrecipitato in un burrone a Positano dopo una notte folle in discoteca, rende ancora più urgente regolamentare i luoghi della notte. Però non sparerei nel mucchio. E' giusto colpire con severità i fracassoni e soprattutto i titolari dei locali che tollerano sballi di drogha ed alcol. Ma esistono pure, e anche a Napoli, ritrovi in cui si distribuiscono soltanto creatività e intelligenza.
Pietro Gargano

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