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martedì 20 febbraio 2018

Elogio di un’ammiratrice

Ivana


Chi mi conosce bene sa quanto sia sensibile agli elogi ed alla vanagloria, per cui può immaginare la gioia che ho provato quando ho ricevuto una mail di complimenti da Ivana, una sconosciuta ammiratrice; gioia che voglio condivi dere con voi, riportando il breve testo del messaggio, espresso con una prosa aulica e magniloquente. 

“Per una mia ricerca inarrestabile di documenti e dipinti sul web, stamattina sono incappata nel suo blog.
Naturalmente, date le tangenze dei luoghi e degli interessi, avevo già avuto modo di incontrarlo e di metterci il naso, ma mai ero rimasta tra le pieghe delle sue stanze private. Mi ero sempre fermata sull'uscio della storia dell'arte, apprendendo talvolta ed imprecando più spesso. La passione fa così, si sa. Stamattina ero di cattivo umore e cercavo una scossa che mi rimettesse in vita e così ho cominciato a leggerlo, a riflettere e a pensare. Tralascio la portata delle svariate emozioni che ho vissuto di fronte alla bellezza e alla forza dell'amore, dell'amicizia, della scrittura, del coraggio e della napoletanità, che le lascio il piacere d'immaginare. Ma tenevo a dirle che -a mio avviso- non l'arte, non la bellezza, non gli affetti salvano la vita nell'oscurità ma la follia. Le giunga un mio elogio alla sua follia, che -come diceva Erasmo da Rotterdam- è la sola capace di renderci felici e liberi. In primis, dalla vergogna che offusca l'animo e dalla paura che distoglie dalle imprese. Siamo solo di passaggio su questo palcoscenico e vince chi, pur interpretando la maschera più bella, resta perdutamente se stesso”.

Ivana (figlia di Vincenzo e sorella di Dario)

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