La prima spiaggia che si incontra appena sbarcati dal traghetto è quella conosciuta come Silurenza (fig.1), comoda ed affascinante è situata sul lato di ponente della scogliera del porto di Marina Grande
Affascinante e, soprattutto, comoda in quanto la spiaggia si raggiunge davvero facilmente a piedi con pochissimi passi dal porto, punto nevralgico dell’isola, dove si trovano molte attività commerciali, tra cui negozi e numerosi bar e ristoranti; proprio per questo motivo questa spiaggia è scelta molto volentieri dalle famiglie con bambini al seguito.
Sulla spiaggia della Silurenza è presente un stabilimento balneare, munito di ogni accessorio da spiaggia (lettini, sdraio e ombrelloni), nonché di un bar-ristorante e alcune camere da letto per poter pernottare. Un particolare di questa spiaggia è senza dubbio lo “Scoglio del cannone”, dove è usanza e tradizione far fare i tuffi ai bimbi nelle splendide acque del mare procidano (lo scoglio è comunque basso e lo consente). Situato a circa 50mt. dalla spiaggia, proprio al centro della baia, è chiamato così perché ha un cannone impiantato all’interno; a volte oggi è utilizzato come punto di ormeggio dalle barche che si rifugiano in questa piccola baia quando il classico vento di ponente pomeridiano rende difficile la navigazione. Vi è un gioco di contrasti tra i più suggestivi: le sue spiagge scure situate alla base del verde della macchia mediterranea e bagnate da un mare intensamente azzurro, recano un colpo d’occhio davvero indimenticabile.
Al lato opposto della Silurenza c'è la spiaggia della Lingua o dell’Asino (fig.2), famosa anche perché descritta da Elsa Morante nell' Isola di Arturo:”Attraverso una lunga frana si arriva a una spiaggetta in forma di triangolo, dalla sabbia nera. Non esiste nessun sentiero che porti a quella spiaggia; ma, a piedi nudi, è facile scendere a precipizio fra i sassi”. Nonostante sia vicinissima al porto non ha perso il suo fascino naturalistico e un po’ “selvaggio”, grazie al costone di roccia ricoperto dalla vegetazione che la racchiude. Il mare che bagna la spiaggia, costituita interamente da ciottoli, è molto pulito, anche se leggermente più mosso e di un blu intenso dovuto a fondali più alti. La spiaggia della Lingua, infatti, affaccia sul canale di Procida, proprio di fronte al promontorio di Monte di Procida, punto di transito del traffico marittimo proveniente dalla terraferma. Per raggiungere la spiaggia o si percorre tutta via Roma, la via principale di Marina Grande, oppure si accede da una scalinata che scende lungo il costone di roccia partendo dalla fine di via Bartolomeo Pagano, una delle traverse che si incontrano sulla sinistra salendo per Terra Murata.
Lungo lo stesso versante, oltrepassata la stradina, si giunge poi alla spiaggia della Croce, così chiamata per la presenza di un grosso scoglio di pietra lavica nera, su cui è posta una croce che ricorda un antico naufragio. Un tratto di costa molto amato dai sub.
Affascinante e, soprattutto, comoda in quanto la spiaggia si raggiunge davvero facilmente a piedi con pochissimi passi dal porto, punto nevralgico dell’isola, dove si trovano molte attività commerciali, tra cui negozi e numerosi bar e ristoranti; proprio per questo motivo questa spiaggia è scelta molto volentieri dalle famiglie con bambini al seguito.
Sulla spiaggia della Silurenza è presente un stabilimento balneare, munito di ogni accessorio da spiaggia (lettini, sdraio e ombrelloni), nonché di un bar-ristorante e alcune camere da letto per poter pernottare. Un particolare di questa spiaggia è senza dubbio lo “Scoglio del cannone”, dove è usanza e tradizione far fare i tuffi ai bimbi nelle splendide acque del mare procidano (lo scoglio è comunque basso e lo consente). Situato a circa 50mt. dalla spiaggia, proprio al centro della baia, è chiamato così perché ha un cannone impiantato all’interno; a volte oggi è utilizzato come punto di ormeggio dalle barche che si rifugiano in questa piccola baia quando il classico vento di ponente pomeridiano rende difficile la navigazione. Vi è un gioco di contrasti tra i più suggestivi: le sue spiagge scure situate alla base del verde della macchia mediterranea e bagnate da un mare intensamente azzurro, recano un colpo d’occhio davvero indimenticabile.
Al lato opposto della Silurenza c'è la spiaggia della Lingua o dell’Asino (fig.2), famosa anche perché descritta da Elsa Morante nell' Isola di Arturo:”Attraverso una lunga frana si arriva a una spiaggetta in forma di triangolo, dalla sabbia nera. Non esiste nessun sentiero che porti a quella spiaggia; ma, a piedi nudi, è facile scendere a precipizio fra i sassi”. Nonostante sia vicinissima al porto non ha perso il suo fascino naturalistico e un po’ “selvaggio”, grazie al costone di roccia ricoperto dalla vegetazione che la racchiude. Il mare che bagna la spiaggia, costituita interamente da ciottoli, è molto pulito, anche se leggermente più mosso e di un blu intenso dovuto a fondali più alti. La spiaggia della Lingua, infatti, affaccia sul canale di Procida, proprio di fronte al promontorio di Monte di Procida, punto di transito del traffico marittimo proveniente dalla terraferma. Per raggiungere la spiaggia o si percorre tutta via Roma, la via principale di Marina Grande, oppure si accede da una scalinata che scende lungo il costone di roccia partendo dalla fine di via Bartolomeo Pagano, una delle traverse che si incontrano sulla sinistra salendo per Terra Murata.
Lungo lo stesso versante, oltrepassata la stradina, si giunge poi alla spiaggia della Croce, così chiamata per la presenza di un grosso scoglio di pietra lavica nera, su cui è posta una croce che ricorda un antico naufragio. Un tratto di costa molto amato dai sub.
fig.2 - Spiaggia della Lingua o dell'Asino |
fig.3 - Spiaggia della Chiaia |
Situata sulla costa orientale dell’isola, la Chiaia (fig.3) è la più centrale delle spiagge di Procida, ma allo stesso tempo anche la più “isolata”. Caratterizzata da una suggestiva spiaggia di sabbia dorata e bagnata da un mare cristallino con fondali sabbiosi, la Chiaia è chiusa in una piccola Baia che la ripara e protegge. La spiaggia è quasi interamente libera con due stabilimenti balneari ed è dominata dal famoso Castello di Procida. Per raggiungere questo piccolo paradiso ci sono solo due modi: a piedi o via mare. A piedi si arriva attraverso una discesa di 186 scalini situati in un vicolo che parte da piazza Olmo, o prendendo via dei Bagni da piazza San Giacomo, imboccando una discesa che termina anch'essa con una scalinata. Numerose sono le meraviglie che circondano la spiaggia: su di un lato si può ammirare il costone di roccia su cui sorgono alcune case dall’architettura tipica isolana; sul lato opposto troviamo l’altura su cui sorge Terra Murata, il nucleo più antico di Procida; antistante l'arenile si trova, invece, il borgo marinaro della Corricella, da cui si scende alla spiaggia grazie ad una lunga scalinata in pietra.
Passiamo ora a descrivere una delle spiagge più belle di Procida: Il Pozzo Vecchio (fig.4), conosciuto anche come la spiaggia del Postino: qui infatti fu girata una delle scene più famose del celebre film del 1994, quella in cui Mario (Massimo Troisi) e la bella Beatrice (Mariagrazia Cucinotta) si incontrano e si innamorano per la prima volta. La spiaggia del Pozzo Vecchio si trova sul versante occidentale dell’isola, proprio sotto il cimitero, a 20 minuti dal porto di Procida. Per raggiungerla bisogna scendere la strada che costeggia il cimitero, caratterizzato da una serie di piccole costruzioni e cupole che richiamano l’architettura tipica isolana. La Baia, in gran parte spiaggia libera, è caratterizzata da una sabbia scura che ricorda l’origine vulcanica dell’isola: il colore scuro della sabbia contrasta con l’azzurro del mare regalando ai visitatori un paesaggio davvero suggestivo. Poco lontana, separata da una scogliera di roccia lavica scura, vi è la Spiaggetta degli innamorati, difficilmente raggiungibile (come è giusto che sia) garantisce intimità e romanticismo alle coppiette più sportive.
Vi è poi una piccola spiaggetta di sabbia dorata situata accanto al pittoresco borgo marinaro della Corricella (fig.5), il vecchio porto dell’isola. Per raggiungerla bisogna percorrere una lunga rampa di scale scavata nel tufo. Il litorale sabbioso è protetto da alcune scogliere che preservano questo incantevole angolo di paradiso. Il mare è molto bello, azzurro e cristallino, ideale per fare il bagno e nuotare. Alle spalle della Corricella si trova un alto costone circolare in tufo che originariamente era il cratere di un vulcano spentosi in epoca preistorica. Per ammirare la bellezza dell'intero borgo della Corricella bisogna salire sul promontorio di Terra Murata, un luogo di estrema bellezza edificato sul punto più alto dell’isola.
Tra le tante spiagge da sogno va sicuramente citata quella di Ciraccio che oltre ad essere la più lunga e anche quella maggiormente frequentata dai turisti grazie alla vicinanza di campeggi e per il panorama che offre. Infatti a pochi metri nell’acqua si ergono imponenti due stupendi faraglioni di formazione tufacea nati a seguito di una frana staccatasi dal vicino costone roccioso e che la separano dall’altra spiaggia del Ciracciello comunemente nota come della Chiaiolella. Se non fosse per i suddetti faraglioni, la spiaggia del Ciraccio è piuttosto soleggiata, anche se verso il tardo pomeriggio soffia il maestrale che è piacevole specie nelle giornate più calde dell’estate. La bellezza di questo anfratto dell’isola è che vi è un tratto di spiaggia appartata dove c’è soltanto un lido con annesso un servizio bar.
Il prolungamento naturale della spiaggia del Ciraccio e che si trova tra Punta Serra e la collina di Santa Margherita Vecchia è la Chiaiolella (fig.6) la cui costa si presenta con fondali bassi adatti quindi per i bambini, e con aree rocciose miste a zone verdeggianti che contribuiscono a rendere il paesaggio una sorta di quadro vivente da immortalare in una foto ricordo. Da questo ampio tratto di spiaggia è infatti, possibile ammirare l’isolotto di Vivara che rappresenta una riserva naturale e la vicina isola d’Ischia. Proprio dietro la spiaggia della Chiaiolella ci sono anche numerose strutture ricettive tra cui bar e ristoranti che rendono la zona ideale per stupende passeggiate serali, dove la luna fa capolino con la sua caratteristica luce che illumina lo scenario circostante rendendolo suggestivo anche senza sole.
Se alla spiaggia preferite le scogliere, le possibilità sono tante: ci sono quelle denominate del Carbonchio (particolarmente impervie e non facilissime da raggiungere, ideali per la pesca e per le immersioni), le rocce del Faro, le scogliere di Marina Grande e le rocce di Punta Pizzaco.
Passiamo ora a descrivere una delle spiagge più belle di Procida: Il Pozzo Vecchio (fig.4), conosciuto anche come la spiaggia del Postino: qui infatti fu girata una delle scene più famose del celebre film del 1994, quella in cui Mario (Massimo Troisi) e la bella Beatrice (Mariagrazia Cucinotta) si incontrano e si innamorano per la prima volta. La spiaggia del Pozzo Vecchio si trova sul versante occidentale dell’isola, proprio sotto il cimitero, a 20 minuti dal porto di Procida. Per raggiungerla bisogna scendere la strada che costeggia il cimitero, caratterizzato da una serie di piccole costruzioni e cupole che richiamano l’architettura tipica isolana. La Baia, in gran parte spiaggia libera, è caratterizzata da una sabbia scura che ricorda l’origine vulcanica dell’isola: il colore scuro della sabbia contrasta con l’azzurro del mare regalando ai visitatori un paesaggio davvero suggestivo. Poco lontana, separata da una scogliera di roccia lavica scura, vi è la Spiaggetta degli innamorati, difficilmente raggiungibile (come è giusto che sia) garantisce intimità e romanticismo alle coppiette più sportive.
Vi è poi una piccola spiaggetta di sabbia dorata situata accanto al pittoresco borgo marinaro della Corricella (fig.5), il vecchio porto dell’isola. Per raggiungerla bisogna percorrere una lunga rampa di scale scavata nel tufo. Il litorale sabbioso è protetto da alcune scogliere che preservano questo incantevole angolo di paradiso. Il mare è molto bello, azzurro e cristallino, ideale per fare il bagno e nuotare. Alle spalle della Corricella si trova un alto costone circolare in tufo che originariamente era il cratere di un vulcano spentosi in epoca preistorica. Per ammirare la bellezza dell'intero borgo della Corricella bisogna salire sul promontorio di Terra Murata, un luogo di estrema bellezza edificato sul punto più alto dell’isola.
Tra le tante spiagge da sogno va sicuramente citata quella di Ciraccio che oltre ad essere la più lunga e anche quella maggiormente frequentata dai turisti grazie alla vicinanza di campeggi e per il panorama che offre. Infatti a pochi metri nell’acqua si ergono imponenti due stupendi faraglioni di formazione tufacea nati a seguito di una frana staccatasi dal vicino costone roccioso e che la separano dall’altra spiaggia del Ciracciello comunemente nota come della Chiaiolella. Se non fosse per i suddetti faraglioni, la spiaggia del Ciraccio è piuttosto soleggiata, anche se verso il tardo pomeriggio soffia il maestrale che è piacevole specie nelle giornate più calde dell’estate. La bellezza di questo anfratto dell’isola è che vi è un tratto di spiaggia appartata dove c’è soltanto un lido con annesso un servizio bar.
Il prolungamento naturale della spiaggia del Ciraccio e che si trova tra Punta Serra e la collina di Santa Margherita Vecchia è la Chiaiolella (fig.6) la cui costa si presenta con fondali bassi adatti quindi per i bambini, e con aree rocciose miste a zone verdeggianti che contribuiscono a rendere il paesaggio una sorta di quadro vivente da immortalare in una foto ricordo. Da questo ampio tratto di spiaggia è infatti, possibile ammirare l’isolotto di Vivara che rappresenta una riserva naturale e la vicina isola d’Ischia. Proprio dietro la spiaggia della Chiaiolella ci sono anche numerose strutture ricettive tra cui bar e ristoranti che rendono la zona ideale per stupende passeggiate serali, dove la luna fa capolino con la sua caratteristica luce che illumina lo scenario circostante rendendolo suggestivo anche senza sole.
Se alla spiaggia preferite le scogliere, le possibilità sono tante: ci sono quelle denominate del Carbonchio (particolarmente impervie e non facilissime da raggiungere, ideali per la pesca e per le immersioni), le rocce del Faro, le scogliere di Marina Grande e le rocce di Punta Pizzaco.
fig.4 - Spiaggia del Pozzo Vecchio |
fig.5 - Marina della Corricella |
fig.6 - Spiaggia della Chiaiolella |
Non sono d'accordo sul fatto che il mare di Procida sia così balneabile come dici. I fondali sono scuri e le conseguenti trasparenze delle acque, laddove ci fossero, poco apprezzabili. Se poi fai il bagno alla Corticella evita di portare una maschera perché a parte il colore poco invitante dell'acqua i fondali sono disseminati di rifiuti. Altro discorso se dobbiamo per forza dire che è una bella meta balneare. Se è per forza va bene se è per vero meglio andare altrove o non farsi proprio il bagno
RispondiEliminaPatrizia D'Amato
Gentile signora, Procida nasce dalle eruzioni di quattro grandi vulcani sottomarini, oggi trasformati in altrettanti splendide baie. Fanno parte, dal punto di vista geologico, del grande comprensorio vulcanico dei Campi Flegrei che ha il suo culmine nel Vesuvio.
RispondiEliminaPer questo motivo la sabbia e le rocce sono scure,
Spero di averla tranquillizzata sulla balneabile del mare procidano.