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mercoledì 1 dicembre 2021

Interrogazione sugli affreschi di Aniello Falcone a Barra-Napoli

 

 

Senato della Repubblica italiana
Atto n. 3-02963
Pubblicato il 30 novembre 2021, nella seduta n.383

https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1321208/index.html

CORRADO, ANGRISANI, GRANATO, LANNUTTI - Al Ministro della cultura.

Premesso che:
risulta agli interroganti che a Napoli, nella Villa Roomer poi Bisignano o Palazzo Bisignano Chiaromonte di Sanseverino, sita nel quartiere periferico di Barra (oggi al civico 67 di Corso Sirena), il ricco banchiere e collezionista d'arte fiammingo Gaspare Roomer, mecenate tra i più attivi del pittore Aniello Falcone (1607-1656), commissionò all'artista partenopeo, nel 1647, gli affreschi con scene della vita di Mosè che ornano tuttora le volte, divise in cinque comparti, della "grande galleria" del piano nobile, destinata a biblioteca (si veda "Gli affreschi" su "guidecampania/aniellofalcone");
l'edificio, costruito nel 1500 dai Carafa di Maddaloni e ristrutturato nel secolo successivo, oggi di proprietà comunale e ospitante un plesso scolastico, è censito nell'elenco delle "Ville Vesuviane del XVIII secolo", quelle del celebre "Miglio d'oro", e vincolato con decreto ministeriale del 19 ottobre 1976, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.5 del 7 gennaio 1977;
considerato che a distanza di vent'anni dagli ultimi interventi di restauro, condotti nel 1982 (si veda "Villa Bisignano a Barra Napoli" su "storiacity"), su "Il Mattino" del 29 settembre 2002, una lettera del medico e scrittore Achille Della Ragione denunciava la parziale occupazione abusiva della villa e l'impossibilità, perciò, opponendosi gli occupanti, di visionare gli affreschi del Falcone; nel 2012 nulla era mutato (si veda "Salviamo subito Villa Bisignano" su "achillecontedilavian.blogspot") e tuttora non si registrano novità, a leggere l'ultimo scritto di Della Ragione ("Salviamo Villa Bisignano e gli affreschi di Aniello Falcone" su "achillecontedilavian.blogspot");
valutato che la fortuna critica di Aniello Falcone è costantemente in ascesa, tant'è che il 25 ottobre 2021 ha aperto al pubblico, al Museo Diocesano, la mostra "Aniello Falcone, il Velásquez di Napoli", curata da Pierluigi Leone de Castris (si veda "al Diocesano 'Aniello Falcone il Velásquez di Napoli" su "Ansa"), ma le sue opere napoletane di Villa Roomer continuano ad essere sottratte alla fruizione pubblica,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia in grado di dare informazioni certe e puntuali sia circa lo stato dei locali della villa di Barra occupati abusivamente, con particolare riguardo per il salone affrescato, sia sulle condizioni di conservazione delle pitture di Aniello Falcone ivi esistenti;
quali azioni ispettive, e quando, la Soprintendenza ABAP abbia posto in essere e quali richieste abbia eventualmente formulato al Comune per concorrere alla corretta gestione del patrimonio storico-artistico rappresentato dalle ville vesuviane e dai beni culturali in esse contenuti;
se il Ministro possa riferire quale progetto la proprietà abbia in cantiere per assicurare la conservazione, garantire la fruizione e valorizzare l'opera di Aniello Falcone con la collaborazione del Ministero.


https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1321208/index.html

1 commento:

  1. Senato della Repubblica Italiana
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    Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02963
    Attiva riferimenti normativi
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    Atto n. 3-02963

    Pubblicato il 30 novembre 2021, nella seduta n. 383

    CORRADO , ANGRISANI , GRANATO , LANNUTTI - Al Ministro della cultura. -
    Premesso che:
    risulta agli interroganti che a Napoli, nella Villa Roomer poi Bisignano o Palazzo Bisignano Chiaromonte di Sanseverino, sita nel quartiere periferico di Barra (oggi al civico 67 di Corso Sirena), il ricco banchiere e collezionista d'arte fiammingo Gaspare Roomer, mecenate tra i più attivi del pittore Aniello Falcone (1607-1656), commissionò all'artista partenopeo, nel 1647, gli affreschi con scene della vita di Mosè che ornano tuttora le volte, divise in cinque comparti, della "grande galleria" del piano nobile, destinata a biblioteca (si veda "Gli affreschi" su "guidecampania/aniellofalcone");
    l'edificio, costruito nel 1500 dai Carafa di Maddaloni e ristrutturato nel secolo successivo, oggi di proprietà comunale e ospitante un plesso scolastico, è censito nell'elenco delle "Ville Vesuviane del XVIII secolo", quelle del celebre "Miglio d'oro", e vincolato con decreto ministeriale del 19 ottobre 1976, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 5 del 7 gennaio 1977;
    considerato che a distanza di vent'anni dagli ultimi interventi di restauro, condotti nel 1982 (si veda "Villa Bisignano a Barra Napoli" su "storiacity"), su "Il Mattino" del 29 settembre 2002, una lettera del medico e scrittore Achille Della Ragione denunciava la parziale occupazione abusiva della villa e l'impossibilità, perciò, opponendosi gli occupanti, di visionare gli affreschi del Falcone; nel 2012 nulla era mutato (si veda "Salviamo subito Villa Bisignano" su "achillecontedilavian.blogspot") e tuttora non si registrano novità, a leggere l'ultimo scritto di Della Ragione ("Salviamo Villa Bisignano e gli affreschi di Aniello Falcone" su "achillecontedilavian.blogspot");
    valutato che la fortuna critica di Aniello Falcone è costantemente in ascesa, tant'è che il 25 ottobre 2021 ha aperto al pubblico, al Museo Diocesano, la mostra "Aniello Falcone, il Velásquez di Napoli", curata da Pierluigi Leone de Castris (si veda "al Diocesano 'Aniello Falcone il Velásquez di Napoli" su "Ansa"), ma le sue opere napoletane di Villa Roomer continuano ad essere sottratte alla fruizione pubblica,
    si chiede di sapere:
    se il Ministro in indirizzo sia in grado di dare informazioni certe e puntuali sia circa lo stato dei locali della villa di Barra occupati abusivamente, con particolare riguardo per il salone affrescato, sia sulle condizioni di conservazione delle pitture di Aniello Falcone ivi esistenti;
    quali azioni ispettive, e quando, la Soprintendenza ABAP abbia posto in essere e quali richieste abbia eventualmente formulato al Comune per concorrere alla corretta gestione del patrimonio storico-artistico rappresentato dalle ville vesuviane e dai beni culturali in esse contenuti;
    se il Ministro possa riferire quale progetto la proprietà abbia in cantiere per assicurare la conservazione, garantire la fruizione e valorizzare l'opera di Aniello Falcone con la collaborazione del Ministero.

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