Di libri sulla squadra del Napoli ne esistono a decine e ne escono continuamente, ma trovarne uno come quello di Athos Zontini, a giorni in edicola ed in libreria, non è facile, perché non è semplicemente il racconto di un’avventura sportiva appassionante come un romanzo, ma soprattutto un atto d’amore.
L’autore è stato campione italiano di atletica leggera, stabilendo numerosi record europei nella staffetta 4X400, nel mezzofondo e nei 100 metri e giocatore del Napoli all’epoca di Garbutt ed Ascarelli, medico sociale della squadra azzurra negli anni ruggenti di Jeppson e di Vinicio, con Pesaola allenatore ed il comandante Lauro presidente.
Militò nel Napoli per tre stagioni, prima di laurearsi in medicina e partecipare alla guerra mondiale, dove fu decorato al valor militare. Al suo rientro in Patria, dopo una lunga prigionia nei lager nazisti, lavorò come ortopedico presso l’ospedale dei Pellegrini e ricoprì la carica di medico sociale del Napoli per 17 anni.
Scrisse a puntate sulla più importante testata sportiva del Sud la sua esperienza più di cinquanta anni fa, che oggi viene riproposta a lettori e tifosi grazie al figlio Leandro, fedele custode delle memorie familiari, ma soprattutto delle decine di foto inedite, che ci fanno tornare dietro nel tempo, quando le partite si svolgevano nel mitico stadio Ascarelli.
Una lettura appassionante ed un libro che non può mancare nella biblioteca di ogni tifoso.
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