4/6/2007
Quando la Campania, fra non molto, verrà definitivamente sepolta dai suoi rifiuti, allora, scimmiottando Publius Papinius Statius, si potrebbe declamare questo pensiero poetico:
QUOMODO POSTERI PUTENT,
CUM FRUGES REDIERINT,
GENTES ET URBES SEPULTAS
IACERE SUB EORUM PEDIBUS
IN MARI MERDAE ?
Traduzione per il volgo campano:
COME POTRANNO I POSTERI IMMAGINARE,
QUANDO LA VEGETAZIONE AVRÀ PRESO IL SOPRAVVENTO,
CHE POPOLAZIONI E CITTÀ GIACCIONO SOTTO I LORO PIEDI,
SEPOLTE IN UN MARE DI MERDA ?
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