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venerdì 17 gennaio 2014

Una prussiana ad Ischia


Lucia Beringer

La padrona dei Giardini di Poseidon, il più grande parco termale d’Europa, è una giovane architetto, Lucia Beringer, figliola di Anton Staudinger che li acquistò dal magnate tedesco Ludwig Kuttner.
Sposata con una figlia, ha esercitato la professione a Monaco, mentre ora fa la pendolare tra Ischia e la Germania. I suoi nemici le rimproverano i modi da generale e una rigidità prussiana. Gli estimatori ne lodano il rigore e l' amore per l' Italia. Lucia Beringer in Germania era un affermato architetto noto per aver realizzato il Trias, un moderno complesso di tre torri che si staglia nel cuore della capitale. Poi ha lasciato il suo studio di progettazione a Monaco di Baviera. ha cambiato vita e mestiere: se n'è venuta a Ischia per occuparsi a tempo pieno del più grande parco termale d'Europa. Terza dei cinque figli di una famiglia bavarese con interessi in varie parti del mondo, Lucia sull'isola ci veniva già da ragazza per accompagnare il padre Anton, proprietario dei Giardini Poseidon di Forio. Ottimista di carattere, ha portato a Ischia nuove idee e si è tuffata a capofitto per realizzare i suoi progetti: dare ai Giardini - un' oasi di 60 mila mq ecologicamente intatta - un nuovo look con più alberi, fiori, viali, una nuova piscina coperta. Stando attenta a ogni dettaglio, ha rivalutato il tufo verde ischitano per i muretti di contenimento e trovato una mattonella per le 23 piscine che si disinfetta con la luce. Sicché ha trascorso l'intero inverno a lavorare dalle 6:30 di mattina alle 11 di sera, instancabile. 
Si sente parte napoletana ma non accetta alcune logiche che nel sud sono legge, come l’abuso degli ingressi gratuiti alle autorità. Si fa forte dell’esempio della Merkel, vecchia ed assidua frequentatrice dell’isola, la quale quando prende l’aliscafo paga il biglietto.
Nel breve tempo trascorso sull'isola, Lucia ha imparato a conoscerne i tanti difetti con lunghe passeggiate a piedi: le strade rotte, l'immondizia, il traffico caotico, la mancanza di parcheggi. Ma soprattutto si è resa conto delle potenzialità sprecate: «Qui pochi hanno una visione chiara del futuro. Eppure Ischia è una delle isole più belle del Mediterraneo e vive di turismo. Bisognerebbe difenderne le bellezze, non deturparle, invece molti non rispettano alcuna regola». 
Il biglietto al Poseidon costa 28 euro, ma sono soldi ben spesi, perché, oltre del mare e di una spiaggia privata, si può usufruire di 25 piscine con temperature diverse.
Il rapporto con i dipendenti, tutti ischitani, è quello che sta dando le maggiori soddisfazioni alla manager. «I miei collaboratori all' inizio non mi conoscevano, poi hanno capito come sono fatta e di mattina, quando cominciamo il lavoro, c'è una bella atmosfera. Non sono una che comanda e basta. Cerco invece il dialogo e la collaborazione con gli altri. Ma per gestire un'azienda, alla fine, si devono avere idee chiare e prendere decisioni». Lucia non ha ancora deciso quanto tempo rimarrà a Forio: «Per ora faccio la pendolare tra la Germania e Ischia e sono contenta. Dell'Italia, che considero uno dei più bei paesi del mondo, mi piacciono la cultura, il mare, il cibo, la gente. E anche i poeti: sto leggendo le poesie di Ungaretti. Non mi piacciono invece certi modi di fare che sono in contrasto con l' educazione che ho ricevuto e col mio senso del dovere». 
Il suo sogno è creare con i Giardini di Poseidon un vero e proprio modello ambientale, che meriterebbe di stare aperto 12 mesi l’anno, come a Saturnia, ma a Ischia, una ambigua regolamentazione sui lavoratori stagionali non glielo permette.

ISCHIA: Giardini di Poseidon


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