martedì 12 settembre 2017

Il sovraffollamento nelle carceri italiane

Il Mattino 12 settembre 2017 pag.42

Anche quest’anno si ripete il mesto rito estivo del pellegrinaggio dei parlamentari ai penitenziari per rendersi conto delle miserevoli condizioni di vita dei carcerati.
I parlamentari scopriranno che la recettività più assurda, meno spazio in una cuccia di un cane, si trova a Lucca, dove per ogni recluso in cella è disponibile meno di due metri quadrati.
E poi un interminabile elenco di carenze, tutte già ben note e alcune che gridano vendetta. e meriterebbero di essere portate davanti alle corti di giustizia europee: sovraffollamento record, condizioni igieniche disastrose, suicidi a catena per disperazione, personale di custodia insufficiente, mentre non si applicano pene alternative, mancano progetti per ammettere a un utile lavoro esterno e la giustizia, sempre più lenta, tollera che la metà dei reclusi sia in attesa di giudizio e di conseguenza, se la Costituzione non è carta straccia, innocente.
Bisogna urgentemente passare dalla teoria alla pratica.
Ma soprattutto fare presto per evitare che il problema si risolva da solo attraverso un’allucinante catena di suicidi: dall’inizio dell’anno sono quasi cinquanta.
Achille della Ragione

Come oramai sapete, il vostro cronista ama le citazioni. Vi affida questa del filosofo Luigi Lombardi Vallauri, che parte dalla fede e arriva ai drammi terreni: “Il dogma dell’inferno è incostituzionale in quanto nessun atto, per quanto grave, può meritare una pena eterna e perché è contraria ai princìpi più avanzati del diritto, e specificatamente del diritto influenzato dal cristianesimo, una pena che in nessun modo tenda alla rieducazione/riabilitazione del condannato”.
Pietro Gargano

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