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mercoledì 2 agosto 2017

L'Arte nascosta dell'Isola Verde

"Il Mattino I agosto 2017 pag 38"



Ischia non è soltanto bellezze naturali, ma anche uno scrigno di preziose testimonianze storiche, che spaziano dall’VII secolo a.C. ai nostri giorni. Le chiese. Poco meno di cento, un numero enorme rispetto agli abitanti, costituiscono la punta di diamante di questo patrimonio artistico ancora poco esplorato e pressoché sconosciuto alle centinaia di migliaia di frequentatori dell’isola. I luoghi di culto e le opere esposte sono per la quasi totalità restaurati di recente aperti dalla mattina alla sera, al di là degli orari della funzioni religiose; una cosa impensabile a Napoli. I custodi dei luoghi sacri sono sempre gentilissimi e spesso appassionati studiosi. In alcune chiese sono conservate opere d’arte da fare  invidia ai più famosi musei. Una chicca preziosa è la sacrestia della chiesa di San Francesco d’Assisi a Forio, visitabile a richiesta, grazie alla disponibilità di padre Arnaldo, un colto francescano che sogna di allestire alle spalle dell’altare una piccola pinacoteca. Si tratta di una spettacolare Pietà dai colori lividi e cianotici, da assegnare alla mano virtuosa di Mattia Preti. Al museo del Prado potremo ammirare lo stesso soggetto replicato da uno dei più noti allievi del Preti, lo spagnolo Pedro Nugnez de Villavicencio. Quanto siamo ricchi e spreconi noi Napoletani!
Conserviamo nascosta una tela di un grande maestro, mentre all’estero espongono la copia.
Achille della Ragione
L’eccessiva bellezza è un difetto di Ischia, come di tutto il Sud. Tra un bagno e una passeggiato nelle stradine profumate o sull’Epomeo, i visitatori farebbero bene a entrare nelle chiese. Ne ricaverebbe benefici la cultura, si appagherebbe la vista, ma anche lo spirito trarrebbe i suoi vantaggi. Pure lo spirito dei Laici. 
Pietro Gargano
Forio Chiesa di San Francesco d'Assisi
Mattia Preti: Pietà

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