venerdì 26 giugno 2020

Il sogno proibito di una recensione



   
tav.1 - Il Mattino, pag. 42 - 8 settembre 2015


Il mio nome non ha bisogno di presentazioni, anche se il pubblico mi conosce sotto varie vesti: le mie 60.000 pazienti mi ricordano come ginecologo di fiducia, l'opinione pubblica più arretrata, ma anche la più emancipata, rammenta le mie lotte a partire dagli anni Settanta per introdurre nella legislazione italiana la libertà di ricorrere all'aborto, i più anziani ricordano la mia partecipazione nel 1972 al Rischiatutto con relativo raddoppio, un pubblico variegato ed appassionato partecipa da circa 30 anni alle mie settimanali visite guidate gratuite a chiese, musei e monumenti della nostra amata città, i maligni sottolineano, pur sapendomi innocente, i miei lunghi periodi trascorsi come gradito ospite dello Stato, non tutti conoscono la mia attività di scrittore, cominciata nel 1978 e proseguita indefessamente fino ad ora, per un totale di 127 libri. Basta consultare in rete il sito opac sbn, che cataloga i volumi presenti nelle biblioteche pubbliche italiane per accorgersi che sono l'autore più prolifico e tutti i miei lavori sono consultabili gratuitamente in rete digitandone il titolo o meglio ancora andando sul mio blog o sul mio sito ai seguenti indirizzi
www.dellaragione.eu
www.achilledellaragione.it
Prima di passare all'argomento che tratteremo voglio ricordare la mia attività nel mondo degli scacchi, dove ho migliaia di amici, ho conseguito il titolo di maestro, ho ricoperto per 10 anni la carica di presidente della lega campana, ho vinto più volte il campionato regionale e soprattutto, in una memorabile simultanea, fui l'unico a sconfiggere l'allora campione del mondo in carica Karpov.

  
tav.2 - Il Mattino,  29 aprile 2004


tav.3 - L'autore con il suo libro nel giardino della sua villa


Parliamo ora della recensione a cui ambisco per vanagloria e per far conoscere all'opinione pubblica la difficile situazione in cui versano gran parte dei penitenziari italiani.
L'ultima volta che il Mattino si è degnato di dedicarmi un trafiletto è stato nel 2015 (fig.1) quando accennò brevemente ad un mio libro sulla pittura napoletana nei musei francesi, che ha avuto l'onore di essere presentato  pomposamente nell'aula magna del Louvre. Per parlare di una vera e propria recensione dobbiamo andare dietro di altri 10 anni, quando fu dedicato uno spazio adeguato (fig.2) ad uno dei miei libri più famosi : Achille Lauro superstar.
Negli ultimi tempi ho pubblicato due libri sulla mia esperienza carceraria (fig.3-4), ma nonostante in rete, grazie soprattutto a facebook, hanno avuto decine di migliaia di lettori, non riesco in alcun modo ad avere una recensione su un quotidiano napoletano.
Il Roma  ha candidamente dichiarato di non aver spazio per i libri e di dedicare tutto lo spazio alla cronaca della pandemia, Il periodico I m Magazine ha avuto il coraggio di chiedermi un contributo di 2000 euro, mentre il responsabile della sezione culturale de Il Mattino, faticosamente avvicinato da colleghi famosi, che in passato hanno partecipato come relatori nel salotto culturale che ogni settimana da venti anni si tiene nei saloni della mia villa posillipa, si è rifiutato di prendere in considerazione ogni ipotesi di accennare al mio faticoso impegno di letterato.
Voglio concludere che uno dei motivi che mi induce caparbiamente a trattare l'argomento è la possibilità di offrire gratuitamente a tutti i detenuti ed agli ex la possibilità di usufruire di una sentenza della Cassazione (fig.5) che porta il mio nome e che la stampa, salvo rare eccezioni, ha tenuto rigorosamente sotto silenzio.
Al momento questa è la situazione, ma non mi ritengo definitivamente vinto, chi vivrà vedrà.

Achille della Ragione

  
tav. 4 - Copertina di Le tribolazioni di un innocente

  



tav. 5 - Il Roma 14 marzo 2019 - continua dalla prima pagina

7 commenti:

  1. Il nostro amico dott. Achille Della Ragione, giustamente, lamenta il fatto che la sua attività di scrittore non sia stata tenuta in gran conto dal mondo giornalistico, eppure ha scritto e dato alle stampe ben 127 volumi che hanno tutti avuto un buon successo di vendite. Le sue pubblicazioni, soprattutto quelle riguardanti la pittura napoletana del ‘600, sono delle autentiche chicche sia per il contenuto scientificamente e storicamente inappuntabili, che per le immagini, quasi sempre a colori e di grande formato, che corredano le sue ricerche.

    Sarà invidia? Sarà perché Achille non usa mezze misure nell’esprimere le proprie idee? Sarà perché magari non nasconde di appartenere ad una famiglia particolarmente agiata?




    Certo che l’indifferenza dei giornali, in una città come Napoli poi, che di solito è prodiga di affetto e di esternazioni entusiastiche per i propri cittadini di valore, fa pensare. Noi non neghiamo mai ad Achille lo spazio che merita e di seguito pubblichiamo questa specie di riflessione sulle molteplici sue “eccellenze” che non hanno suscitato, come avrebbero dovuto, l’attenzione e, perché no, il plauso del giornalismo ufficiale.
    Antonio Cavallaro

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  2. Bravissimo papà.
    È la giusta ricompensa per chi, come te ha fatto della cultura una ragione di vita.
    Sei un esempio di deduzione per la tua città che porti sempre più in alto nel panorama europeo. Sono molto fiera di te. Non vedo l'ora di leggere sui nostri grandi pittori nei musei francesi.
    Un abbraccio
    Tua primogenita

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  3. sai bene che purtroppo "noi" (m'inserisco) non abbiamo voce in capitolo...Eppure, personalmente, e lo sai, ho cercato di riportare dal 1994 (data del mio primo testo "Napoli dell'antico e del nuovo" ) all'attenzione dei napoletani, tutta la monumentalità (Chiese, Palazzi, Fontane) che possiede la nostra, a volte, vituperata città e che, particolarmente in quegli anni era del tutto abbandonata!!! Purtroppo, di una cosa mi lamento maggiormente: , dello "scopiazzare" senza citare la fonte che è prassi comune e continua e, i siti che abbondano su Napoli, (anche quello del Comune!) di copia incolla ne hanno prodotto di notizie, senza che (tranne alcuni, ed altri diffidati come italia Nostra) venisse citata la fonte !!! Che dirti, so di aver dato e, "carta canta" un pezzo della mia vita alla "ripresa conoscenza" che rimarrà e, questo mi gratifica. Un abbraccio.
    Aurelio de Rose

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  4. Caro Achille,
    non recensiamo, per scelta che lei capirà, i libri self published, ovvero pubblicati a spese dell'autore, pur monitorando il fenomeno e facendo le debite eccezioni. In bocca al lupo per il continuo crescere dei lettori in rete.
    Cordiali saluti
    Federico Vacalebre

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  5. Ho letto uno dei libri sulla sua esperienza carceraria e l’effetto su di me è stato quello dell’immedesimazione e la conseguente presa d’atto dell’annullamento dell’umanità all’interno del sistema giudiziario.Non ho risposte alla domanda perché i giornali non recensiscono i suoi libri, però mi piace ricordare una frase di Enzo Ferrari: “ gli Italiani perdonano la corruzione, l’omicidio, ma non perdonano il successo”.
    Vladimiro Placidi

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  6. Gentile Professore,


    le confesso che sono un pò intimidita dalla sua poliedrica personalità, e dal suo forte temperamento. Mi inchino al coraggio di vivere seguendo e non tradendo le proprie idee, non rinunciando ad essere veramente libero. Una libertà che può derivare solo dall'essere amante della cultura sotto tutti gli aspetti e in tutti i settori. Una libertà vissuta in eroica coerenza. Come vede, ho letto il blog e parte dei titoli dei libri da lei prodotti. Mi scuso se mi faccio viva con estremo ritardo, ma, sono veramente interessata a recensirla. Problemi oggettivi di ordinaria quotidianità lavorativa non mi consentono la giusta serenità, e perdo tempo ed occasioni notevoli. Le scrivo da lavoro e il "pc" , diciamo, non mi consente di "aprire" e sapere degli ultimi due lavori. Cosa Le farebbe più piacere : la recensione o un'intervista? Nel ringraziarla per non avermi perso di vista le auguro una serena giornata e mi congedo con un
    A presto
    Tina Pollice

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  7. tutti quelli che ti conoscono parlano benissimo di te. Quelli che ne parlano male sono invidiosi , ignoranti o criminali opportunisti che non esitano a rovinare la vita di persone innocenti se vedono che possono ricavarne qualche vantaggio. Vedi caso Tortora. Ciao Achille mai nome fu più azzeccato per te!
    Giacomo Vallifuoco

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