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venerdì 13 gennaio 2023

La sanità pubblica è allo sfascio

 




Da sempre la sanità pubblica è su base regionale e non nazionale, per cui i cittadini di regioni povere, come la Campania, usufruiscono di prestazioni più scadenti di milanesi e torinesi.
Spesso durante l'anno interrompono per settimane anche prestazioni banali come analisi di laboratorio e radiografie ed i malati debbono aspettare.
Non parliamo poi degli interventi chirurgici, anche urgenti, che debbono attendere mesi ed a volte anni prima di essere eseguiti. A questa regola sfuggono i ricchi, che possono usufruire dell'intra moenia  ed essere operati senza attesa.
Voglio citare due esempi scandalosi: un luminare che per operare un tumore alla vescica ha chiesto 13000 euro ed un mio conoscente che  affetto da un tumore al fegato ha dovuto attendere 14 mesi e nel frattempo le metastasi invasero tutti gli organi, provocando dopo poco la morte tra atroci sofferenze.
Un altro problema  gravissimo che si sta incrementando in queste ultime settimane è la drastica diminuzione del numero dei medici, per cui decine di paesi, anche con migliaia di abitanti sono senza medico condotto e nessuno dei nostri politici ha proposto di abolire il numero ridotto per accedere alla facoltà di medicina.

Achille della Ragione

 

La Repubblica N, pag.21
13 gennaio 2023


Il Fatto quotidiano, pag.18
13 gennaio 2023

 

Il Corriere della Sera, pag.25
15 gennaio 2023

 

Il Corriere della Sera Online
14 gennaio 2023

3 commenti:



  1. E la Meloni da un miliardo di euro ai delinquenti che gestiscono le squadre di Calcio ⚽
    Gerardo Ciaccio

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  2. Grazie. Non oso pensare che cosa accadrebbe se dovesse passare l'autonomia differenziata, secondo il progetto del Ministro Calderoli.
    Un cordiale saluto
    Maria Antonietta Turtoro

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  3. Hai perfettamente ragione!!Siamoallo............sfascio!!
    Mario De Bonis

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