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venerdì 7 marzo 2014

Un caustico specchio ustorio

Riccardo Pazzaglia


Riccardo Pazzaglia, nato a Napoli nel 1926 e scomparso a Roma nel 2006 è stato scrittore e giornalista, ma anche attore e regista.
Nel 1952 si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, avendo come docenti Alessandro Blasetti, Vittorio de Sica, Roberto Rossellini. Da quell'anno, comincia un'intensa attività di documentarista e sceneggiatore (firma fra l'altro il soggetto del film del 1957 Lazzarella).
Il suo film di esordio, "L'onorata società" (1960) è dissacrazione della mafia; secondo film della coppia Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Seguono il mediometraggio "La fabbrica dei soldi" (1965), con Salvo Randone, e "Farfallon" (1974), satira del sistema carcerario, sia repressivo che permissivo, nonché parodia del più noto film "Papillon".
Negli anni Sessanta partecipa al programma radiofonico Radio ombra e nel 1985 alla trasmissione televisiva Quelli della Notte, di Renzo Arbore, nella quale interpreta un ruolo da "filosofo".
Negli anni Ottanta è autore di vari libri, come "Il brodo primordiale" (1985), seguito da "La stagione dei bagni" (1987) e "Partenopeo in esilio" (1989). Dall'opera di satira sociale "Separati in casa" trae la sceneggiatura del film omonimo, basato sulle vicissitudini di due coniugi (interpretati da Pazzaglia stesso e da Simona Marchini), costretti a vivere da separati nella stessa abitazione a causa della carenza di alloggi.
È anche autore di alcune canzoni interpretate da Domenico Modugno come "Sole, sole, sole", "Lazzarella", "Io, mammeta e tu","'O ccafè", "Meraviglioso" (colonna sonora del film di Giovanni Veronesi "Italians") e da Joe Sentieri ("Lei", finalista al Festival di Sanremo 1961). Ha inoltre scritto assieme a Gianni Boncompagni "la Scala Buia" cantata da Mina musiche di Franco Bracardi. Narratore di Storia, Riccardo Pazzaglia ha descritto le vicende della seconda metà dell''800 nella Trilogia dell'800: ne "Il regno dei due cognati" racconta il decennio francese a Napoli ed il doppio regno di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, in "Garibaldi ha dormito qui" (vincitore del Premio Cimitile) racconta la fine del Regno delle Due Sicilie fino alla difesa di Gaeta, mentre ne "La Repubblica romana ha i giorni contati" tratta degli ultimi giorni della Repubbli¬ca Romana del 1849.
In teatro, ha partecipato a numerose commedie, tra cui "La gnoccolara" di Pietro Trinchera, "La moglie fatta in casa", scritta in doppi settenari e ispirata a "La scuola delle mogli" di Molière e "Cirano", commedia musicale con musiche di Domenico Modugno.
Nel 1993 partecipa all'incontro che darà origine al Movimento culturale 'Neoborbonico', in occasione del quale presenta una versione rivista dell' inno delle Due Sicilie.
In ambito cinematografico ha rivestito vari ruoli. Ricordiamo alcuni film:
Ormai è l'alba 1952, (cortometraggio, regista)
Lazzarella 1957, (soggetto)
Il corsaro della mezzaluna 1957, (sceneggiatore)
L'onorata società, 1961, (regista)
La fabbrica dei soldi, 1965, (regista, assieme a Jean-Claude Roy e Juan Esterlich)
Farfallon, 1974, (regista)
"FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", di Renzo Arbore 1983, (attore)
Così parlò Bellavista, di Luciano De Crescenzo, 1984, (sceneggiatore e attore)
Il mistero di Bellavista, di Luciano De Crescenzo, 1985, (sceneggiatore e attore)
Separati in casa, 1986, (regista, attore)
32 dicembre, di Luciano De Crescenzo, 1988, (attore)
Croce e delizia, di Luciano De Crescenzo, 1995, (attore)
Intensa ed originale la sua attività radiotelevisiva.
Nel 1968, per Radiodue, creava - con Corrado Martucci - il programma "Radio Ombra" rinnovando il linguaggio radiofonico.
Nel 1969, sempre per Radiodue, con "L'altra radio", prosegue il suo discorso innovativo, affiancando agli attori della sede Rai di Via Asiago, degli sconosciuti professionisti in altri campi, per dar vita a convegni e dibattiti dai toni surreali. Seguono, per circa vent'anni, per le tre reti Rai, programmi di cui è autore e - sempre più spesso - anche conduttore: "Il Giocone", "Un altro giorno", "A tutte le radioline in ascolto", "Anni folli", "Concerto per umorista e orchestra", "Pranzo alle otto", ecc...
Nel 1984 firma come autore, insieme a Renzo Arbore, il programma "Cari amici vicini e lontani", dedicato ai sessant'anni della radio. L'anno seguente è uno dei brillanti protagonisti del celebre programma comico "Quelli della notte", ideato e condotto da Arbore.
Nel 1988 è autore, con Pierfrancesco Pingitore, di "Cocco", che conduce con Gabriella Carlucci. All'interno di questo show si ritaglia uno spazio satirico - della durata di soli tre minuti - intitolato appunto "Tre minuti per me".
Dallo stesso anno, e per molte puntate fino al 2002, è ospite del "Maurizio Costanzo Show".
Per anni ha tenuto una brillante rubrica su “Il Mattino” chiamata “Specchio Ustorio”, mentre tra i suoi libri ricordiamo:
Il brodo primordiale – 1985
La stagione dei bagni – 1987
Il regno dei due cognati – 1993
Garibaldi ha dormito qui – 1995
Odore di caffè – 1999
Separati in casa – 1999
L’invenzione della pasta – 2006
Specchio ustorio – 2006


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