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lunedì 19 marzo 2012

Il primo seno del cinema italiano

1/8/2007



Il primo seno del cinema italiano fu quello di Clara Calamai, attrice popolarissima tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’50, che fece enorme scalpore quando comparve in topless nella trasposizione cinematografica del dramma di Sam Benelli la Cena delle beffe, diretta da Alessandro Blasetti nel 1941. 
Altri ruoli che la legano indissolubilmente alla storia del cinema sono senza dubbio quelli da lei sostenuti in Ossessione (1942) di Luchino Visconti, dove sostituì all’ultimo minuto Anna Magnani, in l’Adultera di Duilio Coletti (1946), quando vinse un Nastro d’argento ed infine in Profondo rosso (1975) diretto da Dario Argento.
Insuperabile nei panni di donna fatale, complice un erotismo ed una sensualità che bucavano letteralmente lo schermo, seppe interpretare con disinvoltura amanti, adultere e nobildonne di facili costumi, ma bastarono pochi fotogrammi a farla entrare prepotentemente nella storia e nella leggenda del cinema italiano: il primo seno nudo che sciocca gli spettatori ed alimenta dicerie, maldicenze e proteste, che cessarono solo per un diretto intervento del duce, indiscusso esperto di fascino femminile. 
Clara Calamai divenne l’oggetto del desiderio e fece sognare a lungo gli italiani divenendo un prepotente simbolo dell’erotismo. Per girare la scena incriminata il regista Blasetti sistemò in alto le cineprese e fece sgomberare tutti i membri della troupe. Amedeo Nazzari entrò all’improvviso sulla scena e strappò la camicetta all’attrice distesa sul letto, permettendo al suo seno, alquanto modesto per la verità, di diventare un’icona del sesso ed il simbolo stesso della trasgressione. Tra le polemiche suscitate dall’episodio la più accesa fu quella sollevata da Doris Duranti, la celebre diva dei telefoni bianchi, ben più soda e dotata della Calamai, la quale apparve l’anno successivo anche lei a torace scoperto su una pellicola, ma tenne a sottolineare “che il suo fu il primo seno ripreso dal davanti ed appariva eretto, come di natura, orgoglioso e senza trucchi, mentre la rivale si era fatta riprendere sdraiata, che non è una differenza da poco”. 
Ad incrementare la querelle abbiamo reperito la notizia, senza poterla controllare, perchè la pellicola è andata perduta, di un altro seno scoperto prima di quello esibito dalla Calamai, sarebbero le poppe di proprietà di Vittoria Carpi, che pare le abbia esibite nella Corona di ferro, diretto da Blasetti nel 1940.

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