Fig.2 - Ignoto - Madonna della Purità - Cassano Ionio, Cattedrale |
La settimana scorsa un nutrito gruppo di aderenti ad un'importante associazione salernitana ha trascorso quattro giorni in visita turistica a Sibari con l'ausilio di una guida colta ed appassionata: Antonio Cavallaro ed è rimasta particolarmente affascinata dalla visita alla Cattedrale di Cassano Ionio (fig.1), una chiesa sorta nel 12° secolo, che nel tempo ha subito varie trasformazioni, la più importante ad opera della nobile famiglia napoletana Serra di Cassano, i cui discendenti risiedono ancora a Napoli, dopo aver occupato a lungo la struttura che, da alcuni decenni, è divenuta, grazie a Giuseppe Marotta, la sede dell'Istituto degli studi filosofici.
Fig.1-Gruppo di Antonio Cavallaro in visita alla Cattedrale di Cassano Ionio |
Tra i partecipanti al gruppo di visitatori vi era Stefano Trapanese, abile pittore e profondo conoscitore dell'arte napoletana, il quale quando ha ammirato il capolavoro posto sull'altare maggiore della Cattedrale, ha subito identificato l'iconografia: La Madonna della Purità (fig.2), della quale Pacecco De Rosa ha eseguito numerose repliche, una delle quali sarà posta all'asta a giorni presso la Dorotheum di Vienna (fig.3).
A Napoli la fantasia popolare ha creato varie iconografie della Madonna, da quella del Rosario a cui è attribuita la vittoria delle truppe cristiane su quelle musulmane, nella famosa battaglia di Lepanto nel 1571; a quella delle Grazie, che si occupa delle anime del Purgatorio; a quella del Carmine, di provenienza orientale; a quella del Latte, che soccorre i neonati; la Madonna della Purità di cui parleremo tra poco; fino alla Madonna dei nodi, che sta acquistando notorietà negli ultimi tempi.
fig.3- Paceco De Rosa - Madonna della Purità - Vienna Asta Dorotheum 2023 |
La Madonna della Purità deriva da un dipinto di Luis de Morales che è venerato in una cappella della basilica di San Paolo Maggiore di Napoli (fig.4). La cappella fu voluta per ospitare il dipinto che il sacerdote Diego Di Bernardo y Mendoza donò all'ordine dei teatini nel 1641. La tela in questione è quella della Madonna della purità di Luis de Morales. L'opera oggi è presente nel convento e non è visibile al pubblico, quella in cappella risulta essere una copia dell'originale.
Fig.4-basilica di San Paolo Maggiore-Napoli cappella della Madonna della Purità Con il dipinto di Luis de Morales |
Tutto l'ambiente della cappella rispetta il tema della "purità", infatti molti sono gli elementi circostanti che si ricollegano alla tela di Morales: dal giglio, ribadito anche nei soggetti dei dipinti laterali raffiguranti Storie della Vergine di Massimo Stanzione e delle tele nelle lunette sovrastanti con la Natività della Vergine a sinistra e la Presentazione di Gesù Bambino al tempio a destra, attribuiti entrambi a Pacecco De Rosa, il quale in seguito ha eseguito numerose repliche dello stesso soggetto, partendo da quella nella chiesa del Divino Amore, intrisa da un elemento arcaizzante nel fondo dorato affollato di cherubini, motivo ancora caro agli ultimi cinquecentisti napoletani.
Fig.5 - Pacecco De Rosa - Madonna della Purità - Napoli, chiesa di San Potito, sacrestia |
La tela costituisce un prototipo a cui seguiranno negli anni successivi numerose repliche autografe con varianti, come quelle presenti nella chiesa dei Cappuccini a Solofra o nella sacrestia di San Potito (fig.5) od altre meno note, nella chiesa delle Trentatrè, nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Conversano, nella prima cappella sinistra dell'Annunziata, nel museo Lazaro Galdiano di Madrid, nel succorpo della Cattedrale di Salerno ed il tondo di Santa Maria la Nova.
E possiamo concludere aggiungendo un capolavoro di Pacecco De Rosa raffigurante la Madonna del latte (fig.6) conservato nella prestigiosa collezione privata napoletana del celebre Achille della Ragione.
Fig.6 - Pacecco De Rosa Madonna del latte Napoli collezione della Ragione |
Achille della Ragione
Ho avuto il tempo di inserirlo sulla pag FB dell'AAM
RispondiEliminacordialmente
Matteo Sullivan
RispondiEliminaL'immagine della a Madonna della Purità di Cassano (olio su tela), del tutto simile a quello conservato nella chiesa di San Paolo Maggiore dei Padri Teatini a Napoli, è stata fatta realizzare dal vescovo Gregorio Carafa, già Generale dei Teatini. La Madonna col Bambino, detta della Purità, che si trova a Napoli, è tradizionalmente attribuita all'artista fiammingo Dirck Hendricksz, detto Teodoro d'Errico il Fiammingo, documentato a Napoli dal 1573. Mons. Gregorio Carafa ha tentato anche di salvare la vita a Cosmo Granito, uno dei capi della rivolta antispagnola in Calabria.
Prof. Leonardo Alario
Articolo molto interessante.
RispondiEliminaGrazie, Gaetano Crisci
Grazie per questa bella Madonna della Purità che è un piccolo grande capolavoro e grazie per aver allargato lo sguardo anche verso il Brutium... colgo l'occasione per complimentarmi con Te e nel contempo a invidiarti la meravigliosa Madonna del latte di Pacecco de Rosa: un capolavo assoluto ...una delle preziose gemme della celebre collezione della Ragione.
RispondiEliminaColgo anche l'occasione per ringraziarti del tuo bel volume su san Gennaro che mi è arrivato per posta l'altro ieri e che tu gentilmente hai fatto recapitare allo "studioso" Antonio Giordano Detto da un vero Studioso e Connesseur come te la cosa mi lusinga non poco e mi riempie d'orgoglio e mi induce a seguire il tuo blog e la storia artistica e le tradizioni di Napoli con più fervore ed impegno.
magna cum stima e con sincero affetto
Antonio Giordano