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mercoledì 4 aprile 2012

Nascita della televisione a Napoli


1/2/2011

La radio non ha primati da vantare, perché le prime trasmissioni ufficiali italiane partirono da Roma il 6 ottobre 1924, mentre Radio Napoli nacque, dopo alcuni mesi di esperimenti, il 28 ottobre 1926, prima in un appartamento di via Cesario Console e poi in una sede più adeguata in via Egiziaca a Pizzofalcone, dove dispose di un’orchestra stabile per la canzone napoletana. 
La prima televisione privata nasce invece a Napoli, nonostante le pretese avanzate da Tele Biella. Il merito di questo altro primato che può vantare la città è del vulcanico ingegnere ed inventore partenopeo Pietrangelo Gregorio, il quale, il 23 dicembre del 1966, attivò il segnale via cavo di Telediffusione italiana – Telenapoli, il cui marchio venne ufficialmente registrato 4 anni dopo, il 17 dicembre 1970; per trasformarsi poi nel 1976 in Napoli Canale 21, grazie al sostegno economico dell’editore Andrea Torino.
L’ingegnere fu un rivoluzionario del tubo catodico, in un momento in cui imperava solitario il monopolio della televisione di Stato. Egli trasformò un cantinato in uno studio televisivo e sperimentò una televisione alternativa di quartiere, realizzata da un cittadino per i cittadini, dando a tutti la possibilità di esprimersi. 

Gregorio, ottantaduenne ed ancora attivo nel settore della web tv, come ci rievoca in un’intervista esclusiva, collegò ad un amplificatore le antenne del palazzo di piazza Cavour dove abitava e poi fece degli accordi con gli esercizi commerciali della zona, molti dei quali allestirono delle sale per assistere alle trasmissioni, che occupavano alcune ore serali e si basavano su notizie locali, canzoni, barzellette, cabaret e piccoli messaggi pubblicitari. Erano periodi eroici, non si poteva registrare e tutto avveniva in diretta. In contemporanea debuttavano sull’emittente gruppi comici destinati a divenire famosi come i Cabarinieri di Lucia Cassini, Renato Rutigliano ed Aldo De Martino.
Poi venne Filo diretto una trasmissione innovativa durante la quale si telefonava al pubblico che diveniva il vero protagonista, lamentandosi di ciò che non funzionava in città ed a volte chiedendo aiuto. Le istituzioni, prima guardinghe, in seguito erano attente ai contenuti del programma ed a volte esaudivano le richieste pubbliche degli spettatori.
Gregorio è anche l’autore della prima trasmissione a colori, avvenuta il 24 maggio 1971 ed è titolare di oltre 300 invenzioni di cui ha depositato il brevetto.
Nel 1973 Telenapoli poteva vantarsi di essere la più importante televisione via cavo d’Europa, contando su 380 chilometri di cavo, 6 studi televisivi e 150 dipendenti, tra cui 15 giornalisti.
Poi con la liberalizzazione dell’etere e l’abolizione della diffusione via cavo tutto cambiò. Le televisioni libere divennero commerciali, entrò in campo Berlusconi ed il mercato cambiò per sempre per divenire ciò che, nel bene e nel male, è ai nostri giorni.

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