martedì 27 agosto 2024

Riapre il salotto della Ragione


Una riunione del salotto culturale
di alcuni anni fa

Esultate, a settembre riapre il salotto della Ragione, spostando la giornata di riunione dal venerdì al mercoledi, per cui l'apertura sarà alle 17:30 del 4 settembre. Tutti coloro che hanno l'onore di frequentarlo possono segnalarmi che saranno presenti con una mail.

Riprenderanno anche le visite guidate. Per coloro che vorrebbero venire come neofiti, devono mandarmi una mail indicando: età, professione, indirizzo, telefono e cellulare e saranno contattati. 

 achilledellaragione@gmail.com

Vi invito ora a leggere un mio vecchio articolo sull'argomento, pubblicato all'epoca su riviste cartacee e telematiche.  

  

Il salone che accoglie le riunioni
 
Alcuni degli amici che partecipano al
 salotto culturale di Achille della Ragione

Achille ed Elvira a San Potito
In una visita guidata del 2007

Visita guidata del 2008
a Città della scienza 



Le memorabili visite guidate
 ed il leggendario salotto culturale
 



Sono circa 30 anni che nel fine settimana organizzo delle visite guidate a chiese, monumenti, mostre, palazzi storici etc, quale presidente a vita e ad honorem della famigerata associazione Amici delle chiese napoletane.In passato dividevo il vasto pubblico in due tronconi con una visita alle 10 e 30 ed un'altra alle 12, dopo la quale ci recavamo in una bettola per consumare un lauto pasto, nel quale si distingueva per la sua famelica voracità un personaggio dalle dimensioni debordanti: Giorgio Pollio. Spesso ci recavamo fuori Napoli, non solo in località della Campania; Caserta, Portici, Salerno, Sorrento, etc, ma spesso ci siamo recati a Roma ed anche a Firenze e Milano per visitare importanti mostre. Erano altri tempi, oggi gran parte del mio pubblico, per quanto costituito da professori, professionisti e imprenditori non sgancia un becco di un quattrino neanche sotto minaccia. Spesso ho fatto aprire luoghi negati alla fruizione, tra cui voglio ricordare Villa Rosebery, la celebre residenza del Presidente della Repubblica, che potemmo visitare grazie a un mio amico: Emanuele Leone, nipote dell'omonimo Presidente. Ciò avveniva molti anni prima che il Fai organizzasse sporadicamente visite a cui per accedere bisogna iscriversi all'organizzazione, sganciando 50 euro. Anche questo anno ho fatto intervenire il ministro per poter visitare la chiesa della Nunziatella, un tesoro d'arte negato alla fruizione di turisti e napoletani.Tra le visite del passato che meritano di essere ricordate vi è quella nella quale feci da Cicerone a big della cultura italiana dell'epoca: Giulio Andreotti, Umberto Eco, Marcello Dell’Utri, Oliviero Diliberto e tanti altri vip che ebbero l'onore di visitare Capodimonte sotto la guida del sottoscritto e conservo gelosamente i libri che mi dedicarono Andreotti e lo stesso Eco. Nel 2006 in occasione della mostra: Caravaggio, l'ultimo tempo, che si tenne sempre a Capodimonte, dovetti organizzare ben 12 puntate, perché tra i visitatori vi era sempre una preside, premurosa della cultura dei suoi sottomessi, che mi pregava di tenere una visita per i suoi studenti poi, immancabile, la presidentessa del Soroptimist o un presidente di un Rotary o di un Lions, che mi imploravano di ammaestrare i loro iscritti.Nel corso di una di queste visite partimmo in 80-90 persone, ma dopo poche decine di minuti eravamo divenuti centinaia, per cui la direzione del museo, invidiosa del mio straordinario successo, fingendo di temere per l'incolumità dei dipinti esposti, inviò due carabinieri per sciogliere l'assembramento. I due militari quando giunsero al mio cospetto si accorsero con grande meraviglia che, alla mia destra vi era il procuratore generale della Repubblica ed alla mia destra il Questore, per cui non osarono fiatare. Io li affrontai baldanzoso: "Ecco altri due visitatori, mettetevi in fila e cercate di imparare qualcosa". Un altro episodio che merita di essere ricordato è quando con un passaparola organizzai nel museo di San Martino una visita guidata per i tassisti napoletani, che accorsero a frotte clacsonanti ed entusiasti. Tra gli episodi più recenti voglio ricordare uno avvenuto l'anno scorso al museo archeologico, quando le guide autorizzate chiamarono i vigili urbani per mettere fine alla mia visita, scambiandomi per un abusivo.  Io spiegai loro con santa pazienza che ero in un luogo pubblico con i miei amici, i quali avevano pagato il biglietto di ingresso, ma non versavano niente nelle mie tasche per le mie spiegazioni, che tra l'altro sono impagabili. Spiegai loro che nessuno mi poteva impedire in un luogo pubblico di parlare e che se avessero insistito ad importunarmi avrei chiamato i carabinieri per identificarli e li avrei denunciati per stalking. Appena estrassi il mio cellulare d'antiquariato dalla tasca e accennai a comporre le prime cifre se la diedero a gambe, mormorando perdonateci.  Viceversa in una visita l'anno scorso nella chiesa di San Giovanni a Carbonara una pattuglia della benemerita dovette realmente intervenire. Mi ero recato nella chiesa in avanscoperta alcuni giorni prima e avevo notato che i pochi custodi, invece di controllare i tesori d'arte a loro affidati, prendevano comodamente il sole sfogliando stupide riviste come Novella Duemila ed Eva Tremila. Nel cominciare il percorso accennai a queste insane abitudini e uno dei custodi dalle dimensioni erculee cominciò ad urlare minaccioso facendo accorrere i suoi colleghi. Non mi persi d'animo e chiamai immediatamente il 112, chiedendo un intervento immediato, altrimenti avrei chiamato il 113. Ma loro mi assicurarono: "Non preoccupatevi abbiamo una volante a pochi metri interverrà immediatamente". Ed infatti pochi minuti e sul posto vi erano quattro esponenti delle forze dell'ordine di cui uno alto due metri. Nel frattempo era intervenuto anche il parroco ed alcuni delinquenti chiamati dai custodi. Chiesi perentorio di identificare quei volti patibolari che cercavano di intimidirmi, li avrei denunciati alla magistratura e soprattutto li avrei fatti licenziare dal sindaco, del quale sono amico. Il custode arrossì per lo spavento ed il parroco prese le sue difese affermando: "Illustre professore, se questo delinquente vi chiede scusa e vi bacia la mano siete disposto a perdonarlo?". "Certamente e ci faremo assieme anche una pizza". A questo punto uno dei carabinieri chiese: "Maestro facciamo da anni servizio nella zona e non abbiamo mai visitato la chiesa, possiamo unirci alla vostra visita?" "Accomodatevi" risposi tanto nella zona i criminali non esistono. Questo anno siamo alla trentunesima visita, abbiamo avuto il record di presenze quando abbiamo visitato la caserma Salvo D'Acquisto, già monastero della chiesa di San Potito. Eravamo 151, conosco il numero preciso perché abbiamo dovuto fornire alla porta l'elenco delle generalità dei partecipanti.Le visite proseguiranno fino a giugno inoltrato, per riprendere a settembre, almeno per coloro che saranno ancora in vita.

Passiamo alla storia del salotto culturale di Elvira Brunetti della Ragione, il quale per oltre dieci anni ha costituito un vero e proprio cenacolo, un faro nel deserto culturale napoletano. Ogni mercoledì alle 17 una cinquantina di amici si riunivano negli eleganti saloni della villa posillipina di donna Elvira e dopo aver consumato al piano superiore il fatidico the con annessi pasticcini, accoglievano l’ospite di turno, il quale avrebbe discusso per un paio d’ore su un argomento di cui era esperto, dalla letteratura all’arte, dalla storia di Napoli alla filosofia ed al cinema, per rispondere poi alle domande degli ascoltatori. Nel corso degli anni si sono alternati oltre 150 relatori: scrittori, giornalisti, registi, docenti universitari. Possiamo affermare senza tema di esagerare che la migliore intellighenzia napoletana è passata per il salotto, spesso rimanendovi poi come frequentatore. Alle riunioni settimanali ogni tanto si aggiungevano delle conferenza a più voci su argomenti di ampio respiro, dalla letteratura francese alla filosofia tedesca, ospitate da celebri istituzioni come il Grenoble, il Goethe Institut o l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici. Il sabato e la domenica si passava poi, sotto la guida del sottoscritto, a visitare mostre, chiese, monumenti, privilegiando luoghi negati alla fruizione che venivano aperti per l’occasione, spesso dopo un oblio di decenni e non mancavano spedizioni lontano da Napoli, a Roma, Firenze, Milano, Salerno, Ischia, Capri, in occasione di importanti rassegne artistiche. Dopo una sosta forzata nel 2008 la sua riapertura era attesa con spasmodica fibrillazione dai tanti amici del mercoledì, ansiosi di poter partecipare alle cerimonie del tempio del sapere e finalmente nel 2014 ha ripreso a funzionare a pieno ritmo di venerdì, abolendo le inutili abbuffate, ora l’unico cibo è la cultura che elargisco personalmente con generosità e dovizia di particolari.


Visita guidata del 2008
alla Sanità 

Achille con miss zizze bone

Chiesa di San Potito 10 marzo 2018

Museo di San Martino 4 maggio 2018


Achille con due allieve

visita chiesa Monteoliveto

8 commenti:


  1. Speriamo di vederci e ti auguro buone vacanze un bacio ad Elvira
    Maria Rosaria D'acierno

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  2. Complimenti vivissimi
    Pier Antonio Toma

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  3. Mannaggia Achille ! Io il mercoledì ho la giornata più piena della settimana ! Taiji e coro a seguire . Speriamo che cambiate idea !
    Rosanna Spatola

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  4. Achille della Ragione tu sei importante per la cultura che hai ma come vicino di lapide mi faresti crepare dalle risate come quando penso alle battute che fai il venerdì nel tuo salotto culturale. Buon ferragosto Achille
    Maria Fiocco

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  5. Condivido con tutti gli amici l’annuncio straordinario del cuginastro Achille augurandogli lunga e felice vita con il sostegno della cuginetta Elvira
    Antonio Brunetti

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  6. Caro Achille,
    Ti ringrazio molto per il pensiero e sopratutto mi fà piacere risentirTi, segno che và tutto bene ! L'ultima volta che ci siamo visti (qualche paio di anni fà) mi facesti preoccupare dicendomi che il tuo cuore faceva capricci,
    a presto rivederci per qualche lectio magistralis 😜
    Giovanni Festa
    3920426834

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  7. Grande e generoso Achille!, peccato non appoggiare le mie terga sul tuo soffice e colto salotto di cuore e ragione; peccato non poter partecipare di persona... ma impegni nosocomiali e familiari mi trattengono a Empoli...
    Buon inizio e buon tour
    un abbraccio
    Antonio Giordano

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  8. Grazie per il cortese invito. Come sa, perché ne abbiamo già parlato, mio marito da tempo non sta bene. Quest' estate è peggiorato. Dovrei venire da sola e la cosa mi imbarazza un po'. Però vediamo, mi piacerebbe!
    Intanto sappiamo che la segui con grande interesse e sono affascinata dalla sua competenza ed ampia cultura.
    Un caro saluto.
    Maria Antonietta Turtoro

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