Ieri, domenica, approfittando dell’ingresso gratis nei musei, avevo organizzato con un gruppo di un centinaio di amici ed amici degli amici, appassionati cultori della storia cittadina, una visita guidata al museo civico, sito in Castel Nuovo, più noto come Maschio Angioino.
Martedì mi ero recato in avanscoperta per visionare i luoghi, trovando il museo chiuso, perché, come candidamente riferitomi da un funzionario, vi sono pochi custodi. Mi era stato però confermato che domenica avrei trovato tutto aperto. Per cui grande è stata la sorpresa, mista a rabbia, quando abbiamo trovato la porta sbarrata dello stesso castello.
Mentre spiegavo agli intervenuti la storia e le meraviglie artistiche che ci erano state negate, ogni 5 minuti, giungeva un gruppo nutrito di turisti, desiderosi di avere la conferma che Napoli è città d’arte. Tutti borbottavano in idiomi sconosciuti e temo si ripromettessero in futuro diversi e più accoglienti itinerari.
Gradiremmo una risposta da parte dei responsabili di questo disordine organizzativo con l’auspicio che non si ripetano più.
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