Dopo oltre 50 anni di attività, prima per la pandemia, poi per la morte dell’ultimo dei fratelli proprietari che lo dirigeva, il complesso dei Damiani chiude per sempre, privando napoletani e turisti di un’oasi di rara bellezza, situata nello splendido golfo di Pozzuoli, alle pendici del Monte Nuovo, a pochi minuti da Napoli, e dai terminal per le isole di Procida, Ischia e Capri.
Il Complesso era dotato di un raffinato ristorante, di piscine alimentate da una sorgente naturale di acqua termale, pista di pattinaggio, campo per pallavolo, pallacanestro e calcetto, quattro campi da tennis, palestra, discoteca, pianobar e parco giochi. Gli energici quanto delicati idromassaggi erano in grado di trasferirti in una dimensione onirica, un misto di fantasia e realtà difficile da descrivere per chi non lo prova.
Potendo ospitare nelle sue camere e nei suoi miniappartamenti intere famiglie, rappresentava il luogo ideale per chi voleva trascorrere dei giorni speciali tra natura, cultura e divertimento, con attrazioni per adulti e bambini.
Alle attività turistiche e ricreative si sono via via affiancate numerosissime altre iniziative sia culturali (creazione di una sezione teatrale) che sportive (organizzazione di tornei di tennis internazionali). Oggi è tutto finito, gli eredi sono sparpagliati per il mondo e disinteressati alla sorte di un paradiso terrestre senza eguali: quanta tristezza, quanta malinconia.
Achille della Ragione
Corriere del Mezzogiorno, pag.9 - 12 giugno 2021 |
Achille più di 60 anni.
RispondiEliminaSavino De Rosa
Hai dimenticato di menzionare il bellissimo giardino
RispondiEliminaUn’oasi di pace quel giardino con tutto quel verde.
Marina e Sophiane
I Damiani. Un pilastro di memoria, un pezzo di vita anche per me. Da Roma partivo per vivere dei giorni in completa magia, meditazione, relax, acqua calda benefica e pace. E anche soltanto la bellezza del posto, mi faceva rinascere! Splendida anche nei minimi particolari! (li osservavo e dai particolari si vede se c'è amore, cura, vera attenzione) Prima con la mia piccola macchina, poi, una sola volta in compagnia in "luna di miele" volutamente trascorsa lì, poi come tappa fissa con il mio furgone tra una fiera e l'altra, dai Damiani era un ritrovarmi, un'oasi da gustare e da ammirare. I particolari..., ricordo che non c'era giornata di sole fra idromassaggi, piscina, scambi di simpatiche battute con il personale simpaticissimo, ,,non c'era giorno in cui non ripetevo fra me e me: "che meraviglia! " e pur avendo frequentato i mitici Damiani da mille anni, ogni volta scoprivo qualcosa di nuovo che mi rapiva e mi ammirava. E sempre tornavo, erano i Damiani, non c'era altro da dire, era luce ! era gioia.
RispondiEliminaChe peccato, che colpo, che tristezza; troppo spesso accade che i figli interrompano e gettino alle ortiche il lavoro di anni, la passione e la magia creata nel tempo dai loro anziani che, fra l'altro, l'avevano creata, amata, voluta e coltivata anche per loro.
Capisco avere altri interessi, comprendo la difficoltà di mantenere in efficienza un luogo ed attività di quel genere, capisco le restrizioni 2020, capisco gli ostacoli.
Non capisco soltanto come si possa far crescere gramigna sull'amore.