Da sempre la sanità pubblica è su base regionale e non nazionale, per cui i cittadini di regioni povere, come la Campania, usufruiscono di prestazioni più scadenti di milanesi e torinesi.
Spesso durante l'anno interrompono per settimane anche prestazioni banali come analisi di laboratorio e radiografie ed i malati debbono aspettare.
Non parliamo poi degli interventi chirurgici, anche urgenti, che debbono attendere mesi ed a volte anni prima di essere eseguiti. A questa regola sfuggono i ricchi, che possono usufruire dell'intra moenia ed essere operati senza attesa.
Voglio citare due esempi scandalosi: un luminare che per operare un tumore alla vescica ha chiesto 13000 euro ed un mio conoscente che affetto da un tumore al fegato ha dovuto attendere 14 mesi e nel frattempo le metastasi invasero tutti gli organi, provocando dopo poco la morte tra atroci sofferenze.
Un altro problema gravissimo che si sta incrementando in queste ultime settimane è la drastica diminuzione del numero dei medici, per cui decine di paesi, anche con migliaia di abitanti sono senza medico condotto e nessuno dei nostri politici ha proposto di abolire il numero ridotto per accedere alla facoltà di medicina.
Achille della Ragione
La Repubblica N, pag.21 13 gennaio 2023 |
Il Fatto quotidiano, pag.18 13 gennaio 2023 |
Il Corriere della Sera, pag.25 15 gennaio 2023 |
Il Corriere della Sera Online 14 gennaio 2023 |
RispondiEliminaE la Meloni da un miliardo di euro ai delinquenti che gestiscono le squadre di Calcio ⚽
Gerardo Ciaccio
Grazie. Non oso pensare che cosa accadrebbe se dovesse passare l'autonomia differenziata, secondo il progetto del Ministro Calderoli.
RispondiEliminaUn cordiale saluto
Maria Antonietta Turtoro
RispondiEliminaHai perfettamente ragione!!Siamoallo............sfascio!!
Mario De Bonis