martedì 3 aprile 2012

O Munaciello, 'A Bella 'Mbriana ed Eusapia Palladino


28/10/2010

Il personaggio esoterico più temuto ed amato dal popolo napoletano è senza dubbio  ‘O Munaciello, una sorta di spiritello dispettoso e bizzarro, che si comporta in modo imprevedibile e generoso ed è alla base di infinite leggende e detti in vernacolo.
Spesso la sua apparizione si accompagna al lascito di monete ed in tal caso non bisogna rivelare a nessuno l’episodio,  pena l’accanimento della misteriosa identità nei propri confronti.
Egli si mostra sotto le vesti di un bambino dalle sembianze di un vecchio, scalzo, emaciato e vestito col saio dei trovatelli accolti nei conventi. Spesso si comporta da rattuso, quando sono presenti donne allegre e procaci, che ama palpeggiare con gusto nelle parti prominenti. 
Due sono le ipotesi più accreditate sulla sua origine: la prima  vuole l'inizio di tutta la vicenda intorno all'anno 1445 durante il regno Aragonese, quando la bella Caterinella Frezza, figlia di un ricco mercante di stoffe, si innamora di un giovane di bell’aspetto, tale Stefano Mariconda, un garzone. Naturalmente l'amore tra i due è fortemente contrastato ed il  fato volle che finisse in tragedia. 
Stefano viene infatti assassinato nel luogo dei loro incontri segreti, mentre Caterinella viene rinchiusa in un convento. Di lì a pochi mesi dalla tresca amorosa nascerà un bambino, malaticcio, adottato dalle suore, che gli  cuciranno loro stesse vestiti simili a quelli monacali con un cappuccio per mascherare le deformità di cui il ragazzo soffriva. Fu così che per le strade di Napoli veniva chiamato ‘O Munaciello. Morì anche lui misteriosamente e da allora  gli si attribuirono poteri magici, fino ad arrivare alla leggenda che oggi tutti i napoletani conoscono.
Gli occultisti ritengono che questa versione sia stata inventata dal popolino, arricchita da caratteristiche bonarie, per mitigare la probabile presenza sotto le sue innocenti spoglie di una entità demoniaca, essendo noto che spesso le forze del male prendono le sembianze di un frate per meglio ingannare le vittime e, attraverso dei doni, comprarsi un’anima.
La seconda ipotesi vuole che ‘O Munaciello fosse il gestore degli antichi pozzi d'acqua , il quale, in molti casi, aveva facile accesso nella case passando attraverso i cunicoli che servivano a calare il secchio. I dispetti li faceva forse perché i proprietari del pozzo non provvedevano a pagarlo adeguatamente per i suoi servizi. Naturalmente la possibilità di introdursi di nascosto nelle case era un’occasione propizia per approfittare delle grazie, spesso compiacenti, delle donne momentaneamente sole.
Il personaggio indicato come 'A Bella 'Mbriana, invece, rappresenta lo spirito benigno ed è una sorta di antitesi del munaciello, perché la sua presenza nelle case significa benessere e salute. Essa è rappresentata come una bella donna molto ben vestita paragonabile alla fata delle favole dei bambini ed è anche detta Meriana 
La derivazione etimologica proviene dal latino meridiana, il cui mariana indica l'ombra sotto cui ripararsi oppure indica il significato etereo dell'essere. A testimonianza dell'affetto dei napoletani verso questa figura, è molto comune a Napoli il cognome Imbriani derivante, appunto, da 'Mbriana. 
Ultimo dettaglio importante: nella casa bisogna sempre lasciare una sedia libera perché potrebbe entrare 'A bella 'Mbriana e sedersi per riposare. Se tutte le sedie fossero occupate la nostra Amica potrebbe andare via con tutte le sciagure derivanti dalla mancata ospitalità!
In tempi più recenti si colloca la vita di Eusapia Palladino, vissuta all’inizio del Novecento ed i cui prodigi di medium fecero il giro del mondo, destando la meraviglia ed i dubbi degli scienziati.
Nativa di Minervino Murge, dove vide la luce nel 1854, venne adottata da una famiglia napoletana e da bambina scoprì le sue proprietà sopranormali. Per decenni si sottopose a più giudizi per dimostrare di non essere un’imbrogliona, ma da molti era ritenuta una moderna strega, soprannominata la pitonessa.
Questa menade del XIX secolo aveva avuto un’infanzia traumatica, con la madre deceduta durante il parto ed il padre ucciso sotto i suoi occhi da una banda di briganti. In quegli anni lo spiritismo era una moda praticata in Europa e negli Stati Uniti ed una sera, durante una seduta organizzata presso la famiglia dove lavorava come bambinaia, Eusapia fu chiamata a sostituire uno dei componenti della seduta venuto improvvisamente a mancare. Accaddero fenomeni inspiegabili di tale entità, che si sospettò fossero stati provocati dalla nuova adepta.
Cominciò così la carriera di medium della Palladino, che venne invitata da un nobile, tale Ercole Chiaia, presso il quale si riunivano i frequentatori di sedute spiritiche, a dirigerne alcune.
La sua fama si accrebbe rapidamente e venne invitata anche a Parigi, dove si tenne un importante congresso di spiritismo, i cui membri la esaminarono, rimanendo sbalorditi.
Venne poi studiata a Genova da Enrico Morselli, celebre scienziato positivista che, per quanto incredulo, non potette non confermare le sue doti, dopo che in una seduta a cui parteciparono illustri personaggi, da un banchiere russo ad una celebre contessa, si produssero imponenti fenomeni di levitazione, accompagnati da folate di vento ed assordanti rumori.
Eusapia in altre sedute fece apparire sassi e fiori, produceva allucinazioni visive, la comparsa di impronte di mani e fece comparire più volte lo spirito guida di John King.
Anche Cesare Lombroso studiò ed esaltò le doti di medium della Palladino, dopo una seduta in cui si osservarono vistosi fenomeni di levitazione.
A Parigi vollero conoscerla tra gli altri i coniugi Curie ed il celebre scienziato Charles Richet, pure lui dopo qualche anno insignito del premio Nobel. Fu studiata dalla Society for psichical research, che non scoprì imbrogli e ritenne inspiegabili i fenomeni provocati.
Ritornata a Napoli alle sue sedute parteciparono famosi personaggi della cultura, dal D’Annunzio al Verdinois, oltre allo stesso Pirandello, che nel Fu Mattia Pascal ci offre la descrizione accurata di una seduta medianica.
Sottoposta a controlli dal fisiologo Bottazzi venne però più volte smascherata per dei trucchi che era solita adoperare, da una pompa nascosta nel seno, che muoveva le tende, a tanti altri piccoli stratagemmi favoriti dal buio in cui si svolgevano le sue esibizioni.
Finito il momento della celebrità terminò la sua esistenza in estrema indigenza e mostrando palesi segni di squilibrio mentale, vagando la notte per strada e parlando da sola. In fondo il cerchio si era chiuso e la famosa medium era ritornata ad essere semplicemente la figlia dello spavento. 

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