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mercoledì 2 novembre 2016

RECENSIONE La natura morta napoletana del Seicento

 
"La natura morta napoletana del Seicento" di Achille della Ragione

 L’ultimo libro di Achille della Ragione

La natura morta del Seicento napoletano costituisce un capitolo fondamentale nella storia della pittura europea a cui collaborarono giganti del calibro dei Recco e dei Ruoppolo, due celebri dinastie, Luca Forte e Paolo Porpora, Abraham Brueghel e Andrea Belvedere, ai quali si affiancarono una miriade di minori, noti solo a pochi specialisti.
I generisti partenopei, mentre disdegnarono i memento mori, tanto diffusi nella coeva natura morta fiamminga, furono talmente abili nel rappresentare i fiori, da farne sentire il profumo, mentre frutta e dolci fanno venire il desiderio irrefrenabile di addentarli.
Mancava da decenni un volume che trattasse con competenza l’argomento e bisogna perciò ringraziare Achille della Ragione per aver fornito, con un libro ricco di foto a colori, corredate da schede esaustive, agli appassionati del settore una bussola per addentrarsi in un viaggio affascinante tra pesci, colti magistralmente nel delicato momento del trapasso tra la vita e la morte, trionfi floreali sgargianti e dolci deliziosi da far venire l’acquolina in bocca ad un diabetico.

Un’opera che non potrà mancare nella biblioteca di studiosi e studenti e che potrebbe costituire una splendida strenna per santificare con cultura le prossime festività natalizie.
Un libro che si può ricevere a domicilio ordinandolo
alla Libreria Neapolis – tel. - 081 5514337 – info@librerianeapolis.it
alla Libro Co – tel. 0558229414 – 0558228461 – libroco@libroco.it
oppure contattando direttamente l’autore tel. 0817692364 - a.dellaragione@tin.it
  
  

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