martedì 18 marzo 2014

Rivedere la legge 194/78 sulla I.V.G.




I giornali si interessano spesso al problema della obbiezione di coscienza praticata da un numero di sanitari talmente alto da rendere vana la 194.
La soluzione è semplice e ci allineerebbe alla legislazione vigente in tutta Europa: liberalizzare l’interruzione di gravidanza, permettendo che venga eseguita nelle cliniche private, mettendo così fine all’ipocrito compromesso alla base della normativa attuale, un vero aborto giuridico, che considera lecito l’intervento in ospedale e reato esecrabile se eseguito altrove, anche se seguito da valenti specialisti.
Vorrei aggiungere alcuni dati pregnanti: una interruzione in ospedale costa alla comunità oltre 2000 euro tra analisi, anestesia, ricovero etc., mentre entro le 9 settimane di gestazione, applicando l’ancora poco conosciuto Karman (aspirazione) necessitano 40 secondi e dopo 5 minuti la donna ritorna a casa senza problemi. Parola di chi ha una casistica di 60.000 casi e che decenni fa introdusse in Italia il metodo Karman.

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