sabato 31 agosto 2024

Il Prof. Vittorio Silvestrini ci ha lasciato


Il fondatore di città della scienza Vittorio Silvestrini  ci ha lasciato, vogliamo ricordarlo ai nostri lettori con un articolo che gli dedicammo anni fa nel mio volume Quei napoletani da ricordare.



Città della scienza 

La città della scienza, fiore all’occhiello della Napoli che vuole riscattarsi, deve (purtroppo oggi dobbiamo dire era) la sua esistenza alla caparbietà di Vittorio Silvestrini che ha sempre presieduto il consiglio di amministrazione, oltre ad essere il responsabile della fondazione IDIS (Istituto per la Diffusione e la valorizzazione della cultura Scientifica). Posta sul mare di Bagnoli, a due passi da quel mostro ecologico che fu l’italsider, costituiva un notevole attrattore turistico e culturale, luogo di aggregazione sociale ed incubatore di imprese. Nella notte del 4 marzo 2013, è stata spazzata via da fiamme assassine, certamente di origine dolosa. Anche se il suo creatore, Vittorio Silvestrini, con le lacrime agli occhi, ha tenuto a dichiarare: «sono devastate le mura, ma non il progetto». 

Visita guidata a Città della scienza 2008

La splendida struttura ospitava un centro congressi e si potevano ammirare una serie di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo per conoscere il mondo delle scienze. La ricorderemo a chi non l’ha conosciuta attraverso le foto scattate da Maddalena Iodice nel corso della visita guidata che organizzai anni fa per la combriccola di amici che ogni fine settimana mi seguiva tra i monumenti, le chiese ed i musei della nostra amata Napoli. 

 

Vittorio Silvestrini (1935-2024)

Vittorio Silvestrini, che fermamente l’ha voluta e siamo sicuri, riuscirà a ricostruirla, nasce a Bolzano nel 1935, si laurea  giovanissimo, nel 1957, in fisica alla scuola Normale Superiore di Pisa e dal 1972 insegna fisica generale presso la Federico II. Egli ha svolto ricerche in vari settori della fisica, dalle particelle elementari all’energetica, all’ottimizzazione e pianificazione dei sistemi complessi. La sua carriera didattica si è sviluppata a partire dal 1958 in numerose università e istituzioni pubbliche e private, italiane e straniere, dove per molto tempo si è occupato anche di formazione e divulgazione. È autore di vari libri di fisica per le scuole, alcuni romanzi e volumi di racconti su temi di scienza e fantascienza.

Ha alle spalle una lunga e prestigiosa attività scientifica in diversi campi, documentata da oltre cento pubblicazioni su riviste internazionali. Ha svolto una cinquantennale attività didattica in numerose istituzioni scientifiche pubbliche e private.

Tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ricevuti ricordiamo: il Premio Descartes per la comunicazione scientifica (a oggi unico italiano premiato) ricevuto nel 2006 dall’Unione Europea; la medaglia d’oro per i 25 anni dell’evento Futuro Remoto conferita nel 2011 dal Presidente della Repubblica.

Tra i libri più importanti ricordiamo:

  • Uso dell'energia solare, Roma, Editori Riuniti, 1981
  • Risparmiare energia, Firenze, La nuova Italia, 1982
  • Storia della terza guerra mondiale, Napoli, Liguori, 1982
  • Come si prende una decisione, Roma, Editori Riuniti, 1982
  • La progettazione dei sistemi fotovoltaici, Napoli, Liguori, 1984 (con F. Califano e G. Vitale)
  • Guida alla teoria della relatività, Roma, Editori Riuniti, 1984
  • Un generale piccolo piccolo, Napoli, Liguori, 1984
  • Fisica termodinamica, Napoli, Liguori, 1985 (con C. Mencuccini)
  • Che cos'e l'entropia, Roma, Editori riuniti, 1985
  • Patruzza, il dottore e Ferdinando, Napoli, Pironti, 1985
  • Fisica I (elettromeccanica e termodinamica), Napoli, Liguori, 1987 (con C. Mencuccini)
  • Cronache da una provincia dell'impero, Roma, Editori Riuniti, 1987
  • Uso dell'energia solare, Roma, Editori Riuniti, 1988
  • Fisica II (elettromagnetismo e ottica), Napoli, Liguori, 1989 (con C. Mencuccini)
  • Ristrutturazione ecologica della civiltà: il comunismo verso il terzo millennio, prefazione di Pietro Ingrao, Napoli, CUEN, 1990
  • La città senza fuoco, Liguori, 1991 (con V. Alinovi)
  • Vino di paradiso, Napoli, Liguori, 1991
  • Ma grideranno le pietre, Napoli, CUEN, 1993 (con L. Amodio)
  • Controverso: globalizzazione, qualita della vita, lavoro, Napoli, CUEN, 1997
  • Fisica (manuale per le scuole superiori in tre volumi), Napoli, Liguori, 1999-2000 (con E. Balzano e C. Silvestrini)
  • La risorsa infinita, Roma, Editori Riuniti, 2009 (con P. Greco)
  • Progetto Erevan, Roma, Editori Riuniti, 2011
  • Che cos'e l'entropia (nuova edizione), Roma, Editori Riuniti, 2011
  • Guida alla teoria della relatività (nuova edizione), Roma, Editori Riuniti, 2011

Inoltre nel 2006 ha vinto il Premio Descartes per la comunicazione scientifica. 

 




 

martedì 27 agosto 2024

Riapre il salotto della Ragione


Una riunione del salotto culturale
di alcuni anni fa

Esultate, a settembre riapre il salotto della Ragione, spostando la giornata di riunione dal venerdì al mercoledi, per cui l'apertura sarà alle 17:30 del 4 settembre. Tutti coloro che hanno l'onore di frequentarlo possono segnalarmi che saranno presenti con una mail.

Riprenderanno anche le visite guidate. Per coloro che vorrebbero venire come neofiti, devono mandarmi una mail indicando: età, professione, indirizzo, telefono e cellulare e saranno contattati. 

 achilledellaragione@gmail.com

Vi invito ora a leggere un mio vecchio articolo sull'argomento, pubblicato all'epoca su riviste cartacee e telematiche.  

  

Il salone che accoglie le riunioni
 
Alcuni degli amici che partecipano al
 salotto culturale di Achille della Ragione

Achille ed Elvira a San Potito
In una visita guidata del 2007

Visita guidata del 2008
a Città della scienza 



Le memorabili visite guidate
 ed il leggendario salotto culturale
 



Sono circa 30 anni che nel fine settimana organizzo delle visite guidate a chiese, monumenti, mostre, palazzi storici etc, quale presidente a vita e ad honorem della famigerata associazione Amici delle chiese napoletane.In passato dividevo il vasto pubblico in due tronconi con una visita alle 10 e 30 ed un'altra alle 12, dopo la quale ci recavamo in una bettola per consumare un lauto pasto, nel quale si distingueva per la sua famelica voracità un personaggio dalle dimensioni debordanti: Giorgio Pollio. Spesso ci recavamo fuori Napoli, non solo in località della Campania; Caserta, Portici, Salerno, Sorrento, etc, ma spesso ci siamo recati a Roma ed anche a Firenze e Milano per visitare importanti mostre. Erano altri tempi, oggi gran parte del mio pubblico, per quanto costituito da professori, professionisti e imprenditori non sgancia un becco di un quattrino neanche sotto minaccia. Spesso ho fatto aprire luoghi negati alla fruizione, tra cui voglio ricordare Villa Rosebery, la celebre residenza del Presidente della Repubblica, che potemmo visitare grazie a un mio amico: Emanuele Leone, nipote dell'omonimo Presidente. Ciò avveniva molti anni prima che il Fai organizzasse sporadicamente visite a cui per accedere bisogna iscriversi all'organizzazione, sganciando 50 euro. Anche questo anno ho fatto intervenire il ministro per poter visitare la chiesa della Nunziatella, un tesoro d'arte negato alla fruizione di turisti e napoletani.Tra le visite del passato che meritano di essere ricordate vi è quella nella quale feci da Cicerone a big della cultura italiana dell'epoca: Giulio Andreotti, Umberto Eco, Marcello Dell’Utri, Oliviero Diliberto e tanti altri vip che ebbero l'onore di visitare Capodimonte sotto la guida del sottoscritto e conservo gelosamente i libri che mi dedicarono Andreotti e lo stesso Eco. Nel 2006 in occasione della mostra: Caravaggio, l'ultimo tempo, che si tenne sempre a Capodimonte, dovetti organizzare ben 12 puntate, perché tra i visitatori vi era sempre una preside, premurosa della cultura dei suoi sottomessi, che mi pregava di tenere una visita per i suoi studenti poi, immancabile, la presidentessa del Soroptimist o un presidente di un Rotary o di un Lions, che mi imploravano di ammaestrare i loro iscritti.Nel corso di una di queste visite partimmo in 80-90 persone, ma dopo poche decine di minuti eravamo divenuti centinaia, per cui la direzione del museo, invidiosa del mio straordinario successo, fingendo di temere per l'incolumità dei dipinti esposti, inviò due carabinieri per sciogliere l'assembramento. I due militari quando giunsero al mio cospetto si accorsero con grande meraviglia che, alla mia destra vi era il procuratore generale della Repubblica ed alla mia destra il Questore, per cui non osarono fiatare. Io li affrontai baldanzoso: "Ecco altri due visitatori, mettetevi in fila e cercate di imparare qualcosa". Un altro episodio che merita di essere ricordato è quando con un passaparola organizzai nel museo di San Martino una visita guidata per i tassisti napoletani, che accorsero a frotte clacsonanti ed entusiasti. Tra gli episodi più recenti voglio ricordare uno avvenuto l'anno scorso al museo archeologico, quando le guide autorizzate chiamarono i vigili urbani per mettere fine alla mia visita, scambiandomi per un abusivo.  Io spiegai loro con santa pazienza che ero in un luogo pubblico con i miei amici, i quali avevano pagato il biglietto di ingresso, ma non versavano niente nelle mie tasche per le mie spiegazioni, che tra l'altro sono impagabili. Spiegai loro che nessuno mi poteva impedire in un luogo pubblico di parlare e che se avessero insistito ad importunarmi avrei chiamato i carabinieri per identificarli e li avrei denunciati per stalking. Appena estrassi il mio cellulare d'antiquariato dalla tasca e accennai a comporre le prime cifre se la diedero a gambe, mormorando perdonateci.  Viceversa in una visita l'anno scorso nella chiesa di San Giovanni a Carbonara una pattuglia della benemerita dovette realmente intervenire. Mi ero recato nella chiesa in avanscoperta alcuni giorni prima e avevo notato che i pochi custodi, invece di controllare i tesori d'arte a loro affidati, prendevano comodamente il sole sfogliando stupide riviste come Novella Duemila ed Eva Tremila. Nel cominciare il percorso accennai a queste insane abitudini e uno dei custodi dalle dimensioni erculee cominciò ad urlare minaccioso facendo accorrere i suoi colleghi. Non mi persi d'animo e chiamai immediatamente il 112, chiedendo un intervento immediato, altrimenti avrei chiamato il 113. Ma loro mi assicurarono: "Non preoccupatevi abbiamo una volante a pochi metri interverrà immediatamente". Ed infatti pochi minuti e sul posto vi erano quattro esponenti delle forze dell'ordine di cui uno alto due metri. Nel frattempo era intervenuto anche il parroco ed alcuni delinquenti chiamati dai custodi. Chiesi perentorio di identificare quei volti patibolari che cercavano di intimidirmi, li avrei denunciati alla magistratura e soprattutto li avrei fatti licenziare dal sindaco, del quale sono amico. Il custode arrossì per lo spavento ed il parroco prese le sue difese affermando: "Illustre professore, se questo delinquente vi chiede scusa e vi bacia la mano siete disposto a perdonarlo?". "Certamente e ci faremo assieme anche una pizza". A questo punto uno dei carabinieri chiese: "Maestro facciamo da anni servizio nella zona e non abbiamo mai visitato la chiesa, possiamo unirci alla vostra visita?" "Accomodatevi" risposi tanto nella zona i criminali non esistono. Questo anno siamo alla trentunesima visita, abbiamo avuto il record di presenze quando abbiamo visitato la caserma Salvo D'Acquisto, già monastero della chiesa di San Potito. Eravamo 151, conosco il numero preciso perché abbiamo dovuto fornire alla porta l'elenco delle generalità dei partecipanti.Le visite proseguiranno fino a giugno inoltrato, per riprendere a settembre, almeno per coloro che saranno ancora in vita.

Passiamo alla storia del salotto culturale di Elvira Brunetti della Ragione, il quale per oltre dieci anni ha costituito un vero e proprio cenacolo, un faro nel deserto culturale napoletano. Ogni mercoledì alle 17 una cinquantina di amici si riunivano negli eleganti saloni della villa posillipina di donna Elvira e dopo aver consumato al piano superiore il fatidico the con annessi pasticcini, accoglievano l’ospite di turno, il quale avrebbe discusso per un paio d’ore su un argomento di cui era esperto, dalla letteratura all’arte, dalla storia di Napoli alla filosofia ed al cinema, per rispondere poi alle domande degli ascoltatori. Nel corso degli anni si sono alternati oltre 150 relatori: scrittori, giornalisti, registi, docenti universitari. Possiamo affermare senza tema di esagerare che la migliore intellighenzia napoletana è passata per il salotto, spesso rimanendovi poi come frequentatore. Alle riunioni settimanali ogni tanto si aggiungevano delle conferenza a più voci su argomenti di ampio respiro, dalla letteratura francese alla filosofia tedesca, ospitate da celebri istituzioni come il Grenoble, il Goethe Institut o l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici. Il sabato e la domenica si passava poi, sotto la guida del sottoscritto, a visitare mostre, chiese, monumenti, privilegiando luoghi negati alla fruizione che venivano aperti per l’occasione, spesso dopo un oblio di decenni e non mancavano spedizioni lontano da Napoli, a Roma, Firenze, Milano, Salerno, Ischia, Capri, in occasione di importanti rassegne artistiche. Dopo una sosta forzata nel 2008 la sua riapertura era attesa con spasmodica fibrillazione dai tanti amici del mercoledì, ansiosi di poter partecipare alle cerimonie del tempio del sapere e finalmente nel 2014 ha ripreso a funzionare a pieno ritmo di venerdì, abolendo le inutili abbuffate, ora l’unico cibo è la cultura che elargisco personalmente con generosità e dovizia di particolari.


Visita guidata del 2008
alla Sanità 

Achille con miss zizze bone

Chiesa di San Potito 10 marzo 2018

Museo di San Martino 4 maggio 2018


Achille con due allieve

visita chiesa Monteoliveto

domenica 18 agosto 2024

Ferragosto in carcere non sia solo un rito


La Repubblica -  pag.27
17 Agosto 2024

Anche quest'anno a Ferragosto si è ripetuto il mesto rito del pellegrinaggio dei parlamentari nei penitenziari per rendersi conto delle miserevoli condizioni di vita dei carcerati. All'iniziativa dei radicali hanno aderito in 200 un numero considerevole. Si sono recati non solo nelle grandi galere (Poggioreale, Regina Coeli, Ucciardone) ma anche nelle piccole struttura, scoprendo, ad esempio, che la ricettività più assurda, meno dello spazio in un cuccia di un cane, la si trova a Lucca, dove per ogni recluso in cella sono disponibili meno di due metri quadrati. E poi un elenco di carenze, tutte già note: sovraffollamento, condizioni igieniche disastrose, suicidi per disperazione, personale di custodia insufficiente, mancano i progetti per un utile lavoro esterno.

E la giustizia, sempre più  lenta, tollera che la metà dei reclusi sia in attesa di giudizio e, se la la Costituzione non è carta straccia, innocente.  Bisogna passare dalla teoria all pratica. Alla ripresa dei lavori parlamentari proposte bipartisan per depenalizzazione molti reati, riservare la custodia cautelare ai casi più gravi, fornire incentivi alle imprese che assumono detenuti, potenziare il personale di custodia, gli psicologie gli educatori. Ma soprattutto: fate presto.

Achille della Ragione 

 
       
Oggi  -  pag. 4
 22 agosto 2024
 
 

mercoledì 14 agosto 2024

Elio Rocco Fusco chi era costui

Elio e Achille 


Elio Rocco Fusco o più semplicemente Elio Fusco, avvocato ed uomo di cultura, è un personaggio che conosco da oltre settanta anni che voglio far conoscere ai miei lettori. 

Nato in una facoltosa famiglia borghese, ha abitato a lungo in una elegante palazzina alle spalle di piazza Mazzini e poiché all'epoca la mia famiglia abitava nel palazzo di famiglia, sito in via Salvator Rosa 29, egli ha frequentato le scuole medie in compagnia di mio fratello Carlo (che ha sei anni più di me), in una struttura posta a salita Pontecorvo. 

Lo conosco da quando avevo 5 anni e gli affittavo i numeri di Topolino a cinque lire cadauno. In seguito ci siamo frequentati per anni al Lido Napoli di Lucrino, dove lui affittava un sandolino, dal quale spesso cadeva in acqua, mentre mio fratello ogni giorno a nuoto raggiungeva una antica torre di avvistamento, oggi scomparsa, posta ad 800 metri dalla spiaggia assieme a Federico Ricciardi, per gli amici Rirì, purtroppo deceduto da decenni.

Dopo Lucrino ci portammo per alcuni anni a Capri, in compagnia di: Francesco Conti, Carlo Spagna e Leandro Zontini. La mattina andavamo alla Canzone del mare, entrando dal mare per non pagare il biglietto, ma la nostra occupazione preferita era avvicinare e sedurre prosperose fanciulle, un'attività che metteva in difficoltà Elio essendo il suo volto non appetibile. La notte frequentavamo locali alla moda e la caccia al gentil sesso continuava.


fig.1 - Articolo di Luigi Compagnone
 sull'Unità

Nel 1968 ci presentammo, nelle liste del partito liberale alle elezioni comunali. Io ero il candidato più giovane d'Italia e le mura della città furono riempite di manifesti con la scritta: "Vota della Ragione e Fusco le ultime persone oneste di Napoli". Questa originale propaganda, da me ideata, colpi la stampa cittadina, che fece da motore propulsore come possiamo vedere (fig.1) in questo articolo scritto da un celebre intellettuale. Io ottenni 400 voti, la metà di quelli necessari ad essere eletto, Elio poche decine. 

  

Rischiatutto 1972

Nel 1972 quando partecipai a Rischiatutto lui volle accompagnarmi a Milano, come si può evincere dal filmato ufficiale della Rai, nel quale lui è ripreso tra il pubblico, in compagnia dell'ispettore Lombardi, un amico della famiglia Capuano e due mie zie Giuseppina ed Elena.

Ricordiamo che Elio è un brillante Avvocato, molto noto in città.  Personalmente posso dire che mi assistette, gratuitamente, nella stipula dei compromessi per l'acquisto di ville e dimore storiche, e quando incappai in processi penali, mi accompagno dal più celebre avvocato penalista di Napoli: Ivan Montone, che assunse la mia difesa, e spesso mi accompagnava nel suo studio, per darmi un conforto morale. 


fig.2 - Elio ed Amina
in maschera orientale


fig.3 - Angeli e Demoni

A Carnevale per anni si svolgevano nella mia villa di Posillipo feste con oltre cento invitati, tutti obbligatoriamente in maschera ed Elio con sua moglie Amina non ne hanno saltata una, come si evince dalla fig.2 dove entrambi vestono abiti orientali. Ma la foto più spettacolare è la fig.3 "Angeli e Demoni", pubblicata sulle pagine della cronaca rosa del Mattino, dove lui è in compagnia con membri importanti della borghesia napoletana, a partire da mio fratello Carlo, a seguire Corrado in abiti ecclesiastici, noto per la sua stupidità e poscia Tiberio ginecologo (marito di Rebecca, amica di mia cugina Maria Teresa), che nel tempo ha scoperto di essere pederasta, per cui, lasciata la moglie, si è messo alla ricerca di membri virili. In alto poi c'è Antonio un celebre primario vestito da diavolo cornuto, prevedendo il futuro, perchè nella vita lo diventerà, grazie a quello splendido angelo in basso nella foto: Antonella, che ancora oggi è una donna attraente.  

 

fig.4- Achille con Elio ed Amina

Nel 1989 mi imbarcai con una allegra combriccola di amici per compiere una fantastica crociera di 15 giorni su uno spettacolare transatlantico: l'Orient Express. Eravamo in quindici; ma sul piroscafo vigevano le severe regole del Titanic: coloro che occupavano suite e camere di lusso potevano scendere verso il basso, mentre chi occupava camere inferiori non poteva fare altrettanto. Sulla vetta vi erano cinque suite, in due di queste alloggiavamo io ed Elvira ed Angelo Russo e consorte, non vi erano altre suite libere per cui Tiziana con Serena e Francesca dovettero arrangiarsi in una 1^ superior, poi scendendo verso il basso Rino e Gabriella Letticino, Duccio e Lia Tarallo ed infine Elio ed Amina sotto il livello del mare, circostanza che permetteva loro attraverso l'oblò di contemplare i pesci. Per incontrarci scendevamo verso il basso e mangiavamo in ristoranti meno a la page, poi si  assisteva a spettacoli musicali e si ballava fino a notte fonda. Elio rimase contento della vacanza come si evidenzia in queste due foto (fig.4 e fig.5). 

 

fig.5 - due palestrati prendono il sole 

Poi, per imperscrutabili motivi e con mio grande sconforto, Elio ha deciso di interrompere la nostra amicizia; l'ultima volta che ho sentito la sua voce per telefono fu quando tornai a casa dopo l'infarto del 1994:

"Achille bisogna avere coraggio, molto coraggio".

Amina invece ha continuato a frequentare assiduamente il salotto culturale, le visite guidate ed il mio studio medico, fino al 2008, per poi scomparire nel nulla in coincidenza con le mie disavventure giudiziarie. Ai posteri l'ardua sentenza.

Achille della Ragione