martedì 23 ottobre 2018

Una piazza per Achille Lauro

  
 Convegno giovedì 8 novembre 2018  ore 17:30 - 19:30, per intitolare una piazza ad Achille Lauro
aula magna dell'università ter, sita nella chiesa di S. Maria della Libera, via Belvedere Napoli.


A Napoli vi è via Kagoshima e via Jan Palach, vico Scassacocchi e vico Fico, via dei Chiavettieri al Porto e via dei Chiavettieri al Pendino, ma nessuna piazza, largo, via, viale, vico, fondaco, cupa, strettoia che ricordi ai napoletani Achille Lauro. Chi era costui? Uno sconosciuto Carneade, oppure il sindaco plebiscitario per anni della città, l'abilissimo imprenditore, il presidente a vita del calcio Napoli, il più grande armatore di tutti i tempi nel mondo, o, come amava definirlo Antonio Ghirelli: l'ultimo re borbone. Ad oltre trenta anni dalla morte è giunto il momento di sdoganarlo, ristabilendo la verità storica e di farlo conoscere alle giovani generazioni, cancellando pregiudizi politici che non hanno più motivo di esistere ai nostri giorni. Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di consultare in rete il libro "Achille Lauro superstar", il quale, in un capitolo, tratta con nuovi documenti gli anni travagliati del «sacco della città», dimostrando che il grosso delle nuove costruzioni nei quartieri alti napoletani non avvenne durante il periodo in cui Lauro era sindaco (1952-'58), bensì durante i tre anni della reggenza Correra, il famigerato commissario inviato dal potere centrale per punire la città che votava il partito monarchico. Doveva rimanere in carica soltanto tre mesi per gestire le elezioni, regnò viceversa per oltre trenta mesi e cementificò interi quartieri.

Achille della Ragione

Questa lettera, con piccole varianti del testo e spesso con un titolo diverso, a partire   al 2003 è stata pubblicata decine di volte dai principali quotidiani italiani, dall’Espresso al Corriere della sera, dalla Repubblica a La stampa, da Il Mattino al Roma ed al Corriere del Mezzogiorno, oltre ad infinite riviste minori, cartacee e telematiche. I risultati: nessuno.
Questo è il motivo per cui ho organizzato un convegno sull’argomento, invitando, a parte importanti personalità della cultura, lo stesso sindaco De Magistris e l’assesore con delega alla toponomastica.

sindaco.segreteria@comune.napoli.it

Gentile signor sindaco, vorrei invitarla come ospite d’onore ad un convegno che ho organizzato per giovedì 8 novembre ore 17:30 - 19:30, per intitolare una piazza ad Achille Lauro, che si terrà nell'aula magna dell'università ter, sita nella chiesa di S. Maria della Libera, via Belvedere Napoli.
Ho già avuto numerose adesioni, da Achille Lauro jr. all'ingegner Manfellotto, dal direttore Sasso ad esponenti della famiglia Grimaldi, dai giornalisti Mimmo Carratelli e Toni Iavarone, all’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino, oltre all’onorevole Amedeo La Boccetta 
Gradirei potesse intervenire
Grazie, in attesa di una risposta anche se negativa.
Achille della Ragione
081 7692364 - 329 3233706

Voglio poi rassicurare tutti coloro che hanno a cuore la questione, io leggo nel futuro e posso predire che entro un mese una importante piazza napoletana cambierà il suo nome assumendo quello del mitico Comandante.
Nel frattempo invito tutti a consultare il mio libro sul personaggio: Achille Lauro superstar, di cui vi allego la prefazione, digitando il link
https://digilander.libero.it/achillelauro/indice.htm

Una piazza per Achille Lauro, è una battaglia che va avanti


PREFAZIONE
Perché un libro su Achille Lauro? Perché non esiste personaggio, oggi -a vent'anni dalla sua morte- più attuale del Comandante, vero precursore di Berlusconi ed in parte, senza colpa, anche del ruspante Bossi.
Un grande imprenditore che scende nell'agone politico, creando un suo partito personale di stampo populista, ad immagine e somiglianza del fondatore, presidente di una squadra di calcio con assi comprati a fior di milioni, proprietario di una testata giornalistica prestigiosa e creatore della prima emittente televisiva privata italiana.
Se sostituiamo al Partito monarchico Forza Italia, al Napoli il Milan, al "Roma" e a "Canale 21" le reti Mediaset, abbiamo fotocopiato il ritratto del Cavaliere.
Pur con le dovute differenze geo-antropologiche, da un lato una capacità greco-partenopea di cogliere gli umori della gente, dall'altra il settentrionale americanizzato che non si muove se non dopo quotidiani sondaggi d'opinione, due gemelli, due cloni della stessa schiatta, due politici di prim'ordine in grado di trasformare il populismo in virtù, non solo peronismo e demagogia, ma volontà di dare voce alla sacrosanta richiesta della gente, che vuole instaurare un più contiguo rapporto con il potere, senza i lacci dei partiti.
Entrambi, prima d'impegnarsi direttamente vivono all'ombra della politica: Lauro nei meandri dei palazzi del potere fascista e delle corporazioni, sotto l'ombra benevola di Ciano; Berlusconi nelle dorate stanze del socialismo craxiano.
Oggi Lauro è sconosciuto ai giovani che al massimo ne hanno sentito parlare come del sindaco di "Mani sulla città", della stagione del sacco edilizio e della cementificazione selvaggia.
Si discuterà anche di questi aspetti, con il conforto di nuovi ed inediti dati, ma come si può tardare ancora a "sdoganare", se non altro a livello mediatico, un personaggio definito oggi, anche da autorevoli studiosi fino a ieri silenziosi: "Un uomo di grande capacità, un politico dal forte carisma e dalla straordinaria forza decisionale".
Due soltanto sono i libri che raccontano la storia di Lauro, da tempo esauriti e praticamente introvabili, ma nel frattempo nuovi elementi conoscitivi impongono una impostazione diversa della vicenda, politica ed imprenditoriale, almeno per gli anni più recenti.
Gli episodi legati al crack della flotta, con i conseguenti processi da poco conclusisi, hanno fornito nuova e attualissima materia, anche per la caratura dei personaggi coinvolti, tutti di primo piano (armatori, imprenditori, politici, faccendieri) che possono oggi agire liberamente, come se niente fosse successo, grazie al complice silenzio dei mass-media, che hanno calato un velo pietoso di silenzio sugli avvenimenti. Questi tristi figuri e le loro losche gesta vengono per la prima volta trattati puntigliosamente, con tanto di nome e cognome, in un capitolo di questo libro.
Per il periodo del sacco edilizio abbiamo inoltre cercato di avviare una rivisitazione storica più precisa, sulla base di nuovi dati documentari, proponendo di ribaltare il periodo "nero", dagli anni del laurismo agli oltre trenta mesi della "reggenza" del commissario prefettizio Correra, il quale, braccio esecutivo del governo centrale democristiano, fu il vero demiurgo della devastazione edilizia abbattutasi sulla città.
Le fonti, oltre alla consultazione dei non molti libri (una ventina) sull'argomento, sono state i giornali e le riviste dell'epoca, che hanno richiesto un estenuante e certosino lavoro in emeroteca. Inoltre, si è attinto alle testimonianze dirette di coloro che vissero a fianco del Comandante quel lungo periodo della nostra storia (familiari, politici, giornalisti, ma anche gente comune).
Ciò ha consentito di raccogliere molte notizie interessanti e tanti nuovi aneddoti, una vera e propria miniera per un personaggio così colorito e vivace, un "unicum" nel panorama della politica e dell'armatoria italiana.
Non vi è stata l'intenzione di pubblicare un libro da destra, ma credo di aver realizzato una ricerca onesta su un personaggio, che non può essere dimenticato e deve anzi essere riproposto in una nuova luce all'attenzione delle nuove generazioni, non solo napoletane.
Qualcuno noterà un taglio forse troppo giornalistico del testo, dovuto anche alla circostanza che alcuni capitoli sono nati come articoli per quotidiani e mensili.
C'è forse nelle pagine del libro un troppo insistito richiamo alla "esuberanza fisica " del nostro don Achille, alla quale è dedicato un apposito capitolo, ma per un personaggio del quale si racconta, ed abbiamo avuto più di una conferma, che prossimo agli ottanta anni libasse ancora a Venere tre volte al giorno, forse è stato anche poco.
Le storie, è un mio parere, per essere lette con passione devono essere condite con tre "S": Sangue, Sesso, Soldi.
Del sangue, verso il quale nutro peraltro un' invincibile idiosincrasia, forse per la mia passata professione di medico, ho fatto volentieri a meno; ma dagli altri due ingredienti, così ben omogenei alla vicenda descritta, ho attinto generosamente a piene mani.

Napoli  7 febbraio 2003

Una piazza per Achille Lauro, è una battaglia che va avanti

Il Roma - 10 novembre 2018, prima pagina
Il Roma - 7 novembre 2018, pag. 11
Il Roma - 10 novembre 2018, pag. 13

Una piazza per Achille Lauro, è una battaglia che va avanti

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