Josephine Baker |
Ieri l'editoriale di "Le Monde" ha annunciato che dal 30 novembre prossimo la star dello spettacolo, Josephine Baker, sarà ammessa per volere di Emmanuel Macron nel fatidico mausoleo francese.
Probabilmente è un gesto elettorale data la prossima campagna presidenziale, ma lo scalpore della notizia resta. Durante tutta la sua vita la danzatrice di colore ha brandito il vessillo della libertà. Da quando a 19 anni nel 1925 lascia Saint Louis nel Missouri, dove imperava la segregazione razziale per venire a Parigi. Con determinazione e tenacia s'impone all'opinione pubblica facendo l'escalation da ballerina con la cintura di banane dal teatro degli Champs Elysées alle Folies Bergères.
Incantava con la sua voce e le movenze del suo corpo nero completamente disinibito. Tuttavia non fu solo la regina dello spettacolo. Divenuta francese nel 1937, si prodigò durante la Resistenza del suo nuovo Paese con impegno patriottico dal '40 fino alla Francia libera. Abbracciò perfino la causa della maternità universale, adottando 12 bambini da tutto il mondo.
Senza contare la marcia a fianco di Martin Luther King contro il razzismo. Pare che ci siano tutti gli ingredienti per renderla degna della futura dimora.
il Pantheon di Parigi |
Il Pantheon di Parigi non è certo quello di Roma per antichità e importanza storica ma richiede una visita da chi non lo conosce. A parte la memoria dei Grandi di Francia dalla Repubblica in poi, è interessante per una curiosità scientifica: "Il pendolo di Foucault" e per i meravigliosi affreschi, narranti la vita e le gesta di santa Genoveffa, protettrice della città, la cui bianca statua giganteggia in basso al Pantheon sulla riva della Senna.
Elvira Brunetti
Josephine Baker |
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