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giovedì 19 aprile 2018

Nuove luci sul passato

IL LIBRO “Errori e bugie  sulla storia di Napoli” di Achille della Ragione
articolo di MARIA NICOLINA BALDASCINO 16 aprile 2018 IL ROMA pag.41
16 aprile 2018 ILROMA pag.41


“La storia di Napoli è piena di errori madornali”, scrive Achille Della Ragione (nella foto) nella prefazione di “Errori e bugie sulla storia di Napoli”. È questo il punto di partenza del suo ultimo libro, pubblicato nel marzo 2018 da Edizioni Napoli Arte: un lavoro iniziato nel lontano 2015 che ha trovato compimento in una raccolta di ricerche, saggi e articoli, alcuni dei quali già pubblicati su diversi quotidiani nazionali. L’intento è nobile, l’obiettivo ben preciso: ricostruire e stabilire la verità, attraverso un rigoroso lavoro su fonti dirette e indirette, circa le numerose leggende e i falsi miti che interessano Napoli. Della Ragione indaga e abbatte errori ritenuti certezze, distrugge meriti e ne riconosce di nuovi allo stesso tempo.
Napoli non sarà stata sede della prima università laica del mondo, come comunemente si crede, ma sorprendente, spesso ignorato e dimenticato, fu il suo contributo per il cinema e la televisione. Diverse fonti e testimonianze dell’epoca intervengono a togliere l’alone di mistero che circonda le opere della Cappella Sansevero, a far chiarezza sulle storie legate alla nascita della pizza o della sfogliatella. È il materiale recuperato negli Archivi ad offrire una visione nuova, aderente al vero, su fenomeni ed eventi storici  riferiti in maniera imprecisa anche dalla cronaca e dalla storiografia ufficiale: il Risorgimento, il brigantaggio, la “grande emigra zione” verso l’America, il Risanamento che seguì l’epidemia di colera del 1884, il sacco edilizio della città durante il mandato di Achille Lauro, la Terra dei Fuochi. Non è soltanto ad onor del vero che viene intrapresa quest’opera: “L’unica possibilità di riscatto e di ripresa per Napoli ed i napoletani – scrive, infatti, Della Ragione – è oggi legata alla volontà di riappropriarsi del suo passato glorioso e della loro identità perduta”. Coscienza dunque, legata ad un forte senso di responsabilità che va oltre la sterile autocommiserazione: “Inutile abbandonarsi alla retorica a rovescio del meridionale sempre e comunque migliore degli altri”.
È un libro che diventa così il racconto di un amore verso la città e il suo popolo, con il pregio di mantenere lucido lo sguardo che li osserva. A farlo, è un autore che non solo vive a Napoli, ma la conosce profondamente  attra verso le fonti che ne hanno documento la storia, unuomo che ha vissuto la città stessa in alcuni dei suoi momenti destinati a diventare simbolici. Sono esperienze e ricordi che diventano parte della documentazione per tracciare un ritratto che sia, comunque, vivo. La scrittura stessa riflette questa dinamicità, in due modi: in alcune forme adottate, ovvero lettere inviate da Della Ragione a diversi quotidiani e che qui ripropone, spesso corredate di risposte; nella mancanza di sistematicità nel passare da un argomento all’altro, accostando vicende tra loro lontane, anche all’interno di uno stesso capitolo. In alcuni casi ne risente la compattezza interna, incidendo anche sull’immediatezza di successive consultazioni. Si muove, dunque, rapido e risoluto attraverso i soggetti trattati: è una solida conoscenza del passato, una sua attenta analisi, a diventare la base su cui costruire una completa e corretta comprensione di alcuni aspetti del presente. Ed è proprio  “partendo dalla rilettura più onesta di storie e culture del passato – scrive, l’orgoglio meridionale deve diventare coscienza che, oggi più che mai, è necessario l’impegno e la serietà di tutti.”
MARIA NICOLINA BALDASCINO

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