Il Mattino, 18 dicembre 2021 - prima pagina e pag.32 |
Lo scorso novembre vi parali degli affreschi di Aniello Falcone presenti in villa Bisignano storica dimora un tempo appartenuta ai Roomer, famiglia di ricchi banchieri fiamminghi.
https://achillecontedilavian.blogspot.com/2021/11/salviamo-villa-bisignano-e-gli.html
La villa è da tempo occupata da inquilini abusivi; la storia ha sucitato l'interesse della senatrice Margherita Corrado che si è attivata interrogando il ministro Franceschini
https://achillecontedilavian.blogspot.com/2021/12/interrogazione-sugli-affreschi-di.html
Il Mattino, con un pezzo di Alessandro Bottone, si era interessato al caso
https://achillecontedilavian.blogspot.com/2021/12/aniello-falcone-affreschi-dimenticati.html
Oggi siamo addirittura in prima pagina!
Gerardo Ausiello e Leonardo Del Gaudio sulle pagine del quotidiano scrivono:
«Cosa accade a Barra? Cosa fa gridare allo scandalo? Partiamo dalla denuncia del medico e blogger Achille della Ragione, che ha messo in moto verifiche da parte di quattro senatori (i grillini Corrado, Angrisani e Granato e Lanutti per il gruppo misto). In sintesi, a muovere le interrogazioni parlamentari il rischio che occupazioni abusive tuttora in corso possano deturpare gli affreschi di Aniello Falcone, otre a devastare saloni e arredi che meriterebbero di finire al centro di una esposizione museale».
Abusivi nella villa del '500, affreschi di Aniello Falcone a rischio. Intervengono i ministri Franceschini e Lamorgese
Un
caso che ha sollevato l’attenzione di due ministri (Beni culturali e
Interno), che è al centro della strategia da mettere in campo nei
prossimi mesi, a proposito di occupazioni abusive del nostro patrimonio
immobiliare. Non parliamo di scantinati, né di semplici abitazioni che
vengono vendute sottobanco dalla camorra. No questa volta parliamo
dell’assalto a ex uffici demaniali (come avvenuto in questi anni a
Pizzofalcone), ma qualcosa che riguarda edifici monumentali, opere del
nostro patrimonio artistico, quadri e affreschi inestimabili. Parliamo
di Villa Roomer (poi chiamata Villa Bisignano), siamo al civico 67 di
corso Sirena a Barra – una delle perle del Miglio d’oro. Una villa
vesuviana, nel Cinquecento appartenuta al ricco banchiere fiammingo
Gaspare Roomer, impreziosita da affreschi del pittore napoletano Aniello
Falcone (1607-1667), che oggi finisce al centro di inchieste
giornalistiche, interrogazioni parlamentari, tanto da sollevare
l’indignazione dei ministri Franceschini (Beni culturali) e Lamorgese
(Interni).
Cosa accade a Barra? Cosa fa gridare allo scandalo?
Partiamo dalla denuncia del medico e blogger Achille della Ragione, che
ha messo in moto verifiche da parte di quattro senatori (i grillini
Corrado, Angrisani e Granato e Lanutti per il gruppo misto). In sintesi,
a muovere le interrogazioni parlamentari il rischio che occupazioni
abusive tuttora in corso possano deturpare gli affreschi di Aniello
Falcone, otre a devastare saloni e arredi che meriterebbero di finire al
centro di una esposizione museale.
Affreschi a rischio, opere
abbandonate (parliamo, tra l’altro, di scene di vita di Mosè
commissionate dal banchiere fiammingo al pittore partenopeo), via vai di
soggetti che animano il presente dello splendore vesuviano. Già, perché
– secondo quanto emerge da una recente ricognizione, la villa risulta
chiusa, serrata, off limits: ma solo da un punto di vista formale, dal
momento che sono ancora segnalate alcune occupazioni abusive. Uno
scenario che viene ribadito anche nel corso dell’interrogazione
presentata dai quattro senatori, che chiedono «quali azioni ispettive e
quando la Sovrintendenza abbia posto in essere e quali richieste abbia
eventualmente formulato al Comune per concorrere alla corretta gestione
del patrimonio storico-artistico rappresentato dalla villa vesuviana e
dai beni culturali in essa contenuti».
Fin qui la denuncia, fin qui
l’allarme lanciato in una sede istituzionale come il Senato, che –
secondo quanto raccolto in questi giorni dal Mattino – non è passato
inosservato. Stando infatti al ministro della cultura Dario
Franceschini, il caso va affrontato con determinazione, per fare
chiarezza su quanto denunciato fino a questo momento; mentre dal
Viminale questa nuova storia di occupazioni abusive si impone con
prepotenza bell’agenda del ministro Lamorgese.
Le prefetture
allertate, le grandi aree metropolitane sono al centro di un’attenzione
per tanti – troppi – casi di assalti ai beni pubblici. Ricordate la
storia avvenuta a Roma qualche mese fa? Un caso emblematico,
drammaticamente simile a quello di tanti altri che si verificano in
centro e nelle periferie delle principali conurbazioni cittadine. È la
storia di un uomo che viene espropriato della propria abitazione,
costretto a rincorrere i propri beni, a sollevare l’allarme e a chiedere
l’intervento della forza pubblica. Casi simili anche a Napoli,
raccontati in queste settimane dal Mattino.
Ponticell, Pizzofalcone,
rione Traiano (ma ne parliamo più diffusamente nella pagina accanto).
Scenario di ordinaria arroganza, che ora fa i conti anche con l’allarme
lanciato su un pezzo del nostro tesoro artistico e monumentale. È la
storia di denuncie inascoltate, di allarmi lasciati cadere nel vuoto, di
annunci rimasti a mezz’aria. Fatto sta che agli atti del lavoro
parlamentare ci sono alcune inchieste pubblicate da questo quotidiano
sulle condizioni di degrado della Villa del Miglio d’oro.
Ora però
c’è l’incubo che l’incursione degli abusivi possa creare dalli
indelebili. Quanto basta a immaginare un’azione incrociata da parte dei
due ministri in campo, facendo leva su Sovrintendenza e Prefetture..
Un’azione che verrà condotta nel rispetto della dignità delle persone
che attualmente sono entrate all’interno di Villa Bisignano, ma con la
determinazione di chi ha il dovere di salvare un pezzo del nostro
patrimonio.
Strano destino quello di Barra, che da sempre viene
segnalato come un quartiere a rischio in materia di occupazioni abusive,
Ricordate il caso dei Bipiani? L’allarme per la mancanza di una
graduatoria aggiornata degli abusivi, l’emergenza sociale che – almeno
dagli anni del post terremoto – ha riguardato il diritto alla casa. Poi
la storia delle Ville, Il caso della dimora dell’ex banchiere fiammingo
non è l’unica nel quartiere che cuce periferia orientale e zona
vesuviana.
Un motivo in più per fare qualcosa per liberare un bene
tanto illustre dalle occupazioni abusive e costruire un percorso di
valorizzazione, capace di restituire a turisti e cittadini la vita di
mosè immaginata dal genio seicentesco.
Gerardo Ausiello e Leonardo Del Gaudio
affreschi di Aniello Falcone a villa Roomer |
Bravo Achille
RispondiEliminauna soddisfazione non da poco!!!
Patrizia D'amato
Molto bene
RispondiEliminaMARIA CARMELA MASI
Spero che al più presto la villa sarà liberata dagli abusivi e potrà ritornare ad essere libero patrimonio dello Stato e quindi visitabile.
RispondiEliminaGiovanna Meligrana