La fontana di re Carlo II, più nota come fontana di Monteoliveto, è una fontana monumentale di Napoli situata nell'omonima piazza cittadina. Deve il suo nome alla statua bronzea di Carlo II di Spagna posta sulla sommità.
Carlo II soprannominato lo Stregato (Carlos el Hechizado), fu l'ultimo Asburgo di Spagna. Nel 1665, alla morte del padre Filippo IV, alla tenera età di quattro anni Carlo divenne sovrano della Spagna e dei suoi domini italiani e americani. Affetto da gravi menomazioni causate dalla pratica, molto frequente nella dinastia degli Asburgo dei matrimoni tra consanguinei. Morì a 39 anni senza eredi e fu l'ultimo degli Asburgo a regnare in Spagna. Una leggenda popolare racconta che lo sguardo del re fanciullo è rivolto verso il luogo dove è sepolto un favoloso tesoro.
I lavori della fontana iniziarono nel 1668 dai marmorari Bartolomeo Mori e Pietro Sanbarberio con la supervisione dell'architetto e ingegnere Donato Antonio Cafaro; nel 1671 il Mori morì e a lui subentrarono Dionisio Lazzari e Giovanni Mozzetti. Giunta all'ultimazione, vennero affidati i lavori per la realizzazione della statua in bronzo di Carlo II di Spagna agli scultori Giovanni Maiorino e Giovanni D'Auria, su disegno di Cosimo Fanzago; tuttavia i due non terminarono l'opera scultorea, la cui esecuzione venne affidata a Francesco D'Angelo, che la terminò nel 1673.
La struttura è in stile barocco e presenta con una vasca polilobata a tre bracci, con al centro un piedistallo di eguale forma, con tre leoni che reggono fra le zampe, gli stemmi: del re, del viceré e della città, alternati ad aquile che hanno, sulla base esterna, tre vaschette a forma di conchiglia sorrette da una voluta. Al centro vi è un basamento a forma di obelisco piramidale sormontato dalla statua bronzea di Carlo II di Spagna.
La fontana nel 2013 fu sottoposta a restauro a causa del parziale crollo della struttura di sostegno dovuto all'incuria. Nel 2020 è stata dotata di una recinzione per difenderla da atti vandalici.
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