La trasmissione di Corrado Augias su Napoli è stata vista da un pubblico infinito e sui social sono partite fiumane di critiche, solo in parte giustificate, su come è stata condotta, viceversa a mio parere ed è il parere del sommo napoletanista che tutti conoscono, il voto che può meritare è tra 8 e 9, perché ha saputo mettere in risalto gli aspetti più salienti dello spirito partenopeo. Le uniche pecche sono aver trascurato San Gregorio Armeno con le sue botteghe (ma da tempo chiuse era difficile ricostruire l'atmosfera), aver dato pochissimo spazio a Totò, aver trascurato i soggiorni napoletani di Caravaggio, ma soprattutto l'opera meritoria dei Monti dei pegni, dal cui ventre partorirà il glorioso, anche se ora defunto, Banco di Napoli.
Vi è tempo e speriamo volontà per rimediare, per il momento grazie Corrado.
Vi è tempo e speriamo volontà per rimediare, per il momento grazie Corrado.
Achille della Ragione
Caro Achille sono molto sorpreso della tua valutazione maggiormente perché , proprio con te ,ho sempre di più conosciuto una Napoli che non e'certo quella di Augias infarcita dei più biechi luoghi comuni.Spero di vederci presto per riprendere le ns attività ,quelle si degne di menzione.
RispondiEliminaGiovanni Frinelli
Buongiorno Achille, sono Francesco Panariello, scacchista che ha avuto il privilegio di incontrarti da avversario in due occasioni , nel campionato a squadre serie A2 con mia vittoria e nel torneo di S. Anastasia con tua vittoria. Ti scrivo dopo aver letto la tua lettera pubblicata sul mattino di stamattina, relativa alle critiche mosse alla trasmissione di Augias e sollecitarti ad una ulteriore riflessione,in virtù di una contraddizione che traspare, a mio parere, dal tuo scritto. Infatti , assegni alla trasmissione un voto oscillante tra l'8 e il 9, anche se poi ne rilevi delle pecche , ben quattro. Alle tue mi permetto di aggiungere che nulla viene menzionato circa la grande tradizione giuridica napoletana, come nulla viene menzionato circa la grande tradizione della canzone napoletana. Tralascio il madornale errore commesso in ordine alla ricostruzione storica della permanenza del Leopardi a Torre del Greco, già fatte rilevare allo stesso Augias dal direttore della Fondazione Villa delle Ginestre, e riconosciuto dallo stesso Augias, in privato. E allora non è che "volutamente " non si è dedicato spazio ad argomenti che avrebbero in maniera compiuta impreziosito la conoscenza di Napoli ed invece far ricorso,per l'ennesima volta, ad una visione stereotipata di Napoli , finalizzata ad amplificarne i vizi '.Troppo facile poi parlare di camorra e non accennare a nulla che essa è stata ed è frutto di un accordo scellerato tra le classi dominanti locali e il potere centrale che non ha voluto combatterla ed annientarla. Del resto il buon Augias non è nuovo all'antimeridionalismo , alcuni mesi in una trasmissione condotta su rai tre , affrontando l' argomento della questione meridionale dai borboni ad oggi, osò affermare che sarebbe stato opportuno accantonare per sempre, su tale argomento, la cosiddetta memoria storica. Quindi nasce spontaneo il sospetto che la finalità della trasmissione sia stata artatamente deviata da argomenti che nulla avevano a che fare con essa. Mi auguro che tu possa rivedere un voto che a mio parere non raggiunge la sufficienza. Con immutata stima un abbraccio Francesco Panariello
RispondiEliminae mail: fra52p@libero.it
cell 3204393313
Prof., la pensiamo proprio all'unisono e ne sono doppiamente orgoglioso. Bisogna guardare in faccia alla realtà e chiedersi il "perchè" delle risposte degli ottavianesi alle domande di Marrazzo. Inutile scandalizzarsi o fare gli ipocriti. Unico appunto che muovo ad Augias è l'aver dedicato molto ad un'Artemisia un po troppo distante dal periodo napoletano, quando invece lei a Napoli si è sposata, ha avuto figli ed ha prodotto molte importanti opere.
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