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domenica 25 marzo 2012

La truffa del referendum

21/4/2009

La dimostrazione più lampante della deriva democratica nella quale sta rovinosamente precipitando l’Italia è la spavalderia con la quale il governo  sta trattando la questione del referendum, arrivando nei giorni scorsi ad ipotizzare addirittura uno slittamento della consultazione all’anno prossimo.
Il timore  che accorpare  i quesiti referendari alle elezioni europee faccia raggiungere facilmente il quorum, induce a far slittare le date, con uno spreco di denaro pubblico scandaloso, ma la Lega ha minacciato una crisi e Berlusconi ha dovuto cedere.
I celoduristi sono giustamente preoccupati, perché una delle questioni sulle quali è chiamato ad esprimersi il corpo elettorale riguarda il premio di maggioranza, attualmente assegnato alla coalizione vincente, che verrebbe a premiare invece, in caso di vittoria dei si, il partito più votato.
Bossi diventerebbe inutile ed il suo potere verrebbe falcidiato, per cui il truce lombardo non vuole sentire ragioni.
E la volontà popolare, il desiderio dei cittadini di far sentire la propria voce? Argomenti futili che i partiti calpestano indecorosamente, certi dell’impunità.
Ma  per quanto tempo ancora (parafrasando Cicerone) tutti noi permetteremo al sistema di funzionare in questo modo maldestro?

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