Cari amici, dopo La Repubblica, Il Corriere e tanti altri quotidiani anche Il Mattino riprende in una mia lettera un argomento che abbiamo trattato in uno dei nostri incontri del venerdì |
La Terra dei fuochi o il famigerato Triangolo della morte, complici il
successo planetario di Gomorra e la criminale assenza secolare dello
Stato, hanno trasformato nell’immaginario popolare un luogo geografico
in un incubo, una Chernobyl all’ombra del Vesuvio, un inquinamento
morale più che ambientale, una sorta di gigantesco buco nero in grado di
inghiottire un’antica civiltà.
Questa è la situazione presentata dai mass media, ma giornali e televisioni ignorano che da tempo sono disponibili dati inoppugnabili, i quali dimostrano che la produzione alimentare proveniente dalla zona è assolutamente sicura e può essere consumata tranquillamente. I terreni agricoli inquinati interessano soltanto 920 ettari, lo 0,9% della superficie dei 57 comuni delle province di Napoli e Caserta interessati dal decreto governativo “Terra dei fuochi”, che si estende per 108.000 ettari.
Le istituzioni interessate alla ricerca sono assolutamente affidabili, dall’Università all’Istituto zooprofilattico, dal Ministero dell’agricoltura all’Istituto superiore di sanità, purtroppo questi dati sono ignorati dall’opinione pubblica, che continua a considerare la Campania una terra maledetta da Dio e dagli uomini.
Questa è la situazione presentata dai mass media, ma giornali e televisioni ignorano che da tempo sono disponibili dati inoppugnabili, i quali dimostrano che la produzione alimentare proveniente dalla zona è assolutamente sicura e può essere consumata tranquillamente. I terreni agricoli inquinati interessano soltanto 920 ettari, lo 0,9% della superficie dei 57 comuni delle province di Napoli e Caserta interessati dal decreto governativo “Terra dei fuochi”, che si estende per 108.000 ettari.
Le istituzioni interessate alla ricerca sono assolutamente affidabili, dall’Università all’Istituto zooprofilattico, dal Ministero dell’agricoltura all’Istituto superiore di sanità, purtroppo questi dati sono ignorati dall’opinione pubblica, che continua a considerare la Campania una terra maledetta da Dio e dagli uomini.
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