La Repubblica - 5 novembre 2020 |
Il governo vuole chiudere tutti i musei italiani, dando un colpo
decisivo al turismo ed alla cultura, nonostante fossero in atto norme di
distanziamento e di entrata in piccoli gruppi, che rendevano il rischio
inesistente.
Vergogna! L'ignoranza dilaga ed è triste leggere che il
direttore di uno dei più importanti musei d'Italia: Capodimonte
condivide l'iniziativa.
Achille della Ragione
Caro Achille, la mazzata finale sul turismo era già arrivata da tempo. L'ha data il Covid, bisogna avere l'onestà di riconoscerlo. Questa pandemia ha procurato un infarto ai monvimenti mondiali, alla globalizzazione. I dati degli aeroporti con un crollo medio dell'80 per cento sono un dato inconfutabile, i turisti non ci sono più. Soprattutto in un Paese come l'Italia che vive di arrivi dall'estero. E poco potrebbe fare un museo aperto, seppur un tesoro come Capodimonte. Mi ha dunque colpito favorevolmente il pensiero dl direttore Berlinger. Chiedere di restare aperti, in un momento storico ed epidemiologico, mi pare una battaglia contro i mulini a vento.
Bene dunque accettare la realtà che, attenzione, non vuol dire arrendersi. Ma, come succede nel museo napoletano, vuol dire non fermarsi e andare avanti con i lavori di restauro e miglioramento che torneranno utili quando tutto sarà finito e ciìon i progetti di digitalizzazione che rappresentano una nuova via per i nostri musei, dalla quale non si può e non si deva tornare indietro.
Federico Monga
Caro Achille
RispondiEliminaCondivido il tuo sdegno. Hanno messo musei, teatri e cinema allo stesso livello della movida sfrenata.
Un abbraccio
Savino De Rosa