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fig. 1 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - Modena collezione privata |
Dall’uscita della mia monografia su Giuseppe Bonito, nel 2014, a cui hanno fatto seguito due nuove edizioni, con cadenza costante mi pervengono da parte di antiquari e collezionisti nuove segnalazioni di dipinti, alcuni di notevole qualità, che quanto prima conto di pubblicare.
Inoltre richieste di conferma per opere di cui si è persa la memoria, come nel caso, alcuni mesi fa, di un docente universitario di letteratura italiana a Firenze, il quale stava curando la traduzione ed il commento del resoconto di un viaggiatore del Grand Tour, che, negli ultimi anni del Settecento, aveva ammirato “I giganti” del Bonito nella Reggia di Portici, dipinto per il quale non si conoscono documenti e che in ogni caso non è più in sede.
Oppure, un caso simile, quando ho letto un articolo su Il Mattino, nel quale, parlando di Palazzo Gravina, uno dei pochi edifici napoletani che posseggono una facciata a bugnato, attualmente sede della facoltà di architettura, ma a lungo ufficio centrale delle poste, si accennava a degli splendidi affreschi che ornavano i saloni, eseguiti, alcuni dal De Mura, altri dal Fischetti ed altri ancora dal Bonito. Anche questi non solo scomparsi, ma per i quali non esiste alcun documento di pagamento, nonostante alcuni testi sui palazzi napoletani ne segnalino l’esistenza.
Infine la molla che mi ha spinto a scrivere sul pittore la visita di una collezione privata modenese, che, tra altri capolavori, conserva uno splendido inedito dell’artista, che potremmo chiamare: Una famiglia felice (fig. 1) e per le identiche misure potrebbe costituire il pendant di una tela (fig. 2 – 3) transitata tempo fa sul mercato antiquariale.
Alcuni particolari della tela in esame sono di notevole qualità e sono classici dello stile del pittore, dal volto rubicondo della bimba che impugna una mela (fig. 4), mentre la sorella più grande (fig. 5) mostra una rosa, segno evidente per la simbologia dell’epoca che è in cerca di marito nonostante la giovane età, il fratellino più piccolo sta tra le braccia della mamma (fig. 6) e gli altri due, più grandicelli, ostentano già delle pompose parrucche (fig.7).
Altri dettagli ci permettono di leggere i titoli dei volumi rilegati (fig. 8 - 9) sui quali si poggia orgoglioso il padrone di casa, libri di argomento colto, da Ippocrate a Socrate. Forse il nobile è un medico erudito, sicuramente un blasonato e sapremo quanto prima anche il nome della sua casata, appena sapremo identificare il suo blasone (fig.10 - 11) con l’aiuto di Nicola Della Monica, esperto di araldica e del presidente del Circolo dell’Unione, che raduna nella sua storica sede, ospitata nei locali del Teatro San Carlo, ciò che resta della gloriosa nobiltà partenopea.
Achille della Ragione
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fig. 2 - Bonito - Una famiglia numerosa - 175 - 114 - Italia mercato antiquariale |
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fig 3 - Bonito - I due dipinti a confronto |
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fig. 4 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 1) - Modena collezione privata |
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fig. 5 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 2) - Modena collezione privata |
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fig. 6 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 3) - Modena collezione privata |
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fig. 7 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 4) - Modena collezione privata |
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fig. 8 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 5) - Modena collezione privata |
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fig. 9 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (particolare 6) - Modena collezione privata |
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fig. 10 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (blasone 1) - Modena collezione privata |
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fig. 11 - Bonito - Una famiglia felice - 175 - 114 - (blasone 2) - Modena collezione privata |
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