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lunedì 11 maggio 2015

La collina dei poeti



Tra i luoghi più dimenticati di Napoli, che viceversa potrebbero costituire un potente richiamo per i turisti, va annoverato al primo posto il parco Vergiliano, da non confondere con quello Virgiliano, fino a poco fa paradiso per le coppiette in vena di effusioni erotiche.
Esso, posto alle spalle della chiesa di Piedigrotta e nei pressi della maestosa stazione di Mergellina, oggi umiliata a semplice fermata della metropolitana, ospita le tombe di Virgilio e di Leopardi. Pochi sanno della sua esistenza, le automobili prima di affrontare il buio della galleria laziale che le porterà a Fuorigrotta, lo costeggiano distratte.
Dovrebbe cambiare il suo nome ed assumere più degnamente quello di collina dei poeti; ne ospita infatti due tra i più grandi di tutti i tempi, vissuti in tempi diversi, entrambi nati altrove, ma che hanno desiderato riposare per sempre a Napoli, una città dove hanno vissuto a lungo.
Il luogo non è grande, ma la poesia ha bisogno di poco spazio, in un sonetto può essere racchiuso l’intero universo, come loro ci hanno insegnato.
Si sale lentamente lungo un viale alberato ed i rumori scompaiono, anche i treni diventano una lontana presenza. Dopo la seconda curva compare un grande mausoleo su cui è inciso: Giacomo Leopardi. Ancora pochi passi e giungiamo ad una nicchia che prende luce da due aperture; al centro un braciere ed una corona di alloro; qui riposa Virgilio, morto a Brindisi, ma che espresse il desiderio di essere sepolto all’ombra del Vesuvio.
Se ci inerpichiamo ancora arriviamo all’ingresso della Cripta napoletana, la famigerata grotta dove per secoli si sono celebrati riti dionisiaci, per non dire orgiastici, dove è nata la sfogliatella e la festa di Piedigrotta. Una galleria che, secondo la leggenda di Virgilio non solo poeta, ma anche mago, fu da lui costruita in una sola notte, con l’auto di duemila diavoli.
Una grotta da dove nasce una parte cospicua della nostra storia e delle nostre tradizioni e che noi napoletani continuiamo ad ignorarne la stessa esistenza.

Ma chi vuole può rimediare partecipando alla visita guidata dal sottoscritto sabato 23 maggio alle ore 10 con appuntamento davanti alla chiesa di Piedigrotta.

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