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giovedì 18 dicembre 2014

Due pale d’altare di Paolo De Matteis ad Ischia

Poco note anche alla critica più avvertita nell’isola di Ischia sono conservate due pale d’altare, firmate e datate, che arricchiscono il catalogo di Paolo de Matteis.
La prima si trova nella chiesa dello Spirito Santo nel comune di Ischia Porto sull'altare del transetto sinistro, dove fa bella mostra una Madonna delle Grazie con le anime purganti (fig. 1), firmata e datata 1710.
La Vergine, seduta in alto tra le nubi col Bambino, fa grondare dal seno copiose gocce di latte ad un gruppo di anime purganti, che, caldamente, la implorano. La tela è impregnata di grazia raffinata e di misurata eleganza compositiva, attraverso l'uso di stesure cromatiche dalle tonalità preziosamente rischiarate, che precorre il gusto rocaille.
Non si può evidentemente rintracciare in questo dipinto il De Matteis brillante affreschista o il disincantato ed ironico pittore di scene di soggetto profano, mitologico o letterario, mentre si può apprezzare la serietà con cui affronta il tema sacro.
Il dipinto ischitano, che ripropone la tradizionale iconografia della Madonna delle Grazie, “si rivela composizione equilibrata sia nel registro superiore in cui la Madonna, seduta sulle nubi, rivolge uno sguardo materno alle anime purganti, sia nell’inferiore dove osserviamo figure non certo drammaticamente scomposte o testualmente agitate o dai lineamenti alterati, bensì anime fiduciose, in attesa della grazia auspicata, che non tarderà ad arrivare. Il pittore seppe realizzare dunque una perfetta sintesi di colore, disegno, contenuto e forma, in ossequio a quella vena di ritrovato classicismo che andava a bilanciare le più moderne conquiste del suo stile in direzione decisamente rocaille”  (Rolando Persico).
Il primo ad accennare al dipinto fu il Borrelli nel 1968, che ne sottolineò ”i colori trascoloranti senza il minimo accenno di ombre”, prima della esaustiva descrizione della Persico Rolandi ed al sottoscritto, che ne ha parlato nel suo libro Ischia sacra guida alle chiese(consultabile in rete)
La seconda opera è conservata nella Congrega dell’Immacolata Concezione a Serrara Fontana, si tratta di una tela molto interessante collocata sulla parete di fondo del presbiterio: una Immacolata, firmata e datata 1713, da Paolo De Matteis.
La Vergine è in piedi orante sulle nubi, mentre gli angioletti le offrono rose e gigli. Il quadro, come è stato sottolineato dalla Rolando Persico, è immerso in una atmosfera di caldo accademismo, privo di reale ispirazione, senza partecipazione e coinvolgimento emotivo.
Nello stesso anno di esecuzione il De Matteis realizzò, per la chiesa di Santa Brigida a Napoli, una tela di identico soggetto.
Il quadro è interamente autografo, senza intervento della bottega, come prospettato da qualche studioso, ed il tocco del maestro lo si avverte nei violenti colpi di luce, che creano una sorta di atmosfera argentea ed irreale intorno al capo della Vergine.
Un'opera di prestigio ad ulteriore conferma della solidità delle committenze isolane, ma soprattutto della considerazione che il De Matteis fosse uno degli artisti più quotati dei suoi tempi.


fig. 1 - Madonna delle Grazie con le anime purganti - 275 - 240 - firmato e datato 1710 - Ischia , chiesa dello Spirito Santo

fig. 2 - Immacolata Concezione - 202 - 155 - Serrara Fontana, Congrega dell'Immacolata Concezione

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