giovedì 1 settembre 2022

100 LETTERE su cui meditare

 



PREFAZIONE

Questo libro, contenente un centinaio di lettere al direttore pubblicate dai principali giornali italiani ripercorre un solco già tracciato nel tempo, partendo dal 2003, con l'uscita del volume "Le ragione di della Ragione", a cui ha fatto seguito nel 2015, "Lettere al direttore un genere letterario" e nel 2019 "Le ragioni di Achille della Ragione".
Questa mania di scrivere ai giornali è stata  contratta dall'autore in età pediatrica, quando nel 1960, all'età di 13 anni, uscì la sua prima missiva sul mensile Quattrosoldi. In seguito ne sono state pubblicate altre 2000.
Vogliamo porre all'attenzione di chi legge tre lettere: "Incoraggiamo il suicidio", "Attenti alle religioni" e "Sempre meno figli fine di una civiltà", che sono state insignite del Premio Montanelli da una giuria composta dai direttori dei più importanti quotidiani del Paese, a parte 3000 euro, che sono state devolute in beneficenza a Madre Teresa di Calcutta.
Non vi resta che meditare ed appuntamento al prossimo libro.

Achille della Ragione


Napoli, settembre 2022

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in 3^ di copertina: Achille partecipa a Rischiatutto

INDICE

  • Nonni, mestiere magnifico che surclassa i tablet
  • Il parco Virgiliano ieri, oggi e domani
  • Un Calvario peggiore della via Cruci
  • Il trattato di Schengen ignorato alle frontiere
  • Il degrado imperversa                                                                       
  • Chiese napoletane abbandonate
  • Incoraggiamo il suicidio                                             
  • Abuso o disorganizzazione?
  • Impariamo dai pinguini e soprattutto salviamoli
  • La lenta agonia del circolo Posillipo   
  • Schiavi e disorientati dalle fake news
  • La festa più lunga
  • Natale e della Befana.
  • A cosa serva (davvero) la detenzione 
  • Un tesoro negato alla fruizione   
  • Eureka la malasanità dilaga   
  • Attenti alle religioni
  • Quei fantasmi a Piazza Mercato
  • Le origini del mondo e i nostri pensieri
  • La verità sul Coronavirus
  • Svuotare le carceri necesse est
  • Divieto di uscire da casa, anche per i barboni?
  • Approfittiamo dei posti letto inutilizzati del Policlinico
  • Vietato anche morire dignitosamente     
  • I miei dubbi sul sangue sciolto
  • Il sogno proibito di una recensione
  • Parliamo ora della recensione
  • Basta suicidi nelle carceri
  • L'epidemia di suicidi nelle carceri si virulenta sempre più.
  • Le strade di Napoli ignorano i Borbone   
  • Condizioni disastrose nelle carceri
  • L'amaro destino che provo in vecchiaia
  • Chiudere i musei è un sacrilegio
  • Dagli uffici postali: S.O.S siamo in agonia  
  • Apriamo i luoghi chiusi    
  • La cultura è in cassa integrazione    
  • Senatori vergognatevi
  • Quando riaprirà l’acquario della Villa comunale 
  • Pietà per i bambini
  • Tel Aviv era la città più felice del mondo
  • Chiude per sempre il complesso dei Damiani,
  • Un patrimonio male amministrato              
  • Un sogno ambizioso: Napoli capitale del Mediterraneo
  • Storie incredibili di matta bestialità
  • L'albergo dei poveri deve rimanere dei poveri
  • Eduardo aveva ragione: fuitevenne
  • Progresso, non si può misurarlo con i consumi             
  • Compleanno: 25 anni per " Un posto al sole"      
  • Riscopriamo insieme il valore del presepe     
  • Villa Roomer a Barra
  • Castel Capuano è negato ai visitatori  
  • Cosa (non) consente il possesso dei soldi
  • Vent’anni di lettere a L’Espresso
  • Una vicenda spiacevole  
  • Come risolvere il drammatico problema delle baby gang
  • Un parcheggio per il museo di Capodimonte  
  • Una notizia imbarazzante
  • Eutanasia, un dibattito che non si può ignorare
  • Una telecamera per spiegare il prodigio di San Gennaro
  • Un pericolo per i naviganti
  • Piazza Salvatore Di Giacomo sfida Forcella
  • Pietro Citati ci ha lasciati   
  • Voli aerei annullati a raffica, vergogna!!!
  • Un romanzo ispirato ad “UN POSTO AL SOLE” 
  • Il turismo salva Napoli
  • Emergenza climatica e tracollo planetario imminente
  • Edifici abbandonati, barboni disperati
  • Achille Lauro superstar
  • 42 suicidi in 7 mesi nelle carceri  
  • L’eterna lotta tra il bene e il male
  • Perdoniamo, anzi elogiamo Corrado Augias   
  • Due solleciti ma aspetto ancora la chiamata
  • Maradona, per lui il San Paolo

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in 4^ di copertina Lettera pubblicata sull'Espresso (del 29 maggio 2022)

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100 Lettere Al Direttore by kurosp on Scribd

 

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3 commenti:

  1. Grazie Achille per queste belle epistole concise in cui sveli miserie e nobiltà di Napoli e non solo...mi ha toccato il tuo biglietto di saluto e congedo al grande Pietro Citati autore da me amatissimo che ha saputo far rivivere da par sue la vita di sommi geni come Goethe Proust Tolstoj Leopardi e figure del mito come Ulisse con la sua mente colorata o i miti della Persia di Cosroe o anche la solare mediterraneita' del pomodoro...addio Pietro...spero di raggiungervi anch'io quando sarà il momento ( fra qualche secolo) in mezzo ai vostri banchetti di sapienza)
    Grazie Achille un abbraccio Antonio Giordano

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  2. Non essendo riuscita a contattarti telefonicamente,ti ringrazio via e-mail per il tuo ultimo libro che mi è appena arrivato. Ti richiamerò quanto prima per farlo a voce. Un caro saluto a tutti dalla cugina più giovane. 😊👋
    Laura della Ragione

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  3. Salve dott., ho letto il suo libro, o forse meglio dire la sua raccolta di piccoli grandi orrori della bottega societaria nella quale viviamo.
    Sono tutte lettere che mettono in risalto il degrado della società in cui viviamo, ora del parco virgiliano ora quello del circolo ora quello di uno degli alberghi più rinomati di Ischia, ma soprattutto mettono in risalto il degrado dell'essere umano che corre dietro all' effimero (come sempre lei in due/tre parole fa delle foto), rinunciando a combattere per qualcosa.
    Va alla ricerca della bellezza giovanile, ma poi mette sul rogo chi trova quel rapporto.
    Leggere della visita mancata ai Girolami, perchè la mano dx non sa quello che fa la sx e perchè magari ci sarà un "solerte" guardiaporte che in quel momento si sente nostro signore a poter sfoggiare un potere di diniego, mi fa ricordare il vecchio detto che comandare è meglio che fottere.
    Questo breve e inadeguato riassunto mi porta a una considerazione su quella che sicuramente è la lettera che preferisco e che sento più sua: la mancanza di una recensione.
    Se posso capire che uno studioso come lei, che ha scritto libri, che ha una cultura sull'arte come pochi, grande giocatore di scacchi, grande medico, ma soprattutto uomo libero da sempre e che non si è mai piegato al falso perbenismo(sempre lì pronto a giudicare da un pulpito che nasconde cose a volte oscene, ma che se non si sanno va bene anzi meglio, si è più furbi e meglio degli altri), avrebbe piacere a vedersi riconosciuto i suoi meriti, la sua bravura, la sua voglia di aggiornarsi sempre, la sua voglia di conoscere sempre più, la sua voglia di diffondere gratuitamente il sapere(in un mondo dove tra un pò pagheremo l'aria che respiriamo), ma non per vana gloria ma per far si che vengano portati alla luce le miserie che si vivono in posti che la gente vuol far finta non esistano. Dall' altra non arrivo a capire il perchè di questa lettera. La posso capire solo come una semplice constatazione. A questo mondo nessuno ti riconosce nulla, se vuoi un riconoscimento devi pagare(la richiesta del ROMA, se pago va bene se non pago non contano?!?), oggi siamo tutti più bravi a vedere solo i difetti e le cose brutte perché così il nostro piattismo diventa un grattacielo e sembriamo migliori degli altri perchè alla fine è solo questo che vogliamo: SEMBRARE, NON ESSERE MIGLIORI DEGLI ALTRI, perchè esserlo richiede sacrificio e noi non siamo disposti al sacrificio.
    Parlare delle persone che vivono in carcere in quelle condizioni dette da lei fa paura " ma come un benestante che pensa ai più deboli" ORRORE, cazzo questo ci vuole far guardare dentro.
    Non interessa a nessuno di sapere delle disgrazie altrui, la sua è solo la battaglia di un uomo libero, un Don Chischotte contro i mulini a vento.
    Non credo che una recensione possa cambiare qualcosa, possa smuovere qualcosa. Non credo che una recensione possa lenire i torti subiti. Le cose le facciamo per noi stessi e per i nostri cari, il resto del mondo andasse a fuoco. Una recensione sana e veritiera dovrebbe essere scritta da un grande giornalista che possa in poche righe concentrare una grande personalità non dando un giudizio, uno scafesso qualsiasi sarà sempre un azzeccagarbugli che dirà due stronzate senza neanche sapere di cosa parla.
    Come avrà capito ho una considerazione zero dell'essere umano e delle sue falsità, tutti amici quando c'è da divertirsi, ma al minimo problema tutti hanno i loro problemi e non si ricordano di nessuno e di nessun divertimento fatto insieme.
    Alla fine gli amici si contano sulle dita d'una mano e sei fortunato quando riempi almeno le 5 dita. Io tolto Tizi, Rosaria e Stefano non posso ricordare nessun' altro, neanche la famiglia della mia ex moglie. E tra i miei "amici" ci sono i Pomicino, i Colonna, i Corbo ecc..
    Mi creda quando Le dico che lei mi ha insegnato una cosa come il suo essere "essere LIBERO"
    Il suo amico Gianluca

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