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lunedì 19 marzo 2012

Spazzatura addio

1/6/2007

Ricevo numerose lettere da tutta la Campania sulla disperata situazione dei rifiuti. 
Ne scelgo una a caso:
“Caro Dottore, ho letto il suo scritto Monnezza e mi sono permesso di diffonderlo anche via email a tutta la mia mailing list con raccomandazione di fare lo stesso.
Ritengo sia un lavoro molto utile perchè spiega con estrema semplicità e completezza i veri termini della questione Rifiuti in Campania.
Faccio parte del Comitato per l'ambiente Lo Uttaro di Caserta.
Lottiamo contro una discarica illegale in passato gestita in modo oscuro chè è stata requisita da Bertolaso che, in base a documenti falsi, ha dichiarato invece libera da rifiuti e con la forza ha comincialto a sversare materiale con composizione non consentita dalla legge in questa discarica che egli stesso ha allestito nuovamente senza badare alle norme di sicurezza e praticando un condono tombale per i colpevoli dell'illecito precedente.
Tale discarica si trova al centro della conurbazione casertana ove risiedono circa 200.000 persone, è a 600 metri dal nuovo policlinico in costruzione, a 500 metri dal nuovo centro direzionale di Caserta, si trova al centro di un'area archeologica. Da rimarcare che nella stessa zona, nel raggio di un km quadrato, sono stati sversati negli ultimi anni oltre 6 milioni di tonnellate di rifiuti di incerta composizione ed origine, mentre hanno chiuso fabbriche ad alto impatto ambientale come la Saint Gobaib, la UCAR (Union Carbide vedi Bhopal) e la Elettrografite. Su questi terreni è stato edificato senza attuare alcun piano di bonifica. A venti metri dalla discarica, inoltre. si trova un grandissimo sito di stoccaggio ed un sito di trasferenza sequestrato dalla magistratura perchè diventato di stoccaggio anch'esso.
Se non si viene a vedere di persona non ci si può rendere davvero conto della gravissima situazione, anche con descrizioni dettagliate.”
Le dimissioni di Bertolaso, anche se destinate a rientrare, aprono un nuovo grave e doloroso capitolo nell'infinita emergenza dei rifiuti in Campania. Per far decantare il problema vorrei porre all'attenzione generale una soluzione, che potrà apparire provocatoria, ma che mi sembra l'unica percorribile in tempi brevi: inviamo a Gheddafi la nostra spazzatura.
Lo sterminato deserto libico può ospitarla tranquillamente ed assorbirla, il trasporto via mare ha costi enormemente inferiori a quello via treno adoperato mesi fa verso la Germania. 
Il nostro vicino sarà ben felice di incassare un po' di denaro ed in cambio, per ringraziare, sicuramente ci invierà una manciata di immigrati clandestini per rimpolpare le fila della nostra malavita e per incrementare la disoccupazione.

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