fig.1 - Copertina |
Rosaria Di Girolamo è una giovane quanto brava studiosa, la quale ha da poco pubblicato un libro sulla pittura del Seicento napoletano dal titolo intrigante: Gli anonimi ritrovati (fig.1), nel quale, tra i tanti pittori sviscerati e documentati con foto a colori, dedica una particolare attenzione a Caravaggio ed ai numerosi artisti attivi nella Cattedrale di Castellammare di Stabia.
Ogni pittore è accompagnato da un’esaustiva bibliografia di riferimento e da interessanti foto a colori.
Un capitolo è dedicato al Maestro dell’Annuncio ai pastori (fig.2), un autore al quale ho dedicato una e finalmente, dopo tante diatribe, ho dato nome e cognome precisi: Bartolomeo Passante (e non Bassante).
La studiosa ha riportato un lungo passo da me scritto anni fa, che venne pubblicato, oltre che in testi specializzati, anche su alcuni quotidiani, che riporto per la gioia dei lettori e per soddisfare la mia vanità:
“Il Maestro degli Annunci ai pastori va collocato idealmente in quel gruppo di artisti di cui in seguito faranno parte Domenico Gargiulo, Aniello Falcone, Francesco Fracanzano e soprattutto Francesco Guarino, i quali saranno impegnati in un’accorata denuncia delle misere condizioni della plebe, dei contadini e delle classi popolari e subalterne. Una sorta di introspezione sociologica ante litteram della questione meridionale, indagata nei volti smarriti dei pastori, dalla faccia annerita dal sole e dal vento, dei cafoni sperduti negli sterminati latifondi come servi della gleba; immagine di un mondo contadino e pastorale arcaico ma innocente e la cui speranza è legata ad un riscatto sociale e materiale, che solo dal cielo può venire, come simbolicamente è rappresentato dall’annuncio ai pastori, il cui sostrato e l’iconografia religiosa sono solo un pretesto di cui il pittore si serve per lanciare il suo messaggio laico di fratellanza ed uguaglianza.
L’attività del Maestro degli Annunci copre un arco di poco meno di trenta anni, durante i quali vi fu un lungo periodo di vigorosa e rigorosa adesione al dato naturale, spinto oltre i limiti raggiunti dallo stesso Ribera, con una tavolozza densa e grumosa e con una serie di prelievi dal vero, dal volgo più disperato: una lunga serie di piedi sporchi, di calzari rotti e di vestiti impregnati dal puzzo delle pecore.”
Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Achille della Ragione
fig.2 - Bartolomeo Passante - Annuncio ai pastori |
Con molto piacere GRAZIE
RispondiEliminaRosaria Di Girolamo
Leggo che il dipinto in copertina sarebbe di Antonio De Bellis. Ma non si tratta della Deposizione di Jusepe de Ribera? E' una nuova attribuzione della Di Girolamo?
RispondiEliminaCompianto, non deposizione, mi correggo...
RispondiEliminaGentile Rosaria Di Girolamo,
RispondiEliminagrazie per l'aggiornamento, provvederemo a dare visibilità alla recensione inerente alla sua opera tramite i nostri canali social e il nostro sito.
Cordiali Saluti
Ufficio Stampa
Vertigo Edizioni