fig.1 - Luca Giordano - Martirio di San Lorenzo - 120 x 168 - Torino collezione Salvatore Canato |
Il dipinto che presentiamo in questo articolo raffigura un Martirio di San Lorenzo (fig.1) e può essere assegnato al brillante pennello di Luca Giordano, il quale, nella sua poco meno che sterminata produzione, oltre che centinaia di pale d'altare, che adornano le chiese di tutta Italia e ad affreschi luminosi, che caratterizzano gli anni del suo soggiorno in Spagna, si cimentò più di una volta nella pittura di martirio, un genere molto richiesto dalla committenza, soprattutto a Napoli a partire dalla metà del XVII secolo.
Per la dimensione del quadro e per la cura dell’esecuzione il presente dipinto mostra un impegno formale molto più attento di quello riscontrabile nelle altre opere eseguite su cavalletto e la sua destinazione sarà stata certamente quella di adornare la casa di un nobile o di un ricco mercante.
I caratteri stilistici sono tipici della pittura napoletana della seconda metà del Seicento e si legano alla tipica produzione di Luca Giordano in quel periodo. Nel caso in specie la composizione della scena è raffrontabile in controparte, e con varianti, a quella di un poco noto dipinto di ugual soggetto a lui attribuito, già a Milano, collezione G. Riva (cf. Fototeca Zeri, scheda 52650).
Il momento stilistico riscontrabile nel dipinto qui in discussione come anche del dipinto già in collezione Riva, è quello delle opere di tendenza neo veneta del settimo decennio del Seicento, contrassegnate da una tavolozza spesso ispirata ai toni squillanti di Paolo Veronese. L’esecuzione accurata enfatizza i caratteri di una accurata gamma cromatica, mentre i personaggi che lo attorniano sembrano essere partecipi del dolore e della solennità dell'evento.
Il martire assume una posa così naturale che, grazie all’uso sapiente dei chiaroscuri ed alla varietà cromatica, sembra quasi distaccarsi dalla tela. Al suo fianco vi sono due personaggi, ambedue resi con una luce così viva da sembrare illuminati dal fuoco. La disposizione in diagonale dei protagonisti accresce l’effetto drammatico della scena ed amplifica l’emozione dell’osservatore.
Bibliografia
Achille della Ragione - Il secolo d'oro della pittura napoletana - pag. da 304 a 320 - Napoli 1998 - 2001
Achille della Ragione - Repertorio fotografico a colori della pittura del Seicento napoletano - da pag. 53 a pag. 59 - Napoli 2011
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