Il parco Virgiliano sorse in tutto il suo splendore negli anni Trenta del secolo scorso grazie ad un cavaliere senza macchia e senza paura dal nome altisonante: Benito Mussolini, che volle dedicarlo al celebre poeta,vissuto a lungo a Napoli, dove conquistò anche la fama di mago. Vennero piantati centinaia di pini mediterranei, che in pochi anni svettarono poderosi, incorniciando scorci di panorama mozzafiato.
Per decenni ha costituito il più ricercato polmone di verde della città, ma soprattutto la meta prediletta per le coppiette in vena di effusioni.
Poi il lento declino con la nascita di un rumoroso mercatino, mentre le radici degli alberi sconvolgevano il manto stradale in maniera disastrosa, fino alle tempeste di vento dell’anno scorso, che hanno indotto le autorità ad eseguire un legnicido che non ha salvato nessuna pianta ed ha lasciato un aspetto desolante lungo il viale.
In questi giorni leggiamo sui giornali una notizia ai limiti del fantascientifico: un gruppo di facoltosi residenti di Posillipo ha deciso, a sue spese, senza intaccare le disastrate finanze comunali, di piantare nuovi alberi e di aggiustare la strada, che ha scandalizzato di recente anche il pontefice costretto a percorrerla ben due volte.
Chi vivrà vedrà, speriamo in un miracolo
Achille della Ragione
La Repubblica N, 4 settembre 2019, pag. 21 |
Il Mattino 7 settembre 2019, pag.42 |
Sono l'autista che a giugno ha condotto il pontefice; lo ho sentito pregare per quella strada dissestata, possiamo essere ottimisti avverrà un miracolo.
RispondiEliminaAntonio Capuano