mercoledì 5 dicembre 2012

Cronistoria di un amore folle


Una voce disperata che parla da Rebibbia

Continuamente ricevo libri da autori novelli che vogliono un parere o, i più audaci, una recensione. Purtroppo dovrei passare gran parte del mio tempo a leggere libri autobiografici che spesso non hanno alcun valore letterario per cui, anche se imbarazzato, sono costretto a dire di no.
Credevo fosse un caso simile a quello del libro scritto da Pasquale, un mio amico al quale non potevo rifiutarmi, ma dopo aver letto le prime pagine della sua “Cronistoria di un amore folle” mi sono dovuto ricredere perché le frasi d’amore, le descrizioni delle emozioni, le sensazioni voluttuose, spinte fino ad un erotismo esplicito quanto accattivante, sgorgano impetuose come un fiume in piena che appassionano il lettore, il quale brucia il libro tutto di un fiato.
Il protagonista della narrazione è l’amore, il più bel regalo che il Creatore ha fatto all’uomo; un sentimento che ci fa dimenticare la nostra condizione di animali, anche se intelligenti e ci avvicina alla spiritualità delle entità celesti.
Non possiamo credere che tutto si riduca ad un gioco di ormoni e mediatori chimici. I ferormoni, così efficaci nel regolare la riproduzione dei mammiferi scompaiono di fronte al profumo che emana prepotente dalla donna che si ama, la quale diventa il centro dell’universo e senza di lei la nostra esistenza non è degna di essere vissuta.
Il volume racconta l’amore tra Pasquale ed Elisabetta, che si dipana nel corso di vari anni e nasce come tutti gli amori: uno sguardo interessato, un sorriso di complicità che dà luogo in breve ad una passione folgorante, condita di frasi mielose, di baci appassionati, di tenere poesie recitate dall’autore nei momenti topici e che sono riportate nel testo, ma soprattutto di amplessi acrobatici e ripetuti da far invidia ai patiti del Kamasutra.
“Ci baciamo intensamente, ci graffiamo, ci mordiamo ed eccoci in un attimo nell’apoteosi dell’orgasmo che esplode dentro di te e ancora e poi ancora per tutta la notte. L’amore non è materia, è qualcosa che ti esplode dentro e ti annienta, ti fa impazzire di gioia … E’ un cosmo a sé che ti perfora l’anima, ti coinvolge, ti droga, ti penetra nel sangue, ti logora, ti dà forza, ti dà pazienza, si impossessa di tutto il tuo essere.” 
La “love story” nasce a Mergellina, in un ristorante di lusso e poi si sviluppa tra Roma, dove Pasquale ha la sua attività della moda, e Napoli, dove vive Elisabetta, ma i week-end sono di fuoco.
Un brutto giorno Pasquale riceve una telefonata dal suo avvocato, il quale, imbarazzato, lo informa che per un lungo periodo deve prepararsi a divenire ospite dello stato per un vecchio procedimento andato in giudicato.
Il mondo sembra cadergli addosso, ma quando riferisce dell’intoppo ad Elisabetta, lei gli giura amore eterno e gli promette che non l’abbandonerà mai, soprattutto in un momento così difficile, non mancherà ad un colloquio, continuerà a scrivere lettere grondanti tenerezza e compassione e tutto sembrava continuare come prima, fino all’arrivo di un telegramma …. E qui non vogliamo togliere ai lettori il piacere di scoprire il finale istruttivo anche se pieno di amarezza.
E’ un libro che incontrerà, ne siamo certi, un grande successo e sarà sicuramente seguito da altri, perché Pasquale mette in mostra uno stile ed una fantasia che gli permetteranno di scrivere altre storie in grado di interessare un pubblico anche dal palato raffinato.

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