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lunedì 19 ottobre 2015

Attila è morto: un dolore indescrivibile


Attila
il Mattino 30 ottobre 2015      Pietro Gargano

un cane merita un necrologio affettuoso. Lord Byron dettò una lapide per la tomba del suo amato terranova Boatswain: "Qui sono sepolti i resti di uno che possedeva Bellezza senza Vanità, Forza senza Insolenza, Coraggio senza Ferocia, e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi"

Come se non bastassero i guai di ogni genere che da tempo mi perseguitano, stamattina una mazzata terribile mi ha colpito: la morte improvvisa di Attila, il mio fedele rottweiler, col quale avevo condiviso per anni le rare gioie ed i tanti dolori. Aveva dormito tranquillo, accanto a me come sempre, sul suo tappetino persiano, mentre io avevo trascorso una notte insonne. Appena sveglio alle 9 era uscito sulla balconata a prendere un po’ d’aria ed ho notato che il suo respiro era affaticato, in pochi minuti si è accasciato ed a cominciato a rantolare.
Sveglio mio figlio Gian Filippo, telefoniamo disperatamente ad alcuni veterinari senza esito. All’improvviso Attila si alza, sembra riprendersi, ma si è voluto solo spostare sul suo tappetino per concludere lì dove ha sempre dormito la sua esistenza. In pochi minuti ci ha lasciato, con gli occhi aperti, che ancora mi guardano mentre, sono le 16, scrivo queste accorate parole per ricordarlo. Fra pochi minuti riposerà nel mio giardino in compagnia della palla con la quale amava giocare.
Era già pronta per lui la dedica del mio ultimo libro: Ad Attila il mio prode rottweiler, compagno nella buona come nella cattiva sorte, non sai leggere un libro, ma sai leggere meglio di chiunque nell’animo umano.
Anni fa era divenuto celebre grazie ad una mia lettera pubblicata sull’Espresso, nella quale raccontavo una triste storia, che sembra incredibile, accaduta durante un mio  periodo di forzata assenza da casa: Ogni volta che invio a casa dei panni da lavare, la mia cameriera li fa annusare ad Attila, che mi aspetta da due anni; egli crede che stia per ritornare a casa e corre a mettersi vicino al mio letto sul tappetino dove era solito dormire accanto a me e mi aspetta per tutto il giorno. Solo la sera deluso e senza toccare cibo si ritira nella sua cuccia.
Chiunque abbia avuto accanto a sé un cane sa di quale grande amore si tratta.

Achille della Ragione


Attila morto




54 commenti:

  1. I cani vivono meno di noi, se noi ce ne andassimo prima non sapremmo a chi affidare un cane adulto comprendo il tuo grande dolore, ti sia di sollievo il pensiero che non ha soffertoo ho dovuto far abbattere la mia cagna ed è stata dura
    un abbraccio

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  2. Ogni tanto mi viene il magone per la morte del il mio adorato cane di nome Tigre, morto il 07.08.2007 alle ore 11.21 aveva più di 14 anni. Ti capisco..a presto
    Sembrerà strano ma forse io che abito in città in un appartamento, forse questo ha contribuito a far diventare veterinaria mia figlia..

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  3. Caro Achille, ti sono vicino. Un abbraccio

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  4. Anche noi abbiamo avuto purtroppo la stessa esperienza,ti capiamo a ti siamo vicini con affetto

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  5. Angela e Silvano Moretti20 ottobre 2015 alle ore 15:35

    Anche noi ci eravamo abituati alla sua presenza. Ti siamo vicini.

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  6. Mi dispiace molto, ho vissuto il dolore della morte di un cane, attraverso le persone cui è morto il cane, è lo stesso di un affetto importante, coraggio.

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  7. CARO ACHILLE CAPISCO IL TUO DOLORE PERCHE' IN 65 ANNI SONO STATI LORO I MIEI VERI AMICI L'ULTIMO E' VOLATO SULLA VIA DELL'ARCOBALENO 7 ANNI FA IL MIO AMATO MILK ...HO CONOSCIUTO IL TUO ATTILA E DA ME SI E' FATTO ANCHE ACCAREZZARE IN GIARDINO ERA BELLISSIMO. SU QUEL TAPPETINO PERSIANO RIMARRA' SEMPRE LUI PER TE. OGGI E' UNA GIORNATA TRISTISSIMA E HO LETTO IL TUO RACCONTO CON LE LACRIME AGLI OCCHI .....SOLO CHI AMA I NOSTRI AMICI PUO' CAPIRE ATTILA ORA DIFENDE E FA COMPAGNIA DA FEDELE AMICO AL SUO PAPA' ACHILLE DALLE CELESTI PRATERIE .TI ABBRACCIO FORTE CON AFFETTO

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  8. Mi spiace, caro Achille.

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  9. Si dice che il cane sia il migliore amico dell'uomo.
    È vero solo in parte: è l'unico vero amico!
    Ti è fedele nella buona come nella cattiva sorte e ti può dare tutto senza chiederti niente.
    Ma la natura vuole che vivano molto meno di noi: a questo mondo ogni gioia ha un prezzo almeno pari che bisogna purtroppo pagare.
    Oggi ahimè, caro Achille, la natura, donna bellissima e crudele, è venuta riscuotere il suo credito.
    Il mio augurio, in questo triste momento, è che dopo questa ed altre sofferenze che hai patito, Lei ti possa finalmente ripagare e sia tu a riscuotere quanto ti è dovuto.
    Alla prossima!

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  10. Francesco Porcellati20 ottobre 2015 alle ore 15:42

    Le tue parole accorate fanno comprendere il tuo profondo dolore per la fine di Attila , hai tutta la mia comprensione

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  11. RACCOLGO CON TRISTEZZA QUESTA NOTIZIA E MI ASSOCIO AL TUO DOLORE.
    TI POSSANO CONSOLARE TUTTE LE CURE E LE ATTENZIONI CHE HAI RIVOLTO AL TUO COMPAGNO, E CHE I TANTI AMICI TI SAPPIANO CONSIDERARE COME TU FARAI COMPAGNI DI VITA ALLA STESSA INTENSITà CHE RIPONEVI IN LUI

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  12. Mi dispiace molto. Capisco perfettamente il tuo dolore, ho anch'io un cane.
    Un caro saluto.

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  13. Erminia e Francesco Monaco21 ottobre 2015 alle ore 15:22

    Carissimo Achille,
    abbiamo letto con commozione e partecipazione la tua ultima lettera, con la quale hai voluto condividere
    con i tuoi compagni di passeggiate, il grande dolore che ti ha colpito.
    Abbiamo perso il cane, che ha vissuto con noi per più di 14 anni, solo un anno e mezzo fa e, ancora, non c'è un giorno che non ci sia qualcosa che ci fa pensare a lui con affetto e rimpianto.
    Ti siamo vicini, affettuosamente

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  14. Caro Achille...come far giungere..a te e a tutta la famiglia...il dispiacere e la solidarietà per questa triste perdita che ha colpito tutti voi..se non con un forte abbraccio da parte nostra.....
    Ad Attila...siamo tutti affezionati...e mancherà la sua accoglienza a tutti gli amici che hanno il privilegio di varcare la soglia della vs. casa. Un abbraccio caro

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  15. Grazie a te della cose belle che ci regali con grande competenza e signorilità. grazie ad Attila per averti dato amore senza chiedere altro che una carezza e tanto tanto affetto. Venerdì cercherò di esserci per abbracciarci sarebbe bello leggere ed illustrare qualche pagina del libro che raffigura Attila sarebbe come vederlo scodinzolare tra noi....credo sia qualcosa di dovuto ad un amico che non ha mai tradito. Un grande abbraccio.

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  16. Giuseppe Scognamiglio21 ottobre 2015 alle ore 15:24

    Caro Achille , mi dispiace molto. Non ho mai avuto un cane ma Rosaria sì e con lei ho vissuto la perdita del suo precedente cane . E' stato amato come un figlio e come tale è stata vissuta la sua perdita . Un caro abbraccio a te e a Elvira,

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  17. Clara Gallerani Possemato21 ottobre 2015 alle ore 15:25

    Caro Achille capisco il tuo dolore perché ho avuto amici cani per 25 anni .Ti sono vicina un abbraccio

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  18. So bene, avendo avuto anch'io un cane che ho poi visto morire, di che dolore parliamo.
    Come ha detto bene qualcuno un cane ha il solo difetto di dare un dolore al suo padrone il giorno in cui muore.
    Mi spiace, e non so come e quando riuscirai a non pensarci.
    Cari saluti

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  19. Caro Achille,
    ho appreso con dispiacere della morte di Attila, so quanto gli eri legato ed immagino il tuo dolore.
    Come sai anche noi abbiamo perso Larry dopo 15 anni di convivenza nei quali ci eravamo abituati alla sua apparentemente silenziosa compagnia; dico apparentemente silenziosa perché, come tu ben sai, anche se non hanno il dono della parola, i cani sanno comunicare in tanti altri modi: brontolii, piccoli guaiti, un lieve inclinare della testa ...Larry ci conosceva a fondo ed è stato per noi, come immagino Attila per te, un carissimo grande compagno. La sua perdita ha lasciato in noi un gran vuoto e ci ha addolorati moltissimo e solo il tempo, che non ce lo ha fatto dimenticare, ha lenito il dolore e ci ha lasciato il dolce e malinconico ricordo di un grande compagno di vita.
    Ho cercato, senza successo, di contattarti telefonicamente per darti, se possibile, un po’ di conforto ma, nel dubbio che non avessi voglia di sentire nessuno, non ho insistito e ricorro alla mail per testimoniarti la mia vicinanza.
    Chiamami, se vuoi, quando ti sentirai meglio.
    Nell’attesa, ti abbraccio affettuosamente.

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  20. Caro Achille,
    mi dispiace moltissimo.
    solo chi ha avuto cani e ama i cani può capire quanto è grande il dolore che si prova per la perdita dell'amico vero, unico e affezionato spesso molto di più delle persone care.
    quanti anni aveva Attila? aveva sintomi particolari? o solo vecchiaia?
    mi dispiace molto.
    affettuosamente ti abbraccio

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  21. Grazie Achille dei tuoi pensieri e della tua presenza, ci rendono più saggi e più buoni

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  22. Caro Achille,
    ti esprimo ovviamente la mia vicinanza per la perdita del tuo fedele amico.

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  23. Ti capisco e ti abbraccio, un caro saluto

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  24. Mi dispiace dottore...
    l'Amore è amore,
    da qualunque parte venga.
    Gli uomini dovrebbero imparare dagli animali

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  25. Mi dispiace. Non so se fuori luogo o no,ma ti giungano condoglianze. So che sono perdite che talvolta valgono e superano quelle umane.

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  26. Chiunque abbia passato un pò della propria vita con un animale sa bene che cosa le è successo. Le sono vicino; il suo è un lutto vero e proprio e anch'io l'ho sperimentato. Ma come dice il moto: "semper ero, semper si meminisse voles".
    Un caro saluto,

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  27. Sono un amante dei cani ne ho due comprendo il tuo dolore ,ho passato anche io questo terribile momento, un abbraccio

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  28. Caro Achille mi dispiace molto per Attila..ma soprattutto per te che ne vivrai l’assenza..e ne sentirai la mancanza..
    Pensa ho provato a chiamarti 2 gg fa senza fortuna..e anche ieri mattina..ma il telefono era sempre occupato ..ora capisco ..forse ho avuto il presentimento che una buona parola ti sarebbe stata di qualche conforto..un abbraccio dai ragazzi di Rebibbia e a presto ..con affetto

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  29. L'amicizia dell'amico cane è senza se e senza ma, ed è immutata per la vita. Questo li rende profondamente diversi dagli amici umani e spiega perchè la loro mancanza sia tanto dolorosa.

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  30. Mi dispiace molto e comprendo le emozioni che stai vivendo.

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  31. ACHILLE e LAURA de TORRES26 ottobre 2015 alle ore 17:00

    Caro Achille,
    ho letto con enorme tristezza il racconto della scomparsa del tuo Attila. Condivido in pieno il tuo dolore, avendolo provato tante volte, e spero che tu possa presto trovare la voglia di arricchire la tua vita con un nuovo meraviglioso compagno. A sabato. Massimo Compagnone
    AVENDO AVUTO PURE NOI DEI FEDELI COMPAGNI COME IL TUO ATTILA, POSSIAMO CAPIRE IL TUO DOLORE
    ED IL TUO SCONFORTO .
    CHE DIRE DI PIU'!
    TI SIAMO VICINI CON UN FORTE ABBRACCIO.

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  32. Comincerà a pensare che io la stia perseguitando. Il fatto è che, da quando ho letto la sua lettera, ho sentito il bisogno di parlare con lei perché, amando profondamente i cani, sono sempre alla ricerca di qualcuno che possa capire l'importanza che hanno per me questi esseri meravigliosi.
    Come Schopenhauer, non vorrei vivere in un mondo senza cani.
    Ho cominciato a leggere pagine scritte da lei e sto cominciando ad apprezzarla come uomo eccezionale.
    Spero che passerà questo difficile momento serenamente, nonostante la sua situazione, retto dalla filosofia e dalla fede che la distinguono.

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  33. Caro Achille solo chi ha avuto un rott...può capire la fedeltà e l’amicizia che ti ha dato ...vivi nel ricordo come faccio io del mio Nur morto per la stronzaggine del veterinario che doveva andare in vacanza ....ho provato a salvarlo con tutte le mie forze ma l’estate è brutta non solo per i malati nostri ma anche per i cani .....cordialmente

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  34. Comprendo il tuo dolore. Sentite condoglianze

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  35. Capisco che é un dolore indescrivibile come sempre quando si perde una cosa preziosa come è l amore che qualcuno che te lo regala senza chiedere nulla in cambio.

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  36. Clonare il proprio cane: questa sì che una tentazione forte (altro che pecora Dolly), in grado di scardinare parecchie griglie etiche... Perché si possono avere molti cani, nella vita. Ma esiste, per tutti, un cane eletto (in genere il primo) che non è rimpiazzabile, e a volte torna nei sogni come altri archetipi (la casa dell'infanzia, l'esame di maturità, la prima motocicletta).
    La clonazione non mette in discussione il tabù della morte, ma il tabù della vita. La scienza ormai ci insuffla il (diabolico?) dubbio che si possa essere anche noi gli artefici, e non solo gli oggetti, della creazione, ed è logico che questo turbi nel profondo le coscienze religiose, e non solo religiose. Ma in attesa che ci si metta d'accordo sul destino degli umani, troppo complicato per farne un "qui e ora", anche la più occhiuta delle inquisizioni potrebbe concedere una deroga per i cani, no?
    Lo stesso Omero dovette imbrogliare non poco le carte della biologia per far tornare Ulisse, vent'anni dopo, dal suo Argo, per giunta ancora munito di naso quanto bastava per riconoscere l'odore del padrone. Un caso, se vogliamo, di clonazione poetica, un post-Argo ricreato per una scena madre alla quale nessun cane, ahimè lui, potrebbe mai arrivare. Un gatto magari sì, ci sono gatti che arrivano a sfiorare i vent'anni: ma è perché il gatto è egocentrico e pigro, il gatto è zen, il cane invece è un emotivo, si spende, si espone, si consuma, fa cagnara: scrisse Tommasi di Lampedusa del cane Bendicò che era dotato di una "adorabile balordaggine". Appunto.

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  37. È l'unico parente, il cane, che ci lascia così presto, neanche il tempo di arrivare a festeggiare il diploma dei figli, se è nato, come spesso accade, proprio insieme ai figli. Lui già decrepito, i suoi ex compagni di giochi, che furono cuccioli insieme a lui, appena adolescenti, per un disguido di calendario davvero deplorevole, che ad ogni anno solare fa corrispondere, dicono, sette anni canini. Non so se la clonazione davvero riesca a ripetere, insieme al patrimonio genetico di un individuo, anche la personalità, che nei cani è spiccata, e influenzata (come negli uomini) dall'ambiente e dalle esperienze. Ma certo l'idea di ritrovare identica, negli anni, almeno la silhouette, la sagoma frenetica, la coda che ha fatto da metronomo alle giornate, attira.
    Io che non sono animalista, perché le bestie mi piacciono troppo per volerle sottrarre alla loro bestiale diversità, quando è morto il mio cane, due mesi fa, mi sono sentito come Brigitte Bardot quando è morto Vadim. Gli scrisse un necrologio di irripetibile semplicità e bellezza: "Ti aspetto a Saint Tropez". Io quel mio cane (che era una cagna) lo aspetto dove so io, in un tal bosco, sotto un tale cielo. Sbucasse dalla macchia un suo clone, nero e farneticante come era lei, con tre o quattro zecche appese al collo, non credo che sarei così scemo da sentirmi eterno. Ma contento sì, contento di ripetere quel nome che nessuno più chiama, ed era così contento, a sua volta, di sentirsi chiamato.

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  38. Solo chi non ha mai avuto un cane non può sapere cosa significhi perderlo ...
    "Qui sono sepolti i resti di uno che possedeva Bellezza senza Vanità,
    Forza senza Insolenza,
    Coraggio senza Ferocia
    e tutte le Virtù dell’uomo senza i suoi Vizi..."
    (Lord Byron, per il suo amato terranova Boatswain)


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  39. Che la terra ti sia lieve caro amico a quattro zampe.

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  40. Caro Achille,
    Comprendo il tuo dolore,
    Un forte abbraccio,

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  41. un cane merita un necrologio affettuoso. Lord Byron dettò una lapide per la tomba del suo amato terranova Boatswain: " Qui sono sepolti i resti di uno che possedeva Bellezza senza Vanità, Forza senza Insolenza, Coraggio senza Ferocia, e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi"

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  42. Caro Achille,

    quando mi chiamasti quel Lunedì, con la voce rotta dal pianto e mi desti la notizia della fine del grande Attila, rimasi incredulo e sono corso da te. L’ho conosciuto cucciolo e l’ho visto crescere, lì nel suo giardino dove oggi riposa. Ricordo che ai nostri appuntamenti mi anticipavo per avere il tempo di rotolarmi con lui sul prato, giocare con la palla, e di estate farlo godere con il flusso d’acqua della pompa, beveva tanto e si crogiolava sotto gli spruzzi. Quando andavo via mi seguiva al cancelletto e mi guardava con quegli occhioni espressivi, come se volesse trasmettermi il suo affetto ed il piacere dei nostri giochi. Poi ti ha seguito e ti ha alleviato i momenti tristi e noi non abbiamo più giocato. Quest’anno, al primo incontro a casa tua, era lì dietro al cancelletto, era diventato grande, poderoso, mi sono avvicinato chiamandolo per nome, lui mi ha guardato, ho avuto il dubbio che mi riconoscesse, ho esitato, ma ho con cautela allungato la mano poggiandola col dorso sulla fronte, ho capito che mi aveva riconosciuto perché ha sollevato la zampa, che è un segnale di amicizia. Ho aperto il cancelletto e gli ho dato un bacio sulla fronte.

    Lo ricorderò sempre.

    Con affetto ,

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  43. Achille, mi dispiace. Anch'io ho un cane e quindi immagino.

    Quanti anni aveva?



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  44. Ho letto l’articolo su Il Mattino !! Ti fa onore questo sentito ricordo ! Un affettuoso abbraccio.

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  45. chille carissimo,

    su IL MATTINO di ieri c'è la tua commovente "lettera" dedicata al tuo "Attila" - E' davvero una bella e commovente lettera.

    Congratulazioni! Sei un grande Maestro!

    Un forte e fraterno abbraccio e carissimi saluti a te e famiglia anche da Francesca,





    Raffaele Pisani
    appassionato di poesia e napoletano a Catania

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  46. CARO ACHILLE,
    LEGGO QUANTO SCRIVI SU ATTILA., CONDIVIDO PROFONDAMENTE PENSIERI ED EMOZIONI.
    UN ABBRACCIO A TE ED ELVIRA.

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  47. Bravo, la tua "animalità" è stupenda. Purtroppo non potrai mai sostituirlo

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  48. SOLO IN POCHI LA POSSIAMO CAPIRE DOTTORE. IL MIGLIOR AMICO CHE UNO POSSA AVERE ATTILA . POI DICONO CHE E CAN SO MEGLIE RE CRISTIAN ...ED E VERO

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  49. Ho letto il tuo ricordo di Attila ed è molto commovente. Bravo

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  50. Ti capisco, anche io ho subito la stessa esperienza ed e' terribile, ti sono vicino

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  51. Caro Achille e cari tutti,
    gli animali che si sono abituati ed adattati a vivere con noi ci insegnano quello che per noi sembra..irraggiungibile amore

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  52. Caro Achille,

    non ti voglio dire parole di circostanza per la morte del tuo cane. Anche io ho avuto un cane, forse tu non te ne ricordi, lì all'accademia, che morì dopo solo 8 anni per cause mai accertate. Mi ricordo che era estate e stavo solo io a casa. Ero appena rientrato da una breve vacanza e avevo anche un po' di febbre. Brani, era il suo nome, aveva l'abitudine di dormire sotto il mio lettino e quella mattina, in verità puzzava un poco, gli dissi di andarsene in giardino. Lui ubbidì e se ne andò, ma dopo un poco rientrò e venne a leccarmi la faccia, e io lo scacciai di nuovo. Se ne andò e dopo neanche un'ora entrò un altro custode a dirmi che Brani era morto in giardino. Avevo 18 anni e piansi come un bambino e mi sentivo in colpa per non aver capito che lui era venuto a salutarmi per l'ultima volta. Bando ai ricordi tristi. Ti ringrazio per l'invito a cena per il 5 dicembre, spero di esserci e te ne darò conferma. Però ti avverto che ti sfiderò a braccio di ferro. Quindi cerca di rimetterti un poco in forma e non trovare poi scuse se ti batto. Ovviamente in modo leale, tu tendevi sempre a torcermi il polso.

    ti abbraccio.

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  53. Carissimo Achille ti sono molto vicina in questo triste momento perche avendo perso tra cani in tre anni successivi so per esperienza quanto sia doloroso. Ancora adesso mi sveglio verso le due di notte che era l'ora in cui Piccolo che già aveva 12 anni mi seguiva essendo cucciolo..mi veniva a svegliare per che gli dessi qualche cosa da mangiare e io ora faccio lo stesso, vado in cucina a spilluccare..Sono dei compagni speciali e come tu dici lettori dell'animo umano.... In questo momento sono in pausa canina anche perche ho due cuccioli nipotini che riempiono di gioia questo periodo della mia vita.Il nostro ultimo e primo incontro con te e con gli altri è stato un sommergersi in intense emozioni e ricordi, difficili a digerirsi sul momento. Non saró presente in vivo alla cena pero spero poter connettermi via skype. Un abbraccio e scrivimi quando vuoi per questa via che si arriva.


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