giovedì 20 giugno 2013

Giornalieri esempi di follia giudiziaria



In questi giorni assistiamo ad un triste spettacolo: di una magistratura, vistasi assediata e sempre più delegittimata, la quale sta dando, disperatamente gli ultimi colpi di coda, mettendo in mostra gli anacronismi lasciatici in eredità dalla costituzione, che nella spartizione dei poteri, non è riuscita a garantire un reale equilibrio tra gli stessi, concedendo ad un manipolo di PM, attraverso milioni di costose intercettazioni a strascico di acquisire una quantità di informazioni, tale da poter ricattare chiunque.
Diteci in quale Paese del mondo un capo di governo può essere sottoposto a 300.000 intercettazioni senza gridare al golpe. Dove un magistrato datosi alla politica, non rientra nella sede predestinata, costringendo, evento rarissimo, il CSM a bacchettarlo nel tentativo di metterlo in regola.
Dove una procura chiama a deporre le più alte cariche dello stato, incluso il Presidente della Repubblica, creando un clamoroso precedente, in un momento delicato, in cui abbiamo bisogno di regole e non di eccezioni, soprattutto in un processo nel quale da pochi giorni la Corte Costituzionale aveva dato torto ai PM, sancendo solennemente la posizione di Napolitano.
E non possiamo esimerci dal prendere in esame l’andamento del processo Ruby, dove si persegue un teorema, più che la ricerca della verità, accusando il cavaliere Berlusconi di corruzione di minorenne, senza alcuna prova testimoniale e di concussione di funzionario pubblico, senza chiedersi se il tentativo sia avvenuto nella veste istituzionale, allora la competenza è spostata automaticamente al Tribunale dei ministri o se da privato cittadino e perché il funzionario avrebbe dovuto esaudire la richiesta.
La colpa di questa follia giudiziaria non dipende solo dai PM in preda a protagonismo e giustizialismo, ma ha origini remote.
La magistratura, come corpo organico di impiegati pubblici, è un grande apparato burocratico che non esiste in nessuna delle democrazie liberali, dove la Giustizia si esercita con procedure più garantiste per l’imputato, derivate dallo habeas corpus. Da noi, per storia, natura e funzioni la magistratura è tutt’altro che garantista. Durante il fascismo serviva il tiranno. Caduta la dittatura, trasferita pedissequamente in un contesto pluralista si è trasformata, priva di controllo democratico in un potere folle come possiamo costatare ogni giorno.


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