martedì 7 maggio 2019

Il nostro triste futuro



Come cittadini europei il nostro futuro si presenta denso di nuvole minacciose: calo demografico, diminuzione della produzione, aumento della disoccupazione e soprattutto dei vecchi.
Ci avviamo ad un tracollo epocale, ma non ci arriveremo tutti assieme. Ogni Stato seguirà una via indipendente, legata all’ammontare del debito pubblico.
Vi sarà un giorno, molto vicino, in cui la periodica collocazione sul mercato dei buoni del tesoro incontrerà difficoltà e non tutta l’offerta troverà acquirenti, nonostante i tassi di interesse incoraggianti. L’asta successiva sarà un disastro e lo Stato dovrà dichiarare la non redimibilità dei titoli da lui emessi. (cosa significhi la parola chiedetelo ai vostri nonni, la conoscono molto bene).
Seguirà nelle ore successive il blocco dei depositi bancari ed il crollo del mercato azionario. Vi saranno rivolte, ma sarà tutto inutile: la bancarotta travolgerà tutti i cittadini.   
Quale sarà questo Stato gravato da un debito pubblico terrificante? Lascio al lettore la risposta e buona fortuna, ne avremo bisogno.


Achille della Ragione



pubblicato da 
La Repubblica
8 maggio 2019, pag. 23

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