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sabato 14 dicembre 2019

Per sole donne, l’ultimo libro di Veronica Pivetti

fig.1 - Achille con Veronica Pivetti


Veronica Pivetti (fig.1) è famosa per essere la sorella della ex presidentessa Irene  ed è conosciuta dal grande pubblico per il film di Verdone Viaggi di nozze, la conduzione insieme a Raimondo Vianello ed Eva Herzigova del Festival di Sanremo e molte fiction di successo, fra cui "Commesse", "Il maresciallo Rocca", "Provaci ancora Prof!" e "La ladra". Con Mondadori ha pubblicato Ho smesso di piangere nel 2012.
In questi giorni è uscito un nuovo romanzo: Per sole donne (fig.2), in cui le cinque protagoniste, non più giovanissime, ormai disincantate e consapevoli di quello che vogliono dalla vita, esigono la parità femminile in tutti i sensi.
Quella vera, in cui alle donne è possibile finalmente esternare senza vergogna la stessa libertà d’espressione che gli uomini hanno da sempre.
In che modo ottenerla? Beh, parlando liberamente di tutto, anche e soprattutto di sesso. Mentre loro si confidano, tra cene piene di confessioni e battute al vetriolo, tra incontri fugaci nei posti più impensabili e whatsapp infuocati, a noi lettori è concesso di origliare e di ridere, ridere tanto.
Accanto alla risata, però, sorgono varie riflessioni, come quella sull'eterna conflittualità dei rapporti tra i sessi o l'accettazione del corpo che cambia con i loro desideri, le svolte, le piccole grandi rivoluzioni personali.
Ed ecco la confessione intervista della Pivetti
Perché ha deciso di parlare di sesso?
Perché mi ci arrovello da quando ho l’età della ragione e solo adesso lo guardo con la giusta ironia e un sano distacco, che non significa distanza. Semmai, disincanto. O, se preferite, lucidità. Ed esperienza. Posso abbandonarmici e sprofondarci dentro con una consapevolezza rassicurante che, anche solo dieci anni fa, non era pensabile. E siccome ora lo maneggio con disinvoltura, mi sembrava giunto il momento di riderci un po’ su. Da cui, questo mio romanzo erotico-comico. Un tuffo nell'intimità femminile.
L’ipocrisia è dietro l’angolo coi suoi artigli uncinati.
Non abbassiamo la guardia né lo sguardo e continuiamo a pretendere per le donne la stessa libertà d’espressione che il mondo consente agli uomini da sempre.
Adelaide e le amiche lo fanno in tutte le duecentocinquantadue pagine del romanzo. Un universo popolato da mariti ingombranti, amanti infaticabili, mamme onnipresenti, sorelle dispotiche e varia umanità s’insinua nella loro voglia di godersi la vita, sempre e così, fra una dieta e un abbraccio, una litigata e un’abbuffata di sesso, le mie cinque eroine vivono giorno dopo giorno in bilico su un denominatore comune: riderci su.
Perché ha sentito il bisogno di scrivere questa storia?
“Il mio primo libro, Ho smesso di piangere, affrontava il tema della depressione che avevo vissuto. Il secondo Mai all’altezza, era un diario sul sentirsi perennemente inadeguate. Stavolta mi concentro su un’altra questione. Quando una donna tocca il traguardo dei 50 anni, viene in mente solo la menopausa, il crollo del desiderio, e toccare l’argomento del sesso è un tabù. Invece no: cambia il desiderio, ma non muore. Cerco di sfatare tanti luoghi comuni attraverso l’incontro, lo scontro, le confidenze tra Adelaide, 52enne, e le sue amiche coetanee”.
Il sesso è una componente fondamentale nella quotidianità delle protagoniste. È così anche per le donne vere?
“Certo. Altrimenti, bisogna rimediare! Nel libro descrivo quello che noto guardandomi intorno. Per secoli ci hanno detto che la menopausa avrebbe ucciso il desiderio, ma oggi non è più così. A quest’età il sesso cambia, ma non muore, è solo diverso e spesso diventa più intenso e divertente. Di fronte all’uomo giusto possiamo essere più pimpanti di una 20enne perché abbiamo vissuto e sperimentato molto di più. Inoltre siamo consapevoli e decise, non vogliamo perdere tempo con le persone sbagliate e andiamo dritte al punto.”

Achille della Ragione


fig.2 - Copertina del libro




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