Gli studiosi e gli appassionati di pittura del Seicento napoletano conoscono bene Conversano, laboriosa cittadina a sud-est di Bari, essendovi ospitato nel suo castello il capolavoro di Paolo Finoglio, il ciclo di dieci grandi tele della Gerusalemme liberata, che questi realizzò per il conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona.
Il castello conversanese, ora Pinacoteca Comunale, è da qualche anno anche la sede di prestigiose mostre legate all’età barocca e alle arti di quel tempo.
Dopo la mostra sui seguaci finoglieschi del 2012 (Paolo Finoglio e il suo seguito. Pittori a Conversano nei decenni centrali del Seicento), eccone un’altra, più grande e ambiziosa della precedente, sugli argenti barocchi: Potere e Liturgia. Argenti dell’età barocca in Terra di Bari, in corso dal 6 aprile fino al 30 giugno prossimo.
Organizzata dalla Cooperativa Armida di Conversano (una squadra quasi tutta al femminile, giovani energie con tanta voglia di fare cultura in queste lande meridionali spesso ostili e diffidenti a questo genere di iniziative) e curata da Giacomo Lanzilotta, l’esposizione presenta una cinquantina di manufatti d’argento, tra statue, busti e oggetti liturgici, ma anche dipinti, tessuti e paramenti sacri.
A spasso per questi ambienti si ha davvero l’impressione di vivere una rara occasione per ammirare un patrimonio artistico inestimabile, misconosciuto, di norma visibile solo durante le cerimonie religiose (qualcosa, ma da lontano! … e il resto sempre al chiuso negli armadi delle sacrestie, o nelle casseforti), le processioni o le feste patronali.
Un tesoro di storia, arte e fede pervenuto sino a noi nonostante le spoliazioni e le dispersioni, esemplificativo della identità del nostro territorio e del successo dell’arte argentaria tra Sei e Settecento, favorito dall’importazione dei metalli preziosi dalle colonie d’America e da un clima religioso trionfalmente vitalistico, persuasivo, che mirava alla spettacolarizzazione del sentimento religioso e che si traduceva concretamente col mecenatismo clericale, ma anche con la devozione popolare e confraternale.
Il percorso espositivo delle opere selezionate si articola nelle sale dei due piani della Pinacoteca Comunale in perfetta sintonia con la collezione permanente, mostrando la suppellettile liturgica (calici, ostensori, croci), i busti e le statue tra le portentose tele della Gerusalemme Liberata del Finoglio, in un allestimento semplice e parco, proprio perché i manufatti ‘brillano di luce propria’, in senso tecnico ed artistico, solo per citarne alcuni: le statue di San Rocco della Concattedrale di Ruvo di Puglia e di Sant’Onofrio dell’omonima chiesa confraternale in Castellana Grotte, i busti reliquiario dei Santi Sergio, Mauro e Pantaleone della Cattedrale di Biceglie, il calice austriaco della Cattedrale di Conversano. La distribuzione dei pezzi nelle diverse sale segue il criterio della provenienza, i manufatti sono esposti per diocesi, ulteriormente ripartiti per singole località, cronologia e tipologia, ed è completato da dipinti coevi agli argenti esposti, proponendo al pubblico confronti e relazioni iconografiche, da documenti d’archivio, attestanti alcune commissioni, e infine da paramenti liturgici.
Vale la pena insomma una gita fuori porta fino a Conversano, non fosse altro perché – a parte le amenità collaterali (il mare, le grotte, i trulli, i centri storici e le varie bontà enogastronomiche) – una mostra di argenti non si trova in giro tanto facilmente: a fare due conti, non se n’era mai realizzata una così prima d’ora in Puglia.
Anche per questo, giusto da segnalare a chi ama queste cose, il catalogo che accompagna la mostra (edito da Adda, quattrocento pagine, lo vendono scontato in mostra) racconta molto più di quanto si vede dal vivo.
Oltre ai saggi dei vari esperti dell’ambito e le schede delle opere esposte, c’è poi un “catalogo nel catalogo”: propriamente un repertorio, curato da Giacomo Lanzilotta, che raccoglie le indagini scientifiche eseguite sul territorio da parte di giovani studiosi e con la collaborazione delle diocesi coinvolte, riguardanti all’incirca cinquecento manufatti d’argento, selezionati su oltre duemila rinvenuti nel corso delle ricerche, e in gran parte inediti. Il catalogo-repertorio rappresenta così uno strumento indispensabile per la conoscenza del patrimonio argenteo ecclesiastico, circoscritto all’antica Terra di Bari, e ancor più, un potenziale punto di partenza per la prosecuzione degli studi nel settore.
Potere e Liturgia. Argenti dell’età barocca in Terra di Bari
a cura di Giacomo Lanzilotta
organizzata dalla Cooperativa Armida
Conversano, Pinacoteca Comunale “Paolo Finoglio”
orario 9-13/ 16-20 dal martedì alla domenica, chiuso il lunedì
fino al 30 giugno
catalogo Adda Editore
visite guidate e info: tel. 0804959510
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