“Ischia è come una montagna svizzera gettata in mezzo al
golfo di Napoli e racchiude in sé tutti i vantaggi dei monti e del mare” è una
frase di Alphonse de Lamartine, il celebre autore di ‘Graziella’ e schizza in
poche parole per Ischia un felice ritratto che coniuga come meglio non si
potrebbe alcuni topoi del romanticismo, un’immagine del secolo scorso che
sembra coniata oggi per essere data in pasto ai mass-media attraverso le
agenzie di viaggio. Ischia con le sue bellezze naturali fa parte oramai dell’immaginario
collettivo, reso mitico ed affascinante dai racconti di tanti illustri
visitatori che hanno propagandato le sue attrattive, ma essa è stata lungo per
gli isolani luogo normale dell’esistenza, un’esistenza spesso difficile per
l’isolamento, per la fatica del lavoro, per le frequenti incursioni dei pirati,
per i periodici terremoti.
Prima del turismo di massa che oggi l’ha travolta e
stravolta ci furono i viaggi e prima dei viaggi le esplorazioni. Esse hanno
interessato diversi momenti della storia moderna: l'esplorazione appartiene al
Rinascimento, il viaggio al periodo borghese, il turismo al nostro periodo
proletario. Senza dimenticare l'importanza che l’isola ha avuto in periodo
romano, angioino ed aragonese.
La vicinanza dei Campi Flegrei, tappa celeberrima ed
ineludibile del Grand Tour, ha condotto sull’isola tanti incantati viaggiatori
che hanno colto di Ischia aspetti che il tempo e l’incuria degli uomini hanno
in parte offuscato. “Un angolo sperduto del mondo dove l’aria è temperata e salubre,
la terra è estremamente fertile e ove sono montagne, colline, valli, piccoli
campi pianeggianti, tutti fusi insieme in una verietà selvaggia e stupenda”
sono parole di George Berkeley che nel 1717 descrive Ischia in una lettera ad
un amico
In seguito le famose tavole che nei “Campi Flegrei” di Sir
William Hamilton illustrano la natura vulcanica dei luoghi diffusero in tutta
Europa l’immagine dell’isola che oggi è divisa in sei comuni: Ischia Porto,
Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana e Barano.
Il territorio è costituito quasi interamente da rocce
vulcaniche perché molte eruzioni hanno riversato ampie colate di lava che
attualmente si ornano in più punti di rigogliose selve di pini, che ben si
sviluppano su un così ferace terreno.
Il castello aragonese è situato su di un isolotto trachitico
e fu costruito nel 1441; in seguito venne a formare un grazioso borgo. Vittoria
Colonna vi andò a nozze con Ferdinando d’Avalos e vi abitò a lungo.
Il porto di Ischia, uno dei pochi approdi naturali d’Italia,
fino al 1854 non era che un tranquillo lago craterico costiero frequentato da
pescatori e da cacciatori. Messo in comunicazione con il mare per ordine di
Ferdinando II di Borbone è ora uno scalo dove a tutte le ore attraccano e
partono natanti di ogni tipo.
Ad Ischia Porto fervono le iniziative culturali a dispetto
dei frequentatori molto spesso disattenti e presi soltanto dal divertimento e
dalla tintarella. Numerosi sono gli ateliers di artisti non solo isolani, e tra
questi ci ha colpito in maniera particolare quello di Maria Gloria, una
simpatica pittrice che sprizza vitalità da tutti i pori e la cui notorietà ha
raggiunto oramai anche l’estero. Ella ha cominciato la sua attività negli anni
Settanta sotto la benevola guida del mitico Vincenzo Funiciello, caposcuola
indiscusso dei collages ischitani. In pochi anni di apprendistato Maria Gloria
si rivelò un’artista prodigiosa realizzando magnifiche opere che piacquero
anche ad alcuni istituti d’arte e di cultura che le tributarono validi riconoscimenti
a testimonianza della sua eccellente intraprendenza. La sua è una tecnica
originalissima: assembla stracci colorati a costituire un’immagine in cui il
cromatismo è allegro e seducente ed il messaggio è semplice ed accattivante. Il
suo atelier si trova a piazza Croce, nel cuore della passeggiata serale; il
soggetto preferito un clown triste ed allegro nello stesso tempo, come il
carattere della nostra simpatica Maria Gloria.
Il clown triste il soggetto preferito di Maria Gloria |
Proseguendo la passeggiata lungo la litoranea si incontra
dopo qualche chilometro la cittadina di Casamicciola, posta sulla costa
settentrionale, gradevole località di soggiorno con spiagge sempre
affollatissime, stazione idrotermale celebre per le sue acque miracolose
soprattutto nelle forme reumatiche ed artritiche. I fanghi fortemente
radioattivi sono particolarmente apprezzati dalla clientela tedesca che
approfitta da marzo a novembre degli efficaci benefici delle cure termali.
A Casamicciola ha sede la ditta Mennella, famosa in tutto il
mondo per le sue ceramiche , frutto del lavoro di abili artigiani, che
sfortunatamente diventano sempre più rari per la riprovevole disaffezione dei
giovani verso il lavoro artigianale.
Piatti, bicchieri, tazzine, posacenere, lampadari, tutti di
colori sgargianti e variopinti, che allietano le case dei fortunati acquirenti,
fornendo un tocco di allegria, Alcune antiche lavorazione, che si tramandano di
padre in figlio, costituiscono un segreto difficile da carpire.
Da anni nel mese di luglio presso il “Suisse Residence” dei
fratelli Orofino si svolge un festival internazionale di scacchi che richiama
sull’isola i più forti giocatori del mondo. La manifestazione, che mette in
palio grossi premi, attira centinaia di qualificati scacchisti da tutta Europa,
che si sfidano per ore incuranti del caldo e dei tanti richiami che
distrarrebbero un comune mortale.
Nella tranquilla Lacco Ameno, ridente paesino confinante con
Casamicciola, oltre a fonti termominerali particolarmente attive, hanno sede i
più famosi alberghi dell’isola frequentati assiduamente da una clientela di VIP
appartenenti al jet-set internazionale.
Sulla piazza principale, a ridosso del famoso ‘Regina
Isabella’ si affacciano le vetrine della galleria ‘El Prado’, un negozio di
antiquariato tra i più famosi d’Italia, sempre presente alle mostre ed alle
esposizioni più prestigiose. Percorrendo le numerose sale, in compagnia dei
titolari, raffinate figure di intenditori, tanto amanti dell’arte da trascurare
spesso l’aspetto mercantile delle opere esposte, si possono ammirare tanti
capolavori, da meravigliarsi che gli stessi possano trovarsi in vendita in una
località di villeggiatura, per quanto rinomata, e non nelle vetrine di qualche
antiquario di Roma o Firenze. Splendida una serie di tele ovali di De Mura
rappresentanti i continenti, dalla vecchia Europa alla giovane America
impersonata con le fattezze sode e prorompenti di una giovane fanciulla; una
coppia di prodigiose nature morte floreali di Andrea Belvedere presenti alla
grande mostra di New York del 1961 e pubblicate in tutti i libri di storia
dell’arte; due imponenti candelabri d’argento di gusto barocco, che farebbero
la felicità della più raffinata padrona di casa e per finire mobili di ogni
epoca e di ogni stile, sempre pezzi di altissima qualità rifiniti con grande
cura del particolare.
I fiori rappresentano uno degli elementi più pregnanti di
Ischia, isola verde per antonomasia, ove allignano le specie più diverse,
talune rarissime alle nostre latitudini. Palme, banani, cedri, cycas trovano
nel clima caldo e nella terra fertilissima il pabulum per crescere e
svilupparsi rigogliosamente.
Numerosi sono i vivai ed i negozi specializzati
nell’allestimento di giardini lussureggianti e tra questi uno dei più noti è il
‘Cactus’ in località San Francesco, della signora Lucia Capuano, che conta tra
i suoi clienti gli alberghi più importanti e le ville più esclusive. Figlia
d’arte, il padre Mario ha curato il giardino a tanti personaggi famosi, la
signora Capuano, che ci accoglie tra le piante più strane dal penetrante e
misterioso profumo, ci confida di avere con la flora dell’isola un feeling
particolare sin da quando era bambina e si divertiva a coltivare fiori nel suo
piccolo orticello. “Le piante per crescere bene hanno bisogno di cura ed amore
perché come tutti gli esseri viventi sono dotate di sensibilità”
Una splendida tela di Francesco De Mura |
I titolari della galleria ‘El Prado’ |
La signora Lucia Capuano mentre parla con i fiori |
L'Antico è viceversa una bottega d’antiquariato gestita con
passione e ed amore da due soci, i signori Iacono e Tremante, amici per la
pelle ed uniti dalla stessa passione per cose antiche da scovare insieme nei
piccoli mercatini e e nelle antiche case dell’isola. Oltre a pezzi di pregio
come una credenza senese del XIX secolo,manifattura artistica dell’epoca
proveniente da una villa del Chianti, ed un bambin Gesù del secolo XV in legno
laccato, scuola del Verrocchio, appartenente ad una madonna che si trova nel
Duomo di Siena, il negozio dispone di un’ampia scelta di oggettistica offerta a
prezzi molto interessanti e che spesso trova collocazione tra collezionisti stranieri
in vacanza.
Il Comune di Forio con il suo porto turistico si estende
sopra un promontorio ed è la patria dello squisito vino Epomeo, già delibato
con gusto dagli antichi romani
Il centro culturale della cittadina è rappresentato dalla
Galleria Del Monte, un cenacolo che tratta arte contemporanea, ove grazie alla
passione dei proprietari Giuseppe e Maria Rosaria è possibile incontrare
artisti, giornalisti, scrittori nel corso dei numerosi dibattiti e vernissages
che si svolgono durante l’anno. Grandi mostre si sono tenute di recente. Afro
con tutta la sua produzione grafica, Eduard Bargheer con oltre 50 opere,
l’espressionismo tedesco ed il maestro Capogrossi. Attualmente, dopo
l’inaugurazione nella suggestiva cornice del Castello Aragonese, si sta svolgendo
un’antologica dell’opera grafica di Alberto Burri, che sarà visitabile fino a
tutto settembre per la gioia dei suoi numerosi estimatori.
Il professor Del
Monte e la sua consorte hanno sempre prediletto un’arte contemporanea di
profilo internazionale, perché la clientela molto competente è costituita quasi
esclusivamente da stranieri.
Una delle poche eccezioni è stata quest’anno la personale di
Raffaele Iacono, un isolano che si sta imponendo come uno dei rappresentanti
più interessanti del panorama artistico italiano contemporaneo, con atelier in
una delle antiche torri di Forio.
E per concludere il comune più montagnoso dell’isola,
parzialmente arroccato sull’Epomeo, è Serrara Fontana con la sua brava rotonda
belvedere dal panorama mozzafiato e il promontorio di Sant’Angelo. Il gioioso
paese a sud della montagna si affaccia su un orizzonte ampio e delizioso che
nei giorni di cielo limpido abbraccia la penisola sorrentina e Capri, von la
quale rivaleggia ad armi pari la frazione di Sant’Angelo, la località più chic
dell’isola, ricca di famosi ristoranti come il ‘Pirata’, di ricercate boutiques
come la ‘Caprese’ ma soprattutto dotata di acque minerali sulfuree, una vera
panacea per le affezioni ginecologiche e respiratorie. Tra i complessi termali
vi è il ‘Tropical’, stracolmo di fiori, piante esotiche e tropicali di ogni
genere dal quale si può ammirare un panorama tra i più famosi dell’isola. Posto
sulle pendici della baia di Sant’Angelo, a breve distanza dalla splendida
spiaggia di Cava Grado, possiede piscine modernissime a varie temperature ed è
in grado di offrire una completa cura termale. Famosa è la sua sauna naturale e
la grotta romana.
Dalla sua scuola di fisioterapia è sbocciata Angela Abundo,
la più rinomata massaggiatrice dell’isola, direttrice di uno studio dove si
affrontano con successo le più diffuse patologie reumatiche, facendo ricorso
anche, se necessario, a discipline orientali. Per avere un appuntamento da lei
è impresa ardua perché le sue mani passano per miracolose.
L’isola di Ischia si trova a gestire oggi un difficile
riequilibrio tra fasti del passato, esigenze del presente, prospettive del
futuro; lentamente è in atto una trasformazione da mito dell’anima a meta del
turismo, spesso di massa e disordinato.
Bisognerà trovare una formula che sappia contemperare le
esigenze del turismo napoletano, a volte chiassoso ed invadente, con la
necessità di quello straniero, tedesco in particolare, che cerca la pace e la
tranquillità. Non saranno certo provvedimenti demenziali come quello emanato
quest’anno che vietava lo sbarco delle auto dei proprietari non residenti a salvare
la tranquillità dei villeggianti, bensì il futuro dovrà essere necessariamente
incentrato nella massima valorizzazione delle peculiarità che fanno unica
quest’isola: le acque termali, il buon vino, le tradizioni artigianali, la
calda ospitalità.
i simpatici signori Iacono e Tremante, titolari del negozio ‘L’antico’ |
un serafico Bambin Gesù del XV secolo |
i coniugi Del Monte animatori dell’omonima galleria |
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