mercoledì 30 novembre 2016

Percorsi sacri tra Vomero ed Arenella

Un prezioso libro di Dante Caporali

00 - Copertina

Mancava da sempre un volume che trattasse con competenza l’argomento, solo apparentemente secondario, delle chiese del Vomero e bisogna perciò ringraziare Dante Caporali, noto cultore di napoletanità, per aver fornito, con un libro (fig.0) ricco di splendide foto a colori, circa 400, corredate da schede esaustive, agli appassionati del settore una bussola per addentrarsi in un viaggio affascinante alla riscoperta dei complessi religiosi del Vomero e dell’Arenella, alcuni dei quali sorti già tra ‘500 e ‘600 negli antichi borghi rurali di Antignano, Vomero Vecchio e Arenella, per secoli estranei alla città di Napoli, perché lontani e di difficile accesso e che soltanto alla fine dell’800 ne entrarono a far parte a pieno titolo.
I percorsi sacri comprendono 6 itinerari nei quali sono descritte in dettaglio 35 chiese spesso con frequenti riferimenti alle più importanti guide storiche del passato.
Specifici capitoli sono poi dedicati alle cappelle private; alle edicole votive, derivazione di quella pietà popolare tanto sentita dai napoletani, sorte in gran numero in città fin dalla metà del ‘700; alle tradizioni sacre, molte delle quali scomparse e ridotte oggi soltanto alla processione del giorno di Pasqua, nota come Mistero di Antignano, forse risalente addirittura al periodo angioino, ma certamente praticata quasi ininterrottamente dalla metà del ‘700 fino ai giorni nostri.
Molti erroneamente credono che, essendo il Vomero un quartiere moderno, gli edifici religiosi siano privi di testimonianze artistiche del passato e per cui frequentati solo dai fedeli, viceversa, i dipinti del Cinquecento e del Seicento da poter ammirare sono numerosi, anche se a volte provenienti da antiche chiese del centro storico, chiuse da tempo per motivi statici.




02 - Paolo De Matteis-Madonna col Bambino (Napoli, S.Giovanni dei Fiorentini)
Un esempio calzante è costituito da San Giovanni dei Fiorentini, sita nei pressi di Piazza degli artisti, che ha sostituito negli anni Cinquanta del secolo scorso la chiesa eponima, demota per far posto agli edifici del nuovo rione Carità. Ricchissima di quadri di Marco Pino (fig.1) e di Giovanni Balducci, conserva nella stanza del parroco una gioiosa Madonna col Bambino (fig.2) di Paolo de Matteis, eseguita nel 1690.
Una visita entusiasmante è costituita dall’Eremo dei Camaldoli, che giganteggia in copertina, una passeggiata tranquilla tra panorami mozzafiato e lo sguardo su capolavori del passato, dall’Inferno del Grammatica (fig.3), alla spettacolare Assunzione (fig.4) di Cesare Fracanzano.
03 - Antiveduto Gramatica-L'Inferno (Napoli, Eremo dei Camaldoli)

04 - Cesare Fracanzano-Assunta-1 (Napoli, Eremo dei Camaldoli)

Un’altra chiesa, poco nota, che merita attenzione, è quella di S. Maria della Salute, che contiene veri gioielli d’arte, da una tavola di Girolamo Imparato (fig.5) ad una coppia di dipinti di Onofrio Palumbo (fig.6).
Potremmo continuare a lungo, ma non vogliamo togliere al lettore il sottile piacere della scoperta di tanti capolavori, illustrati a colori da foto scattate personalmente dall’autore, il quale, un tempo ingegnere, oltre che uno studioso, è anche e soprattutto un valente fotografo.
Un libro che non potrà mancare nella biblioteca di studiosi ed appassionati e che potrebbe costituire una splendida strenna per santificare con cultura le prossime festività natalizie.


05 - Girolamo Imparato-Madonna col Bambino e Santi-2 (Napoli, S.Maria della Salute)

06 - Onofrio Palumbo-Adorazione dei pastori (Napoli, S.Maria della Salute)



   

   

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