Felice Piemontese |
Felice Piemontese, pugliese di nascita (è nato a Monte Sant’Angelo nel 1942) ma napoletano di adozione, è scrittore, giornalista, critico letterario e poeta.
Il padre, sarto, si trasferisce a Napoli con la famiglia nel 1946.
Per avere organizzato scioperi per chiedere l’istituzione di rappresentanze studentesche, è espulso dal Liceo Genovesi ma, anche se non ha completato gli studi, nel 1965 inizia a lavorare per il giornale L’Unità come collaboratore non retribuito fino al 1971, inizio del praticantato. Lasciato il giornale comunista, nel 1978 è assunto alla Rai di Napoli, occupandosi prima del telegiornale e poi del giornale radio.
Tra i suoi scritti ricordiamo:
Testo, Ravenna, Longo, 1973
Da un’immensa distanza, Brescia, Shakespeare & Company, 1985
Epidemia, Napoli, Pironti, 1989
Autodizionario degli scrittori italiani, Milano, Leonardo, 1990
Dottore in niente, Venezia, Marsilio, 2001
Fantasmi vesuviani, Matelica, Hacca, 2009
Tra i libri di poesie:
Là-bas, Torino, Geiger, 1971
Ancora delle poesie visive, Continuum, 1972
M D Z, Napoli, Colonnese, 1972
Intorno a quelle macerie, Roma, Carte segrete, 1981
La città di Ys, Lecce, Manni, 1996
Il migliore dei mondi, San Cesario, Manni, 2006
Ha tradotto due libri di Jean Noel Schifano:
La danza degli ardenti, Napoli, Pironti, 1988
Cronache napoletane, Napoli, Pironti, 1992
Ed infine citiamo un suo importante saggio: Dopo l’avanguardia: interventi sulla letteratura (1968-1980), Napoli, Guida, 1981.
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